Ogni Parte Di Noi

La Magia Di Uno Sguardo

Le emozioni tattili e quelle del cuore, percorrevano ancora la mia pelle tramite il ricordo di lui e del nostro pomeriggio passato a fare l'amore. Quelle emozioni ancora vivide dentro di me, tornavano al mio cospetto ogni volta il mio sguardo si posava su di lui. Anche se non faceva proprio nulla per attirare la mia attenzione, ero attratta da lui e dal suo atteggiamento intellettuale mentre leggeva una delle brochure lanciando solo uno sguardo fugace. Era come se non si rendesse conto di essere tremende sensuale anche nelle piccole cose. Quel suo modo di leggere e tenere il segno con il dito medio mentre i suoi capelli scivolavano sui suoi occhi di cristallo, quella bocca tenuta aperta per metà, come a voler leggere ad alta voce, quel suo spazzolarsi i capelli lanciando un ultimo sguardo a quello che stava leggendo per poi metterle in tasca e allontanarsi di qualche passo. Ero ipotizzata. E cosa peggiore, lui se ne accorse subito.

« Che c'è? », chiese lui con quel meraviglioso mezzo sorriso.

« Oh, niente! », risposi cercando qualcosa di inesistente dentro la valigia.

« Sicura? », tornò lui recuperando la camicia bianca che aveva appoggiato sulla sedia davanti al tavolo.

« Si, si! E che non trovavo questo! », risposi prendendo la prima cosa che mi capitò a tiro.

« Un lubrificante al gusto lampone? », domandò lui divertito infilando la camicia per le maniche.

« Oddio, Ginevra! », esclamai ridendo lanciandolo nuovamente dentro la valigia. « Pensavo fosse crema corpo! »

« Però è interessante... », affermò lui prendendolo tra le mani leggendone l'etichetta. « Potrei farti un bel massaggio con questo. », ne seguì un sorriso malizioso da parte sua che trascinò anche me.

« Già... », risposi sorridendo portando i capelli dietro le orecchie. « Dimmi la verità, avevi capito tutto, vero? »

« Fin dall'inizio. »

« Ok, posso andare a nascondermi in bagno! »

« Solo perché mi guardi? », domandò lui prendendomi tra le sue braccia. « Sai quante volte dovrei chiudermi io in bagno? »,

« Però io non ti sorprendo mai nel farlo. », appurai buttandogli le braccia al collo.

« Solo perché sono molto più bravo di te a nascondere le mie malefatte! »

« Beh, allora che ne dici se ci chiudessimo dentro il bagno insieme? », azzardai guardandolo negli occhi.

« Signorina Velletri, la trovo davvero un'idea bellissima, se non fosse che Mirko ci sta aspettando giù. E credo che se questa volta non ci presentiamo ci menerà di brutto! »

« Allora sarà meglio non farlo aspettare. », dissi scostandomi da lui recuperando gli orecchini a forma di fiore che avevo appoggiato sul comò.

Lui abbozzò un sorriso chiudendosi la camicia bianca e completando il suo outfit che includeva un pantalone blu scuro e una giacca dello stesso colore.

Dopo un paio di minuti, ci ritrovammo nella grande sala che ospitava il ristorante, con Claudia e Mirko già seduti al tavolo che ci avevano assegnato.

La serata scivolò leggera e allegra tra le risate e un menù davvero particolare fatto di ostriche gratinate, tagliatelle ai ricci di mare e astice alla catalana. Per non parlare del dolce: fragole al cioccolato fondente. Un menù afrodisiaco al punto giusto che fece letteralmente impazzire Claudia. Benché i buoni propositi dei commensali erano quelli di non strafare e di bere il meno possibile, tutto andò a farsi benedire quando Mirko, infrangendo tutte le regole sante, aveva alzato il gomito aizzando tutti. Fu in quel momento che decidemmo di comune accordo, di spostarci verso il bar e la sala da ballo che lo ospitava, sedendoci questa volta, in un angolo appartato che dava direttamente sulla spiaggia. l'ambiente era davvero incantevole. Sembrava un grande padiglione in legno con tantissime piccole luci sul soffitto che illuminavano il tutto creando un'atmosfera calda e intima al tempo stesso.