Un Compleanno Da Ricordare - Prima Parte.

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La notte, dopo aver fatto l'amore, amavamo stare in silenzio, stretti insieme, mentre le mie dita giocavano con i suoi capelli, avvertendo tramite quel gesto, il suo profumo di cannella. Quasi come fosse un rito. Rito che mi piaceva ripetere anche la mattina, e preannunciava la mia voglia di lei e la resa dei nostri corpi. Peccato per me e per quel corpo che scalpitava sotto le lenzuola, non se ne sarebbe fatto nulla, essendo già in ritardo con l'appuntamento con Saverio. Lasciai contrariato Anita, che giaceva e dormiva come una Dea greca, uscendo di fretta e furia dalla stanza, avvolgendo un collo la sciarpa in cashmere nera che faceva parte del mio da sci. Percorsi il lungo corridoio che dava sulle scale sistemando la sciarpa e gli occhiali da sole che nel frattempo erano venuti giù, trovando Saverio fermò davanti alla hall in perfetto orario.

« Devo riconoscerlo, questa volta mi hai stupito. », affermai appoggiando con il gomito sul bancone della reception.

Saverio mi lanciò uno sguardo indagatore, guardandosi il rolex che aveva al polso. « Ah beh, neanche tu scherzi. Sei puntualissimo, e non credevo fosse possibile. », affermò allontanarsi dalla hall.

« Addirittura? Ma che cazzo ti ha raccontato Mirko? »

« Non c'entra niente Mirko. Ieri sera ti ho visto su di giri e non credevo che stamattina ti saresti alzato dal letto... »

« Sei proprio un bastardo. », scossi il capo seguendolo.

« Ti ho anche lasciato il campo libero, ed è così che mi ringrazi? »

« Ah, quindi sei andato via per fare un piacere a me? »

« Ovvio. », si fermò un attimo sorridendomi. « E guardati. Sei più rilassato e felice. »

« Guarda che io avrei fatto lo stesso l'amore con Anita. Non aspettavo mica che tu ci lasciassi da soli. »

« No, però non saresti andato subito in camera. Ti ho sentito. »

« Spero ti sia piaciuto l'audiolibro... », sorrisi gongolando.

« Mmh ti dirò, i miei sono molto più interessanti. »

« Coglione. », lo spintonai ridendo alzando poi lo sguardo verso l'uscita, trovandomi davanti agli occhi una scena che non mi sarei mai aspettato. Annalisa e mia madre parlavano tra di loro come se si conoscessero da sempre. Rimasi fermo qualche secondo cercando di collegare le due cose.

« Dario, ma che succede? »

« Voglio proprio scoprirlo. », mi lanciai verso come un falco sulla preda. Le mie gambe sembravano avere una vita propria come il resto del corpo. Non appena arrivai davanti alle due "amichette" mi voltai verso Annalisa nero di rabbia. « Spero che tu abbia delle spiegazioni plausibili, perché questa faccenda non mi piace per niente! »

Le labbra di Annalisa si incurvarono leggermente come la sua espressione percependo il mio dissenso.« Hey, Dario, stavo solo illustrando a tua madre come si svolgeranno le degustazioni di oggi e quali cambiamenti abbiamo apportato alla scaletta del matrimonio. »

« E di grazia, chi ti ha dato il permesso di dare queste informazioni a questa donna? », spalancai gli occhi neri di rabbia.

« Io, io, credevo che fosse tua madre... io non sapevo, io cioè. »

« Buongiorno signora Mancini, è sempre una delizia per gli occhi vederla. », esordì Saverio, ⁸poi voltandosi verso di me. « Dario, io non credo che prendersela con Annalisa, sia giusto. » mi prese per il braccio cercando di allontanarmi. « È meglio parlarne in un secondo momento e con più calma. »

« In un secondo momento? Se mia madre può permettersi il lusso di venire qui a rovinarmi la vacanza, lo devo tutto alla signorina qua presente, quindi non credo che parlare dopo cambi la situazione! »

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