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LLOYD

Roscini sventola in aria la planimetria della lavanderia industriale, fiero del suo lavoro. Io lo avrei fatto in due ore in meno di lui, ma cerco di non sottolineare la cosa.

"È stato difficile trovarla, ho dovuto sganciare parecchi dollari"

Borbotta da perfetto taccagno quale è. Roman mi aiuta a sistemarla sul tavolo. Patel non ha segnato le telecamere, o gli uomini che ha posizionato, ma sono sicuro che ad ogni entrata ci sia qualcuno.

"Queste sono le entrare. Tre in tutto, due sul retro ed una principale. Scommetto che ci sono almeno due uomini per porta. Io, Blake e Cedrick entriamo da quella anteriore, scortati dai suoi uomini. Voi cercate di abbattere quelli dietro, ma senza farvi sentire"

"E come facciamo? Con la polvere magica?"

Alzo gli occhi al cielo quando Roscini apre bocca, tra i due, lui è quello che odio maggiormente.

"Le strade sono due. Coltelli o armi silenziate, decidete voi. L'importante è metterli ko"

I due annuiscono pensierosi, probabilmente pensano a che tipo di arma usare. Con loro ci saranno alcuni dei miei, mentre io sarò dentro con Blake. Spero di poterla proteggere, lo farò con tutte le mie forze, a costo di morire.

"Dovete aspettare mezz'ora esatta, non un secondo in più. Voglio che il vecchio lasci tutto a Blake, a quel punto decideremo come dividerci il territorio"

"Io mi becco little Italy, mi sembra ovvio"

"Sta zitto Roscini, non è importante adesso. Devi essere concentrato sul piano!"

Sbatto una mano sul tavolo, così forte da sentire la pelle pizzicare. Lui sembra imbarazzato, incassa il colpo e fa silenzio.

"Blake è l'unica persona che mi conosce davvero, e che mi ama. Non ve ne fregherà un cazzo, ma io non ho intenzione di perderla. Se non volete farlo per me, fatelo per lei. È una persona innocente, che si ritrova con un fottuto padre del cazzo che ha cercato di venderla, come una cazzo di bestia!"

Mi avvicino alle finestre con una sigaretta tra le labbra. Ho bisogno di fumare per calmare i nervi.

"Sono disposto a cedervi i casinò del vecchio, le sue discoteche, tutti i suoi cazzo di immobili. Ma voglio che mia moglie esca da quel posto integra, senza nemmeno una macchiolina di sangue addosso" 

"Chi l'avrebbe mai detto? Lloyd Hansen che si sacrifica per una vulvetta lagnosa"

Ridacchia Roman, Roscini lo segue a ruota ed io alzo gli occhi al cielo. Il vecchio me avrebbe sbarellato, ma in effetti non ha tutti i torti. Non è da me cedere qualcosa per qualcuno, non l'avrei fatto fino a qualche tempo fa, perché non c'è mai stato bisogno di farlo.

"Adesso è diverso, lei è più importante di qualche migliaio di dollari, venderei la mia palla destra per renderla felice" 

Sbuffo il fumo contro il vetro, mentre alle mie spalle cala il silenzio. All'improvviso sento i passi sulle scale, Blake si siede a metà e mi guarda.

"Io non vado proprio da nessuna parte, pensavo fosse chiaro"

"Blake non iniziare..."

"Che cosa faresti se tuo padre ti chiedesse di vedervi?"

Mi blocco sul posto, mi lascio colpire ed abbattere. Ha centrato il punto delicato, che era lì esposto da anni. Roscini e Roman si guardano divertiti, sono pronti a godersi lo spettacolo di mia moglie che mi incula, ma non oggi. Cazzo no.

"Potete andare, l'incontro è domani sera. Vi manderò Cedrick per le armi"

Infilo la sigaretta tra le labbra e mi avvicino al tavolo. Piego la cartina, e stringo la mano ai nemici.

"Auguri"

Ridacchia Roscini, si riferisce alla discussione con Blake. Li sbatto fuori casa ed a quel punto Blake riprende a parlare.

"Perché mi fai questo?"

"Perché voglio uccidere tuo padre? Perché voglio che tu venga ripagata di tutte le torture, di tutto il dolore che ti ha causato?"

"Giusto, lo fai per me! Peccato che io non voglio tutto questo. Gliela stiamo dando vinta, ancora una volta faccio quello che vuole lui!"

Si alza dallo scalino e sbatte un piede, come una bambina viziata. Torna su per le scale, ma non si chiude in bagno come fa di solito quando vuole piangere, senza che io la veda. Spengo la sigaretta contro il tavolo e la seguo su per le scale. Blake è sdraiata sul letto, con le coperte che le coprono tutto il corpo.

"Ti porto la dentro per guardarlo dritto negli occhi, e dimostrargli che tu sei una donna forte, che non è riuscito a spezzarti nonostante tutto. Io farei così con mio padre, andrei da lui e gli urlerei in faccia che sono più forte di prima. Che può prendermi a cinghiate le mani, se vuole, io lo farò più forte di come me l'ha fatto lui"

"Io non sono te, Lloyd. Io ho paura, mi vuole morta, dovrei scappare dalla parte opposta. Dovrei nascondermi finché non sarà morto e sepolto"

Mi tolgo le scarpe e mi stendo al suo fianco, Blake si libera della coperta ed appoggia la testa sul mio petto.

"Io sarò con te tutto il tempo, e se dovesse fare un passo falso, lo riempirò di pallottole in testa"

Blake sembra fidarsi di me per un attimo, solleva la testa e mi guarda negli occhi. Si può leggere la sua paura, è chiaro che Patel l'ha rovinata, ma non abbastanza.

"Sono ancora furiosa con te"

"Va bene"

"E ti odio. Non la vedi, ne la tocchi, ne ti avvicini con la punta della lingua finché non torneremo a casa sani e salvi"

Cerco di non sorridere, ma fallisco. Blake si gira di spalle per non farmi vedere il suo divertimento, così le poso un bacio sul collo e mi rilasso accanto a lei. Domani sarà una giornata pesante per tutti noi, vorrei semplicemente schioccare le dita e passare al giorno dopo. Porterò Blake nel Upper east side e le dirò di scegliere un appartamento. Mi farò perdonare dandole il mondo, dandole tutto quello che suo padre le ha tolto.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora