「«Sono contenta che abbiano sospeso il Quidditch» mormorò Hermione, mentre Cedric la stringeva tra le braccia e le lasciava dei dolci baci sulle spalle; le bollicine di sapone più vicine ai loro corpi intrecciati scoppiavano sprigionando un intenso profumo di legno di sandalo e gelsomino.
«Per un anno non dovrò preoccuparmi che tu o Harry cadiate dalla scopa durante una partita.»
Cedric rise contro la sua pelle, ma poi si fece serio e la voltò per poterla guardare in faccia; le scostò una ciocca di capelli ribelli, imprigionandola dietro il suo orecchio.
«Jean, ti devo dire una cosa» mormorò con dolcezza; lei gli rivolse uno sguardo interrogativo, una punta di preoccupazione già evidente sul suo viso.
«Ho... Ho intenzione di inserire il mio nome nel Calice di Fuoco.»
«Cosa? No! Non puoi farlo!» esclamò sconvolta la ragazza. «La gente muore in questo Torneo, Ced!»
«Andiamo, Jean. Verrà sicuramente estratto qualcuno di Grifondoro, comunque» cercò di ironizzare lui, tirandosela contro per abbracciarla.
«Ced, non sto scherzando. Per favore, non farlo» insisté lei, mentre un'ondata di panico si faceva strada dentro di sé.
Aveva una brutta sensazione.
«Jean, credi sul serio che Silente permetterebbe che qualcuno muoia nel Torneo?»」Hermione si svegliò con un nodo alla gola e le lacrime agli occhi; odiava quando le succedeva, quando sognava i suoi ricordi di Cedric. Sembravano sempre incredibilmente reali, come se li stesse vivendo in quel momento, poi, al risveglio, si ricordava che lui non c'era più e che non avrebbe mai più potuto baciarlo; o come quella volta, che non avrebbe potuto convincerlo a non inserire il suo nome in quel maledettissimo Calice.
Si passò una mano sul volto e si strofinò gli occhi; erano le nove di sera. Si era addormentata sul tema di Trasfigurazione.
'Fortuna che non devo consegnarlo prima della prossima settimana', pensò, mentre si dirigeva verso il bagno per sciacquarsi la faccia.
Notò che era molto pallida, come ogni volta che si risvegliava dopo aver sognato Cedric; trasse dei lunghi respiri per calmare il suo cuore e riprendere controllo di sé stessa, poi scese in Sala Comune, sperando di trovare Harry. Era troppo tardi per cenare, ormai.
«Hey, Gin. Tutto bene?»
La rossa le rivolse un piccolo sorriso e annuì.
«Ho chiuso con BZ, comunque. Sospetto che avessi ragione e io... Non posso illuderlo. E comunque, sarebbe troppo complicato tra di noi.»
Hermione le rivolse uno sguardo comprensivo. «Cosa gli hai detto?»
«Che preferisco mantenere le cose professionali. Ci ho anche pensato, non è l'ideale avere una storia con un informatore dell'Ordine... Se uno dei due venisse catturato...» considerò Ginny, rabbrividendo all'eventualità. «A volte possiamo scegliere di troncare un rapporto prima che diventi troppo. Insomma, Mione, immagina se continuassimo quella cosa e me ne innamorassi e succedesse... quello!»
Hermione capiva perfettamente il punto di vista della ragazza e lo condivideva, persino; Ginny si stava tirando indietro prima che fosse troppo tardi per farlo.
Si domandò come facessero i suoi amici a pensare all'amore nel bel mezzo di una guerra; pensavano al futuro, lei, invece, cerava di tenere l'argomento il più lontano possibile dalla sua mente. Non voleva pensare a un futuro che non sapeva se avrebbe avuto; non avrebbe mai cercato una storia seria, rischiando di perdere la persona amata in quella guerra... di nuovo.
No, non poteva.
«E tu, con McLaggen?»
«Non stiamo insieme. Non lo vedo dall'ultima cena del Lumaclub.»
Hermione arrossì al ricordo di Malfoy che li sorprendeva in quella situazione compromettente, ma non raccontò nulla al riguardo alla sua amica.
«Ma... Ti piace?»
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Fine Line | Dramione
FanfictionDraco Malfoy non aveva mai avuto una scelta, finché Hermione Granger non gliene aveva data una. Finché Hermione Granger non era divenuta la scelta stessa. (Dalla storia) - What if dal sesto anno - Dramione (slow burn) - Past Cedric/Hermione (menti...