Capitolo 48

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La quiete prima della tempesta.

Solitamente si usa dire così, ma ormai la loro vita era completamente stata travolta da una tempesta interminabile.

Proprio per questa ragione i due ragazzi meritavano un po' di quiete.

Aika non aveva molto da fare in quei giorni, era un periodo complicato e alcuni dei suoi programmi vennero posticipati di una settimana per dar modo alle acque di calmarsi.

Anche se l'azzurrina non c'entrava nulla con la faccenda, almeno non direttamente.

La sera prima scrisse a Tenn, così come accadeva ogni sera; si sentivano sempre poco prima di addormentarsi.

Si misero d'accordo per vedersi.

La giovane avrebbe tanto voluto vedere casa del ragazzo ma dato che neanche quella volta le era possibile si accontentò di raggiungerlo in agenzia; Tenn aveva preparato una stanza solo per loro.

"Un giorno avrò l'onore di vedere la casa del mio ragazzo?" chiese, mentre camminava accanto ai mobili presenti all'interno della stanza, sfiorando qualche decorazione con le dita.

"Certamente, ma non oggi."

"Non mi assecondi mai." si intristì, per finta, ma attirò ugualmente l'attenzione del ragazzo.

"Perché dici così? Sai che non è vero."

"Sembra quasi tu abbia qualcosa da nascondere..." rispose esitando appena, poi si fermò con le braccia conserte a osservare la vista che si poteva ammirare da lassù.

L'agenzia Yaotome era un edificio enorme, alto e che vantava di una vista mozzafiato della città, soprattutto di sera quando le luci lungo le strade e degli edifici attorno si accendevano; quando la città prendeva vita.

Di giorno non era la stessa cosa, ma non era comunque male.

Il giovane si avvicinò lentamente a lei dopo aver sentito quelle parole sofferenti, o almeno in un certo senso, solo una piccola parte di lei provava una sorta di tristezza.

"Non pensare a queste cose. Sai che non ti nasconderei mai nulla." le disse, avvolgendo le braccia attorno a lei rimanendo alle sue spalle, posando poi il mento contro la spalla sinistra di Aika.

La giovane arrossì appena.

Essere presa alla sprovvista alle spalle la imbarazzava, il cuore non poteva che cominciare a battere più forte del normale.

"Non lo so sai, con quel finto faccino angelico che ti ritrovi."

"Credi che ne sarei capace? Non ti fidi proprio di me." le fece notare rimanendo sullo scherzo, e Aika sorrise.

Da fuori, sia per la posizione in cui si trovavano che le parole rivolte l'un l'altro, avrebbero senz'altro dato la stessa sensazione che si prova osservando una coppia sposata e trasferita nella loro nuova casa da poco.

Erano felici, lo erano tanto, ma quanto ancora sarebbe durata questa felicità?

Il giovane se lo domandava in continuazione, per rassicurare Aika e farle svanire ogni misero dubbio si ritrovò costretto a mentirle.

C'erano delle cose di cui non poteva fare parola con nessuno, nemmeno con lei, e questo lo portò a compiere scelte che in futuro avrebbero potuto rovinare quella felicità che non voleva perdere.

Un giorno la verità sarebbe venuta a galla, l'aveva sempre saputo, ma gli andava bene così.

"Sai che non lo penso. Beh, facciamo qualcosa?" chiese voltandosi all'improvviso, ma Tenn la tenne fermi i fianchi con le mani.

𝑳𝒂𝒔𝒕 𝑫𝒊𝒎𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏 [𝑇𝑒𝑛𝑛 𝐾𝑢𝑗𝑜 𝒙 𝑂𝐶]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora