Il giorno successivo misero in atto il piano studiato la sera prima, la giovane ne aveva ideato uno che non avrebbe potuto fallire.
"Secondo me Yamato ci lascia le penne." commentò scherzosamente Mitsuki, che scatenò una risata da parte di alcuni di loro.
Aika era stata chiara, il leader avrebbe dovuto fingere di essere il colpevole e vedendolo versare qualcosa all'interno della bibita del compagno Yuki avrebbe dato di matto, dicendo nella discussione qualcosa che avrebbe aiutato l'amico a sbloccarsi.
Doveva funzionare, perché se non li avesse conosciuti almeno un pochino non avrebbe potuto ideare un piano del genere; certe cose si pensano sulla base delle proprie conoscenze.
"Staremo a vedere. Se le cose si mettono male mi prenderò Musashi."
"Aika, sei senza cuore." rispose l'arancione, portando la ragazza a rivolgergli un occhiolino.
Erano in posizione ormai, non dovevano fare altro che attendere di sentire le grida di Yuki, così da proseguire successivamente con il piatto forte.
La giovane posò per un attimo lo sguardo su Momo, poi mise la mano sulla sua spalla.
"Andrà bene, fidati di me."
"Aika..." sorrise, poi si voltò verso la porta.
Attesero solo pochi minuti prima di udire qualcosa, dopotutto era naturale pensare che Yuki avrebbe creduto alle parole di Yamato data la situazione e la suo alto livello nella recitazione; se fosse stata l'azzurrina la vittima ci sarebbe cascata in pieno.
Per questa ragione sapeva che tutto sarebbe andato per il meglio, conosceva bene entrambe le parti e si fidava dell'amico.
"Per me Momo è un cantante molto più importante di Zero!" confessò, alzando la voce e aggredendo colui che credeva il responsabile.
Il bicolore entrò subito nella stanza, mostrandosi davanti all'amico.
"Yuki...Quello che hai appena detto lo pensi davvero?"
"Certo che sì. Non è così, Yuki-san?" si intromise Gaku, entrando insieme agli altri.
"Menomale Momo-san! Ora conosci i veri sentimenti di Yuki-san!" continuò Sogo sollevando appena le braccia, unendo le mani in due pugni.
Successivamente Yuki chiese a Yamato se fosse realmente il colpevole.
Vista la situazione non riuciva a comprendere cosa stesse succedendo e aveva bisogno di conferme da parte sua; il ragazzo gli fece capire con un ghigno che stava recitando.
A quel punto dichiararono che si trattava di uno scherzo.
"Momo...Tu lo sapevi?"
"Gliene abbiamo parlato poco fa. Sono io l'artefice di tutto!" ammise l'azzurrina, mostrando un evidente segno di vanto.
"Non dovresti vantartene. Se molto simile al tuo fidanzato."
"Eh? Grazie per il complimento." rispose con un evidente segno di disapprovazione, era ovvio che nelle sue parole fosse presente dell'ironia.
"Come sarebbe grazie per il complimento, Aika?" chiese un chiarimento il ragazzo, sollevando un sopracciglio e tenendo le braccia conserte.
"Dai non ti offendere, lo sai che mi piaci così come sei."
"Yuki...Sono felicissimo! Ho sentito tutto il tuo amore!" gli fece sapere l'amico.
Come reazione ottenne il viso di Yuki completamente rosso, quest'ultimo infatti portò entrambe le mani davanti alla faccia per coprirla.
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𝑳𝒂𝒔𝒕 𝑫𝒊𝒎𝒆𝒏𝒔𝒊𝒐𝒏 [𝑇𝑒𝑛𝑛 𝐾𝑢𝑗𝑜 𝒙 𝑂𝐶]
Fanfiction«Transcend and challenge even this dimension, our last own battle.» Una battaglia continua, questo era ciò che erano. Discutevano in continuazione, senza darsi tregua, indipendente dal luogo in cui si trovavano e comportandosi di conseguenza in bas...