Harry aveva detto tutto a Ron.
Gli aveva raccontato di Malfoy, del Sectumsempra, del piano per fingere la sua morte, del fatto che Hermione era il suo Contatto con l'Ordine e lo aveva informato che il Serpeverde avrebbe trascorso con loro le prime settimane delle vacanze estive.
Poi se n'era andato da qualche parte con Silente, lasciando a lei il compito di gestire un Ron molto incazzato per essere stato tenuto all'oscuro dell'intera faccenda.
«Sei stata per tutto questo tempo da sola con Malfoy?» urlò paonazzo. Hermione ringraziò di aver lanciato diversi Muffliato per isolare la stanza.
«Non gridare, potrebbero sentirti! Lo metterai in pericolo!»
«Avrebbe potuto farti del male, Hermione, e nessuno ne avrebbe saputo niente!» esclamò il rosso alzando le braccia in aria.
«Draco non è pericoloso, Ron.»
«Draco?» sbottò imperterrito lui, «lo chiami anche per nome ora?»
«Finiscila, Ronald. Era in una situazione orribile, non voleva fare del male a nessuno e l'ho tirato fuori dai pasticci. Punto» cercò di troncare la discussione lei.
«Perché ha fatto tanto, vero, tra un Sanguemarcio e l'altro, per meritarsi il tuo aiuto»
La ragazza lo guardò corrucciata, punta nell'orgoglio. «Tu non lo hai visto...»
«Non mi interessa, Hermione! Che diavolo ti è saltato in mente? È Malfoy, miseriaccia!»
«Questo non è un fottuto gioco, Ron!» esclamò arrabbiata lei. «Non è una partita a Quidditch! È una dannatissima guerra! Lo avevano mandato a morire!»
«Ben gli stava! Ha voluto prendere quel fottuto Marchio, no? Scommetto che ne era anche orgoglioso!»
«Tu non sai niente» sibilò Hermione con le lacrime agli occhi. «Non lo conosci!»
«Stai scherzando, vero?» ribatté caustico il rosso. «Lo conosco da sei anni! E anche tu! Per sei anni non ha fatto altro che cercare di farci uccidere o espellere, di ferirci in qualsiasi modo gli venisse in testa! Non venirmi a dire che non voleva fare del male a nessuno!»
«Ron... La situazione di Draco-»
«Smettila di difenderlo o di cercare di giustificarlo! Sei totalmente impazzita o cosa, Hermione? Sei sotto Imperius?» chiese tirando fuori la bacchetta.
«Mettila via, Ronald!» urlò disperata Hermione. «E usa il cervello per ragionare! Cosa avrei dovuto fare? Lasciare che morisse? Non provare a salvare un ragazzino della nostra età dall'inferno in cui lo ha sbattuto la sua famiglia?»
«Quel ragazzino ti ha sempre denigrata e derisa!» sbottò Ron. «Tu non avresti dovuto fare proprio nulla. Se Silente voleva salvare la sua anima o che so io, poteva pensarci lui!»
«Non spetta a te decidere cosa avrei o non avrei dovuto fare io! Ho scelto di aiutarlo, devi accettarlo e basta. Lo ha visto anche Harry che Draco è diverso ora!»
Il giovane scoppiò a ridere. «Immagino abbia messo su una bella recita e da ingenua quale sei tu ci sia cascata!»
Lei corrugò la fronte, spiazzata da quelle parole.
«Ha solo pensato a salvarsi il culo, Hermione! È Malfoy. È un maledettissimo codardo. Ed è un Mangiamorte. Magari si starà sforzando di non insultarti finché gli tornerai utile, ma se credi che sia veramente cambiato sei solo una stupida illusa!»
«Mi ha donato il suo sangue, Ron» mormorò Hermione, facendo sgranare gli occhi all'altro. «Mi ha salvata da Nott la prima volta che ha provato ad attaccarmi.»
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Fine Line | Dramione
FanfictionDraco Malfoy non aveva mai avuto una scelta, finché Hermione Granger non gliene aveva data una. Finché Hermione Granger non era divenuta la scelta stessa. (Dalla storia) - What if dal sesto anno - Dramione (slow burn) - Past Cedric/Hermione (menti...