LLOYDBlake mi tira un calcio, seguito da alcuni lamenti, piagnucola nel sonno e borbotta qualcosa di incomprensibile. Mi giro verso di lei, che mi da le spalle, e rimango a guardarla finché non sussulta e si sveglia con il terrore negli occhi.
"Shh è tutto ok"
Sussurro mentre le accarezzo i capelli. In questo momento la rabbia e l'orgoglio ferito sono passati in secondo piano. Ora la cosa importante è rassicurarla.
"Lloyd..."
"Va tutto bene"
Le circondo le spalle con un braccio e la porto contro di me. Lei infila la testa nell'incavo del mio collo e mi stringe forte.
"Ti prego perdonami. Ho fatto un casino e ti ho ferito, ma non era mia intenzione farlo. Non... non ho pensato alle conseguenze"
Sussurra mezza addormentata. Io le bacio la fronte, i suoi occhi si chiudono lentamente e si lascia andare contro il mio petto. È ancora troppo presto per iniziare la giornata, quindi chiudo gli occhi e provo ad addormentarmi, ma non ci riesco. Blake sta passando un brutto periodo, ed io non la sto aiutando affatto. Potrei essere così incazzato perché quel ragazzino è riuscito ad aiutarla, ed io no. Questo mi rode parecchio, avrei dovuto seguire il mio istinto e rimanere qui con lei, ci saremmo sballati insieme. Ma invece ho scelto
Il lavoro, ancora una volta."Ti perdonerò sempre, Bambina"
Sussurro ad un suo orecchio, lei sorride mezza addormentata, e si sporge verso di me per lasciarmi un bacio sulle labbra, ma finisce per baciarmi una guancia. Si gira di spalle ma porta il mio braccio destro con se, ed incrocia le dita con le mie. È una posizione estremamente scomoda, ma fra pochi minuti sarà così addormentata da non sentire nemmeno i colpi di cannone.
****
Se non posso lavorare in presenza, allora lavorerò da remoto. Blake ha bisogno di me qui, ed io ho bisogno di lavorare per non perdere i miei agganci, e la collaborazione con Carmichael. Guido Cedrick passo per passo con l'ennesima vittima da interrogare. Danny mi ha dato il via libera per ucciderlo, nel caso in cui non dia le informazioni che cerchiamo.
"Non ci interessa della sua famiglia, digli chiaro e tondo che stai perdendo la pazienza e che lui non serve a niente e a nessuno, e che farlo fuori sarebbe un favore per il mondo... sì cazzo le esatte parole!"
Blake si mette seduta sul letto, mi guarda attentamente con uno sguardo particolare, è lo stesso sguardo che aveva dopo la nostra prima notte insieme. Innamorato. Riporto lo sguardo al computer, come un idiota, invece di andare da lei e riempirla di baci. Mia moglie si alza dal letto e va a farsi una doccia mentre io assisto Cedrick in questo caso.
"Non va bene così. Prendi qualcosa e colpiscilo sulla coscia, molto forte. Questo dovrebbe bastare per fargli capire che non stai scherzando. È il tipo di verme che cede dopo un po' di persuasione violenta"
Blake torna in camera dopo una decina di minuti, nelle cuffie ho le urla strazianti di quel verme, ma davanti ho mia moglie con il suo accappatoio di seta, che non assorbe un cazzo, ma che mi lascia vedere ciò che c'è sotto. La stoffa è attaccata al suo corpo come una seconda pelle. Mi costringo a guardare il monitor, mentre si spalma la crema su tutto il corpo, sembra quasi farlo apposta quando si china sui talloni con solo gli slip addosso. Seguo attentamente il solco nel mezzo della schiena, fino ai glutei sodi racchiusi in un paio di slip alla brasiliana.
"Capo?"
"Sì sono qui"
Mi risveglio da quel miraggio, e quando porto gli occhi sullo schermo, il verme è morto.
"Che cazzo hai fatto?"
"Ci ha dato una pista. New Orleans"
"Bene. Tienimi aggiornato, e portati tutte le forze di cui hai bisogno"
Mi levo le AirPods e metto giù la chiamata, dopodiché mi precipito verso Blake, che si alza prontamente e si sposta, forse credendo che devo passare. La afferro il gomito e la faccio sedere sul letto, poi le spingo le spalle finché la sua schiena non tocca il letto.
"Ti diverti a farmi impazzire, non è così?"
Ringhio abbassandomi sul suo corpo. Profuma di miele e mandorla, come se il suo corpo non bastasse a farmi venire l'acquolina in bocca. Le blocco i polsi sopra la testa, mentre lei cerca di rimanere seria e di mostrarsi arrabbiata con me.
"Devo lavorare Lloyd"
"Non me ne frega un cazzo. Parlerò io con la proprietaria dello studio"
A quel punto Blake sorride, ed io semplicemente mollo la presa sulla rabbia e sotterro l'orgoglio per un po'.
"E cosa le dirai?"
"Che ti ho messa con il culo in su, e te l'ho lecc.."
Blake mi preme la mano sulla bocca, arrossisce come un pomodoro. La giro sulla pancia, come ho detto poco fa, e la costringo a sollevare il bacino, che regge sulle ginocchia. Le strappo via quelle mutandine, che non servono a niente, e mi godo le sue forme perfette. Mi avvicino alla sua intimità così tanto da riuscire a sentire il suo profumo, non aspetto un attimo e mi tuffo tra quelle pieghe rosa che mi mandano il cervello in pappa. La prendo alla sprovvista, i suoi gemiti sono così belli mentre mi nutro di lei. È la mia linfa, può impalarmi, mutilarmi o pisciarmi in faccia, ma io continuerei ad amarla lo stesso. Non voglio perdermi questo, non voglio essere incazzato con lei per tutta la vita. Perciò fanculo l'orgoglio, e fanculo quel ragazzino. Lei è qui con me, geme a causa mia e vuole me.
Spazio Autrice
Ho aggiornato prima oggi, perché questo pomeriggio non posso scrivere. Comunque vorrei parlare delle nuove foto uscite di Red Sea Diving 🥵 👇🏻Questa foto 👆🏻è la definizione di Manzo. Punto. E poi i bicipiti e le vene sul dorso delle mani 🥵😭
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Unknown
FanfictionLloyd Hansen ha due vite, ma sua moglie ne conosce una sola. Per lei, Lloyd, è un agente della CIA, sta dalla parte dei buoni. È orgogliosa di lui. Ma in realtà Lloyd è ben diverso. È spietato, freddo, tossico. Farà di tutto per proteggere sua mogli...