CAPITOLO 81

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Ted aveva lasciato il rifugio qualche tempo dopo, decidendo di partire per aiutare altri Nati Babbani a lasciare il paese e mettersi in salvo.

Draco si era rattristato all'idea che un'altra delle poche persone a cui aveva iniziato a tenere in qualche modo si stesse gettando a capofitto nel pericolo.

Normalmente sarebbe stato più guardingo nei loro confronti e non gli avrebbe dato confidenza, di certo non si sarebbe aperto con loro... Ma erano le uniche persone a potergli dare delle risposte, le uniche con cui potesse veramente parlare e che capissero cosa stava attraversando... Allora aveva ingoiato l'orgoglio e si era avvicinato a loro.

E ora gli importava e Ted stava partendo... e l'unico motivo per cui Andromeda restava al Rifugio era costituito da lui, Zabini e Tonks che ormai era quasi in fine gravidanza.

Gli aveva visti scambiarsi uno struggente bacio di addio e poi era rimasto a guardare Ted sparire oltre le protezioni.

Sua zia non aveva lasciato la sua stanza per giorni.

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E poi era arrivato quel maledetto giorno.

Il giorno in cui quei tre pazzi si erano infiltrati al Ministero e avevano perso Grimmauld Place.

E lì Hermione aveva perso anche il modo di fargli sapere che stesse bene.

C'era stato un momento in cui Draco aveva pensato, quando ancora non credeva di poter far breccia nel cuore della Granger, che innamorarsi di una Nata Babbana, - e non una qualsiasi, ma proprio la Nata Babbana che aveva tormentato per anni -, fosse la sua punizione per i suoi peccati. In quel momento, però, realizzava che non era così.

La punizione per i suoi peccati era essersi innamorato di una Grifondoro.

Infiltrarsi al Ministero quando questo era in mano a Voldemort...

Lupin si era presentato carico di informazioni e con un galeone incantato tra le mani che Draco aveva riconosciuto immediatamente; aveva spiegato che lo aveva trovato a Grimmauld Place e che la casa in questione non era più un luogo sicuro.

E Draco aveva capito perché non si era più riscaldato il suo gemello ed era sprofondato nella disperazione più totale.

Si era convinto che quello fosse il momento in cui sarebbe impazzito definitivamente.

Lì, solo, senza avere la minima idea se la Granger fosse viva o meno.

Il pensiero che per tutto quel tempo fossero stati a Grimmauld Place, che avrebbe potuto raggiungerli facilmente in qualsiasi momento, lo stava logorando dentro.

Gli sembrava di impazzire.

«Amico, sembri uno zombie», gli aveva detto un giorno Blaise.

Le sue vecchie amiche, le occhiaie e le borse sotto gli occhi, erano di nuovo tornate; era persino più pallido di quanto non fosse stato durante il sesto anno e i suoi capelli erano raramente in ordine.

Gli incubi si presentavano ogni notte, puntuali, impedendogli di dormire.

Erano ricominciati gli attacchi di panico e il Marchio sembrava bruciargli il doppio, quando Voldemort chiamava a raccolta i suoi seguaci e Draco era arrivato al limite di sopportazione massima, al punto che il desiderio che Malfoy Manor, ancora il loro Quartier Generale stando alle informazioni dell'Ordine, saltasse in aria durante uno dei raduni aveva iniziato a far capolino nella sua testa.

Teneva duro solo perché pensava a lei.

Tonks gli aveva trovato una foto del matrimonio, una che Draco, e sicuramente neanche Hermione, si era accorto fosse stata scattata.

Fine Line | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora