Nei giorni successivi alla serata con Saverio e alla mia sbronza colossale, le cose non erano migliorate molto. L'immagine di quella sera e di mia madre, stava piano piano sbiadendo nella mia mente, ma il ricordo di quello che aveva detto, bruciava ancora dentro di me. Anche quando, dopo aver parlato con Annalisa del sopralluogo da fare a Courmayeur e della possibilità di portare amici e parenti, le sue parole risuonavano peggio delle campane. Ero felicissimo di sposare Anita, anzi, non vedevo l'ora, ma quella impotenza che mi aveva investito in pieno, era ancora in auge e non mi faceva vivere bene. Mi sentivo un vero schifo. E più la cosa si protraeva nel tempo, più pensavo che avessi qualcosa che non andava. Anita, dal canto suo, non mi forzava e non mi chiedeva nulla a riguardo. Fu una benedizione. Anche perché, non avrei avuto il coraggio di dirle che in quel momento mi era passata la voglia di vivere e la voglia di viverla. L'amavo, l'amavo più di ogni cosa. Ma in quel momento non ero in grado di dimostrarlo. Non ero mai stato bravo, ma quella sera aveva cambiato il corso delle mie emozioni. Le aveva canalizzate da un'altra parte e aveva lasciato davanti ai miei occhi solo la disperazione. Proprio come quella sera. Non avevo molta voglia di uscire né di vedere gli altri. Avevo solo voglia di stare a casa a guardare un film su Netflix. Mi posizionai con il mio portatile sul tavolino del salotto con la mia solita tenuta da casa, smanettando e sistemando cartelle inerenti ai pazienti che avevano dimesso. Guardavo lo schermo che illuminava per lo più il salotto, scorgendo da dietro di esso Anita. Indossava una maglia grigia large lunga fin sopra le ginocchia, calze in lana bianca che le coprivano quasi tutta la gamba, e uno chignon di fortuna che la rendevano davvero irresistibile. Tra le mani aveva una mega ciotola in plastica trasparente piena di pop corn. Appoggiò il contenitore sul tavolo, e con molta nonchalance si sedette vicino a me incrociando solo la gamba sinistra. La guardai con mezzo sorriso prima di tornare sullo schermo e alle mie relazioni.
« Ti sei proprio attrezzata per la serata… », le dissi nascondendo quel sorriso che voleva venire fuori.
« Già, lo sai che quando organizzo le serate, lo faccio per bene. »
« Cosa vedremo? », domandai cliccando sulla tastiera.
« Vedremo uno dei tuoi film preferiti. "Harry Potter e la pietra filosofale" », fece spallucce sapendo di aver colpito nel segno.
« Ottimo. È da un po' che non lo guardo. », replicai tornando con gli occhi sullo schermo.
« Sono contenta che il programma le piaccia, dottore. », replicò con una punta di fierezza per poi continuare. « Però, ogni tanto potrebbe anche lei dedicarmi qualche minuto, invece di rifilarmi la solita bustina antinfiammatoria. Sa dottore, ho un nervo "accavallato" proprio qui. », affermò lei toccandosi sul collo.
« Cosa hai?! », esclamai guardandola a bocca aperta. Sapeva benissimo che non esisteva quel termine, e sapeva benissimo che ogni volta era una guerra bonaria.
« Dai, lo sai benissimo cosa ho! Mi fa male il collo! Come si dice? », mi stava letteralmente prendendo in giro.
« Ani, lo sai benissimo che non c'è nessun nervo accavallato. Mi sembra di averti spiegato tante volte che si chiamano "contratture" », dissi chiudendo il portatile.
In realtà non ero arrabbiato. Ma questo suo insistere su una cosa risaputa mi faceva storcere un po' il naso. Sicuramente la deformazione professionale giocava un ruolo importante, ma anche il mio essere pignolo non era cosa da poco.
« Oh, scusi tanto dottor Mancini, sono davvero mortificata! Ma le cose sono due, o e lei che non sa spiegare o sono io disattenta. »
« Io non so spiegare? », risi voltandomi per intero verso di lei.
« Forse come professore, non è questo granché. Pazienza. »
« Pazienza? Vediamo se a questo stai attenta! », esclamai lanciandomi su di lei facendole il solletico.
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Ogni Parte Di Noi
Chick-LitSEQUEL DI "OGNI PARTE DI TE" Dario e Anita, ormai felicemente fidanzati, vivono il loro amore come in una favola. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando il passato di entrambi si ripresenta stravolgendo il presente, proprio durante i prep...