Non appena arrivò si precipitò da Sogo.
Entrò nella stanza e la prima cosa che fece fu stringerlo in un abbraccio.
Si trovavano tutti attorno al letto, nessuno di loro aveva un'espressione triste ma in quel momento la giovane non aveva tempo di prestare attenzione ai rispettivi volti, era già fin troppo in agitazione per l'accaduto.
"Aika, sto bene. Non devi preoccuparti."
"Invece faccio bene a preoccuparmi. Lo sapevo che non stavi bene. Sei uno stupido, non mi dici mai come ti senti veramente!" rispose mettendo un broncio.
Subito dopo il ragazzo le mise una mano sopra la testa, dandole un paio di leggeri colpetti.
"Ti chiedo scusa."
"Dai, Aika. Ora che hai visto come sta lasciamolo riposare." le disse Yamato e lei annuì, sorridendo un attimo prima di lasciare la stanza.
Successivamente le parlarono di ciò che Sogo aveva raccontato loro prima del suo arrivo, e del rapporto complicato con il padre.
Non lo fecero davanti a lui in modo da non dargli troppi pensieri, se Aika l'avesse saputo in quell'istante si sarebbe preoccupato senz'altro e non era quello di cui aveva bisogno.
"Adesso che facciamo?" domandò, cercando di non pensare troppo a quanto le avevano detto.
Dopotutto la situazione si era in qualche modo risolta e per il momento non c'era alcun motivo di preoccuparsi.
L'importante era che Sogo stesse bene e per farlo doveva riposare accuratamente, per parlare avevano tempo.
"Andiamo da Tama, non sembrava stare molto bene."
Dopo la proposta del leader andarono a prendere alcune cose in modo da risollevare il morale dell'azzurrino, tra cui dolci di ogni tipo.
Dopo essersi muniti di sacchetti entrarono nella stanza accendendo la luce; era talmente buio che stando attaccato alla televisione avrebbe potuto rovinarsi la vista.
"Accidenti fratellino, che stai combinando? Non ti permetteremo di essere triste." disse, puntandogli infine un dito contro.
"Aika, cosa c'è in quel sacchetto?"
"Budini da Re. Ma se non li vuoi li mangio io."
"Eh? Dammeli subito. E poi a te non piacciono i miei amati budini." le rispose, come se si sentisse in qualche modo offeso dai gusti della sorella, afferrandoli poi tra una pausa e l'altra.
"Se proprio dobbiamo vedere qualcosa guardiamo Magikona! Passiamo la notte a guardare la serie completa!" esclamò il biondo entusiasta.
Ogni volta che si trattava di Kokona era così, ma Mitsuki e Yamato lo ripresero dicendogli di smetterla di coinvolgere gli altri.
A quel punto la giovane sorrise, tenendo gli occhi sul telefono, che con l'arrivo di un messaggio prese a squillare.
Tenn?
Si chiese, ma poi ripensò a quanto aveva fatto.Ah, già. L'ho lasciato solo come uno scemo.
«Va tutto bene?»
«Sì, abbiamo risolto. Grazie per esserti preoccupato.»
«Era naturale lo fossi. Avevi un'espressione che faceva paura.»
«Adesso ricominci a prendermi in giro?»Il ragazzo rispose con un emoji in movimento, il che la portò a ridere appena.
Per fortuna gli altri non stavano facendo caso a lei, parlavano tra loro distribuendosi il cibo a vicenda, altrimenti la avrebbero tempestata di domande visto il sorriso che aveva in viso.
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𝑳𝒂𝒔𝒕 𝑫𝒊𝒎𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏 [𝑇𝑒𝑛𝑛 𝐾𝑢𝑗𝑜 𝒙 𝑂𝐶]
Fanfiction«Transcend and challenge even this dimension, our last own battle.» Una battaglia continua, questo era ciò che erano. Discutevano in continuazione, senza darsi tregua, indipendente dal luogo in cui si trovavano e comportandosi di conseguenza in bas...