Dopo essere rientrata raggiunse gli altri in sala prove.
Non era il tipo di persona che aspettava prima di riferire qualcosa di tanto importante, inoltre era nervosa a causa della situazione.
La manager invece l'aveva sentita per telefono, si fece infatti trovare insieme al gruppo, comunicando loro che la giovane aveva qualcosa da dire.
"Aika, non farci morire d'ansia, cos'è successo?" chiese Mitsuki.
Si percepiva un filo di preoccupazione dietro le sue parole, era normale vista l'urgenza con la quale li aveva fatti riunire.
"Niente di troppo importante. Come avevamo previsto Yaotome mi ha parlato delle sue vere intenzioni. Non aveva intenzione di farmi lavorare dall'inizio, lo ha fatto per avere la possibilità di parlarmi e convincermi a lasciare la Takanashi. Tsk, è proprio pessimo." aggiunse, voltandosi per un attimo verso sinistra, con le braccia conserte.
"Non ci credo, fino a che punto vorrà spingersi quell'uomo?" si chiese il bianco, abbassando lo sguardo per riflettere sulla situazione, ma non trovando una risposta che lo soddisfasse.
"L'importante è che non sia successo nulla. Giusto? Va tutto bene, Aika ha rifiutato." provò a farli sentire meglio la bionda.
Voleva evitare di dargli ulteriori pensieri, il Music Festa era un evento decisivo per loro e non potevano permettersi pensieri negativi.
"Comunque era palese si trattasse di una presa in giro. Detesto quell'uomo." continuò la giovane.
"Aika, scusa se te lo chiedo. Ma esattamente come sono andate le cose?" le chiese Yamato, voleva accertarsi di non doversi preoccupare anche di quello.
"Che intendi? Ve l'ho spiegato no?"
"Ecco...Giusto per esserne sicuri, non hai fatto niente di avventato?"
In quel momento l'azzurrina capì.
"Era davvero questa la tua preoccupazione? Che cosa avrei potuto fare secondo voi, mettergli le mani addosso?" domandò, poi si fermò un secondo per sospirare.
"Non nego che avrei voluto farlo ma riesco ancora a trattenere questi miei istinti, quindi state tranquilli. Insomma, so darmela anche io una regolata, non serve chiedermi la stessa cosa ogni volta che faccio qualcosa." rispose, mettendo un broncio, aveva perso il conto di quante volte le avevano fatto quella domanda.
"Quindi con Kujo Tenn l'avresti fatto se non fossimo intervenuti?" chiese, ricevendo un occhiataccia da parte della giovane, che portò il ragazzo ad alzare entrambe le mani.
"E va bene, scusa. Non chiederò più. Mi fido di te."
"Sicuro che lo pensi veramente?"
"Certo, altrimenti non l'avrei detto no?"
"Va bene, ti credo. Adesso però tornate a provare, ho disturbato abbastanza. Ci vediamo tra poco al dormitorio okay?" disse, facendo un occhiolino, mentre portava la manager in direzione della porta insieme a lei; la stava letteralmente spingendo.
"Devi raccontarci tutto poi, vogliamo sapere com è andata con quel tuo amico."
"Amico un cavolo, è insopportabile." rispose a Mitsuki, a quest'ultimo scappò una breve risata, poi la giovane aggiunse un'ultima cosa prima di andare.
"Scusa Riku, non te la prendere."
"Non preoccuparti. Ci sto facendo l'abitudine."
Sarebbe rimasta volentieri insieme a loro ma non poteva provarli del loro tempo per provare.
Erano tutti molto carichi, volevano dare il meglio in modo da poter debuttare in sette, perciò per farlo avrebbero dovuto impegnarsi il doppio.
"Si stanno impegnando tanto." disse la manager, osservando con dolcezza la porta della saletta da cui erano appena uscite.
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𝑳𝒂𝒔𝒕 𝑫𝒊𝒎𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏 [𝑇𝑒𝑛𝑛 𝐾𝑢𝑗𝑜 𝒙 𝑂𝐶]
Fanfiction«Transcend and challenge even this dimension, our last own battle.» Una battaglia continua, questo era ciò che erano. Discutevano in continuazione, senza darsi tregua, indipendente dal luogo in cui si trovavano e comportandosi di conseguenza in bas...