CAPITOLO 61

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«Cosa succederà, Granger?» le chiese Draco nel bel mezzo di un pranzo un po' troppo silenzioso.

Hermione sospirò. «Non lo so», rispose lei, giocando distrattamente con il cibo nel suo piatto.

«Dipende da come si svilupperanno le cose e io facevo schifo in Divinazione, ricordi? L'ho mollata. Nel castello se n'è parlato per mesi

Il tentativo di sdrammatizzare della Granger lo fece sorridere quasi impercettibilmente, ma lei tornò seria quasi subito, prima che lui avesse modo di stare al gioco.

«La situazione cambia di continuo. Per ora dovremo adattarci e attendere istruzioni dall'Ordine.»

Il Serpeverde prese a mordicchiarsi l'interno della guancia. «Credi che la McGranitt mi permetterà di tornare a Hogwarts in segreto, come mi aveva concesso Silente?»

La giovane gli rivolse un mezzo sorriso. «Certo, Draco. Ma non so dirti chi ti porterà gli appunti e sarà il tuo Contatto, questa volta.»

Il biondino corrugò la fronte e la trapassò con lo sguardo. «Che cosa vuoi dire?», domandò freddamente, mentre avvertiva il battito del suo cuore accelerare precipitosamente. «Perché non puoi continuare a farlo tu?»

'Si è stancata di avermi attorno?'

«Io non tornerò a Hogwarts, Draco.»

La mascella del ragazzo cadde a terra e impallidì. «Cosa?»

Aveva pensato, per tutto quel tempo, che sarebbero tornati insieme al castello; che se anche gli avessero divisi, durante l'estate, a settembre sarebbero di nuovo stati insieme. Che avrebbe avuto altro tempo a disposizione per farsi conoscere meglio da lei, per dimostrarle che valesse la pena dargli una possibilità; aveva creduto che lui avrebbe avuto più tempo a disposizione per provare a conquistarla, anche se in cuor suo sapeva di doversela togliere dalla testa.
Ma Draco non ce l'avrebbe fatta una seconda volta; non era più solo una punta di attrazione fisica come quella che aveva provato al Ballo Del Ceppo e che aveva represso con successo, per un po'. Per lui non c'era più niente da fare, non aveva alcun modo di tornare indietro; si era innamorato di lei.

Aveva capito che si era innamorato di lei ogni giorno, da quando la sua voce lo aveva salvato per la prima volta nel bagno di Mirtilla; si era innamorato ad ogni piccolo aiuto che gli aveva dato, ad ogni risata che era riuscito a strapparle e che lei era riuscita a rubare a lui. Aveva capito che, per quanto la Granger potesse essere bella, ormai non aveva più senso negarlo, non era stato quello a farlo innamorare di lei. 

Si era innamorato di tutto ciò che nel suo carattere un tempo aveva odiato; la sua caparbietà, la sua intelligenza, la sua determinazione. Il suo coraggio di decidere di salvarlo e di ingoiare l'orgoglio. Il modo in cui aveva fatto per lui più di quello che chiunque altro avesse mai fatto. Lui che l'aveva sempre denigrata e derisa e ferita. Lei aveva creduto in lui e si era messa in prima linea, esponendosi, per dargli la possibilità di essere migliore. 

Si era innamorato del fatto che, nonostante tutto, era riuscita a provare affetto per lui, quando nessuno aveva mai provato affetto per lui. Del modo in cui, nonostante potesse risultare debole, aveva rischiato di venire di nuovo ferita e quell'affetto glielo aveva mostrato ugualmente. Perché sapeva che Draco ne aveva bisogno. 

Si era innamorato perché lei era luce e annientava l'oscurità dentro di lui. E del fatto che a lei interessasse Draco e non Malfoy, che si fosse presa il disturbo di chiedersi chi si celasse dietro la maschera. Si era innamorato del mondo in cui gli aveva preso la mano e lo aveva guidato verso il sentiero della redenzione.

Si era innamorato semplicemente della sua purezza; non di sangue, ma di animo.

Draco non sapeva nemmeno di dare valore a quelle cose, finché non aveva realizzato di essersi innamorato di lei. 

Fine Line | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora