CAPITOLO 97

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«Quei pazzi!» urlò Lupin entrando come una furia a Villa Conchiglia. «Sono dei fottuti pazzi!»

Draco si precipitò nel salotto un secondo dopo aver sentito le imprecazioni del cugino acquisito rimbombare dalle scale.

«Ho sempre pensato che Sirius, James ed io fossimo dei pazzi sconsiderati in gioventù, ma questi tre, oh, questi tre sono senza precedenti!»

Lanciò una copia della Gazzetta del Profeta sul tavolo.

Il titolo e la foto in copertina catturò l'attenzione di Draco immediatamente; ritraeva un drago in volo da quello che sembrava essere... il tetto della Gringott? E sembrava che avesse qualcuno sul dorso?

"Harry Potter e i suoi complici rapinano la Gringott e scappano a cavallo di un drago."

Bill Weasley lanciò un fischio. «Charlie sarà così fiero di Ronalduccio!»

Lupin gli scoccò un'occhiataccia. «Potevano morire!»

Fleur, che si era portata le mani sulle labbra scioccata mentre leggeva l'articolo, convenne con lui. «Potevano farsi uscidere o catturare dai Mansciamorte!»

Draco continuava a fissare il giornale sbattendo le palpebre, con la mascella a terra.

'Quella strega sarà la mia morte', pensò incredulo, scuotendo il capo impercettibilmente.

«Dove sono, ora?» domandò speranzoso, voltandosi a guardare Remus.

Doveva raggiungerli.

Doveva raggiungere lei.

«Non ne abbiamo idea», rispose Lupin passandosi una mano sul volto stancamente. «Hanno perso traccia del drago per un po' e quando lo hanno avvistato nuovamente, era solo. Ormai sarà troppo lontano, comunque.»

Il Serpeverde ringhiò dalla frustrazione.

E poi, all'improvviso, la radio prese a emettere un suono strano.

Bill si avvicinò ad essa e con un colpo di bacchetta mormorò la password per sintonizzarsi a Radio Potter.

La comunicazione veniva da Hogwarts.

«Il Fulmine ha colpito! Ripeto, il Fulmine ha colpito!»

L'avambraccio di Draco prese a bruciare nello stesso istante.

«Li sta radunando?» domandò Lupin allarmato.

Il biondino annuì, una smorfia di dolore sul viso.

«Dove?»

Draco deglutì. «Nei pressi dei confini di Hogwarts.»

«Raduniamo i membri dell'Ordine rimasti. Contattiamo gli Auror, se riusciamo. Sono a Hogwarts» dedusse Remus.

‿︵‿︵‿︵

Draco non aveva tempo per seguire i protocolli dell'Ordine della Fenice, di cui comunque non era un membro.

Non doveva sottostare ai loro ordini, non faceva parte di quel maledetto Voto.

Si rigirò il bracciale di Blaise tra le dita e poi inviò il suo messaggio.

'Cerca Dobby nelle cucine. Lui sa dove sono. Presto.'

Blaise fu più rapido di quanto pensasse; gli apparve davanti nello stesso punto in cui Dobby li aveva lasciati dopo la Smaterializzazione da Malfoy Manor.

Era insieme al suo vecchio elfo e... «Daphne?» esclamò sorpreso.

«Hey Principino!» esclamò la ragazza, stringendolo in un abbraccio che Draco giudicò decisamente di troppo. «Chi non muore si rivede!» scherzò ammiccando verso di lui.

Fine Line | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora