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L'estate sta giungendo al termine, eppure la temperatura rimane fissa ai ventotto gradi. Dormo tutte le notti da sola in un letto king size, in una stanza enorme, ed in una villa semi vuota, piena di stanze vuote. Durante la notte ci sono solo io, ed un paio di guardie che Lloyd ha assunto per sorvegliare la villa e me. Di giorno invece, c'è il personale. La governante, la Signorina Dekker, e qualche ragazza che l'aiuta a pulire e cucinare. Mi manca mio marito ogni giorno, ogni volta che parte per un viaggio di lavoro mi sento così sola. È un agente della CIA, il che significa che è sempre in viaggio. Mi rigiro nel letto, tra le lenzuola fin troppo bollenti, cerco di riaddormentarmi ma ormai sono sveglia. Indosso una vestaglia abbastanza fresca, lego i capelli per poi scendere al piano di sotto per fare colazione. Lloyd è seduto a tavola, con un piatto colmo di uova ed un bagel integrale. Rimango sorpresa della sua presenza, ma sono anche ferita. Non è venuto a cercarmi.

"Sei tornato!"

Esclamo sorridente. Lui ha la mia stessa reazione prima di guardarmi attentamente.

"E tu sei mezza nuda"

"Fa troppo caldo per indossare qualsiasi cosa"

Lo raggiungo senza pensarci due volte e mi siedo sulle sue gambe. Lloyd mi appoggia una mano sulla coscia, ed una alla base della schiena.

"Mi sei mancata"

Sussurra mentre mi posa dei baci sul collo. I suoi baffi mi solleticano la pelle, ed anche qualcos'altro. Lo afferro per un polso non riuscendo ad aspettare la fine della colazione. Sono due settimane che manda da casa. Lo porto al piano di sopra in camera nostra. Lo sbatto sul materasso e mi siedo su di lui per poi iniziare a sbottonargli i jeans. Mi divora il collo come se avesse aspettato tutto il giorno per farlo, mentre io prendo il suo membro tra le mani e lo massaggio.

"Anche tu mi sei mancato Lloyd"

Sussurro ad un suo orecchio. Arriva alle mie labbra, le morde, le succhia, le bacia con ferocia. Il suo appetito cresce a dismisura e finisce per farmi stendere sotto di lui. Si abbassa i jeans ed i boxer, per poi penetrarmi con una sola spinta decisa e selvaggia. Butto la testa all'indietro mentre mi sbatte con veemenza, i miei gemiti sono così sporchi, eccitanti, lui ama quando urlo il suo nome.

"Lloyd!"

"Ancora"

"Lloyd!"

Spinge ancora di più, sempre più veloce e più rude. Ci guardiamo negli occhi mentre i nostri corpi raggiungono l'orgasmo. Le mie pareti si stringono intorno a lui, non posso fermare gli spasmi del mio corpo, sempre più piacevoli. Lloyd esce lentamente, solo quando i nostri respiri si calmano, ed i nostri cuori tornano a battere regolarmente.

Qualcuno bussa alla porta, disturbando quella quiete piacevole. Lloyd si riveste, mi abbassa la vestaglia e si avvicina alla porta. Fuori da essa c'è Lou uno nuovo che Lloyd ha assunto per sorvegliare la proprietà.

"Che cazzo vuoi?"

"Mi scusi signore, ma c'è Carmichael nel suo ufficio"

Carmichael è un nome che sento spesso, porta fascicoli di casi che Lloyd deve sbrigare. Lo porta sempre via.

"Fallo accomodare nel mio ufficio, arrivo subito"

Mio marito non è affatto contento di sapere che il suo capo è qui. Probabilmente pensava di avere più tempo per me. È arrivato da qualche ora e già deve partire, non è giusto.

"Te ne vai quindi?"

Mi trema il mento, Lloyd odia quando piango, così faccio un respiro profondo e mi allontano da lui. Ho bisogno di un bagno, un lungo bagno tiepido, che mi aiuti ad abbassare i miei livelli di stress.

"Non lo so"

"Vorrei che tu rimanessi con me un po' di più. Possiamo fare quello che vuoi, è da tanto che non andiamo fuori a cena, e non ci facciamo una vacanza. Chiedi le ferie per stare con me"

Gli faccio gli occhi dolci, solitamente funziona. Lloyd mi cattura il viso tra le sue mani, mi posa dei baci sul naso, e sulle labbra. Amo quando mi bacia così.

"Ci proverò Bambina, farò del mio meglio per rimanere qui con il tuo culetto perfetto. Voglio assaggiarti in ogni stanza di questa casa, voglio prenderti ogni fottuta ora del giorno, per tutte e due le settimane in cui non ho potuto farlo"

Mi guarda con il suo solito sguardo da predatore, lo stesso che mi ha fatta innamorare di lui al college. Pensavo che dopo una bella scopata con mio marito, il mio appetito diminuisse, ma invece è il contrario. Io ne voglio ancora ed ancora, è questo l'effetto che fa Lloyd.

"Fatti valere tigre. Io ti aspetterò in piscina"

Mi avvicino al letto, mi spoglio dalla vestaglia e rimango nuda davanti ai suoi occhi. Lloyd scorre lo sguardo per tutto il mio corpo, concentrandosi tra le mie gambe e sui seni. Mi avvicino alla cabina armadio per tirare fuori il costume meno coprente che ho, il suo ufficio è propio davanti alla piscina, non potrà fare finta di non vedermi. Voglio ricordargli per tutta la riunione che cosa si perderà se partirà per l'ennesima operazione super segreta.

Spazio Autrice

Ho scritto diversi capitoli prima di decidere di pubblicare. Questo è il primo, ma vi avviso che ne usciranno altre due, così da pubblicarne un po' oggi ed un po' nei prossimi giorni. Spero davvero che vi piaccia questa storia. Xx Eni.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora