49

733 29 3
                                    




BLAKE

Lloyd mi aspetta sul divano con una ciotola di pop corn. Stasera è la serata del cinema, ma siccome non è prudente uscire, abbiamo deciso di farlo a casa. Ha preparato i pop corn, ed un film. È una commedia romantica, cosa che lui odia, ma a me piacciono. È stata una lunga giornata di cibo piccante, per cercare di rompere le acque, tutto inutile però.

"Bimba muoviti, so che hai le gambe corte ed il pancino pieno ti rallenta, però io ho voglia di sfondarmi di pop corn!"

"Arrivo.. sei peggio di un bambino!"

Esclamo per poi correre verso il divano. Lloyd festeggia quando mi vede arrivare con una birra per lui ed un bicchiere di succo per me. Sto per fare l'ultimo passo quando il pavimento si riempie di un liquido caldo e dall'odore strano.

"Cazzo!"

"Non ti vergognare, è una cosa che capita spesso alle donne incinta. Solo che a te succede ogni dannata volta"

Lloyd ridacchia mentre si avvicina a me. Mi toglie da quella pozzanghera, che fissa disgustato. Prende i bicchieri dalle mie mani e li appoggia sul tavolino davanti al divano.

"Vai a lavarti, ci penso io qui"

"Non è pipì Lloyd. L'ho appena fatta in bagno. Credo mi si siamo rotte le acque"

Lloyd mi guarda negli occhi per qualche istante, dopodiché sorride e scuote la testa.

"Smettila di scherzare, vai a cambiarti. I pop corn si raffreddano"

"Non sto scherzando idiota! Mi si sono rotte le acque!"

Ripeto prima di portarmi le mani tra i capelli. Sta succedendo davvero, il bambino sta arrivando. È così strano da dire, e da immaginare. Siamo sempre stati io e Lloyd, lui è la mia famiglia ed io la sua ed ora stiamo per avere un bambino. Lloyd sembra riprendersi da un coma, corre verso la camera facendomi ridere. Sale le scale due a due, mentre io cerco di raggiungerlo senza scivolare sul pavimento.

"Dove hai messo la borsa dell'ospedale?"

"Nell'armadio, Lloyd calmati abbiamo ancora tempo. Non ho dolori, ne fastidi. Il bambino scalcia da matti, ma lo fa sempre. È figlio tuo!"

Salgo tutta la scala, facendo i gradini uno per volta. Lloyd corre dalla camera al bagno per prendere le mie cose, dopodiché apre il mio armadio e tira fuori dei pantaloni puliti.

"Andrà tutto bene, ok?"

Mi accarezza i capelli, dopodiché mi tira giù i pantaloni e gli slip.

"Lloyd so farlo anche da sola!"

"Lo so, ma sei lenta"

Mi infila i pantaloni puliti, che alza fin sopra la pancia, come se fossi una bambina piccola. Li abbasso il più possibile e lo allontano da me.

"Amore, mettiti le scarpe e accendi la macchina. Io arrivo subito"

"Fanculo le scarpe, posso guidare anche a piedi nudi. Andiamo al piano di sotto, ti do una mano sulle scale"

Lloyd afferra le mie ciabatte, e le sue scarpe, con una mano. Mentre l'altra la tiene salda alla mia e mi accompagna giù per le scale, stando attento che non cado. Mi guida fino alla macchina, mi infila le ciabatte e poi guida verso l'ospedale.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora