Cammino per la stanza buia, l'unico suono che sento sono i miei passi sul pavimento. Per qualche strano motivo cerco Lloyd, non era a letto con me, ed ho questo brutto presentimento. So che c'è qualcosa che non va, ma non so che cosa aspettarmi. Continuo a camminare finché non mi trovo nella nostra camera da letto. Sul pavimento ci sono delle impronte di sangue, le seguo fino al bagno e la prima cosa che vedo è Lloyd ricoperto di sangue nella vasca. Abbasso lo sguardo verso i miei piedi, non appena li sento viscidi, e mi accorgo che sono ricoperti di sangue, ci sono le mie impronte sul pavimento."Ti prego basta!"
Esclama Lloyd mettendosi le mani davanti al corpo per proteggersi da me.
"L-Lloyd... io non.."
Mi giro di scatto a guardare la mia mano destra, che impugna un coltello insanguinato. Ho colpito mio marito ancora ed ancora, ed ora sono ricoperta del suo sangue. Eppure non mi ricordo di averlo fatto. Lo lascio cadere a terra il coltello e mi precipito verso di lui per aiutarlo. Si stringe il petto, ma c'è troppo sangue per capire da dove proviene, Lloyd mi prega di non colpirlo ancora, ma pochi istanti dopo smette di respirare e di pregarmi.
"Lloyd!"
Mi metto a sedere sul letto, il cuore martella così veloce che quasi mi fa male il petto. Lloyd si sporge verso la Bajour ed accende la luce, dopodiché si gira a guardarmi.
"Hey.. che succede?"
Domanda con una voce roca e bassa. È ancora notte, la stanza è immersa nel buio. Mi porto una mano sul cuore, mentre cerco di riportare il mio respiro ad un livello normale. L'incubo era così vivido, sembrava vero.
"I-io ti ho ucciso Lloyd.. sono pericolosa, sono fuori controllo!"
Mi alzo dal letto per aprire la finestra e prendere un po' d'aria. Lloyd mi segue a ruota, mi stringe in un abbraccio e ci culla dolcemente.
"Va tutto bene, fai un respiro profondo"
Sussurra ad un mio orecchio, mi posa dei baci sul collo e mi accarezza la pancia ed i fianchi.
"Io sono qui, era solo un incubo Bambina"
Mi giro verso di lui, il quale si appresta subito ad asciugarmi le lacrime, ed a spostarmi i capelli dal viso.
"È stato orribile"
"Lo so, ma non è reale. Tu non mi faresti mai del male, guardami"
Mi avvolge il viso con le mani, e mi alza la testa così da poterlo guardare negli occhi, mi sorride prima di baciarmi le labbra e la fronte.
"Tu non sei un'assassina, tu sei la persona più dolce, e generosa che io conosco. Non mi faresti mai del male"
Annuisco cercando di farmi entrare questa informazione in testa. Lloyd ha ragione, uccidere Oscar è stato necessario, avrebbe fatto fuori me, o Lloyd. Mi sono liberata di un peso, ma lui me ne ha dato un altro.
"Torniamo a letto, ok?"
Annuisco ancora una volta. Lloyd mi prende per mano e mi riporta a letto, mi sdraio dandogli le spalle, lui però mi circonda i fianchi con una mano e mi lascia dei baci tra i capelli.
LLOYD
Questa notte Blake ha dormito poco e niente, continuava ad avere incubi, a muoversi, a piangere nel sonno. Uccidere Oscar le è costato molto caro, sta incassando il colpo. Perciò non la posso lasciare sola adesso, lei ha bisogno di me.
"Mia moglie ha bisogno di me, Danny. E di certo non la porto con me in giro per il mondo ad uccidere gente. Lei ha bisogno di ristabilire l'equilibrio che avevamo"
"Non me ne frega un cazzo, Lloyd. Gli affari sono affari, mollala in una struttura psichiatrica e fai ciò per cui ti pago profumatamente. Sei cambiato, ti lasci distrarre da problemi minuscoli, devi ritrovare la strada giusta, altrimenti mi toccherà chiamare qualcun altro"
Sapevo che questo sarebbe successo, e l'idea di scegliere tra mia moglie ed il mio lavoro mi fa incazzare molto. È chiaro che sceglierò Blake, sempre, ma facendo così mi farò terra bruciata intorno.
"Ci penso su. Ti va bene come risposta?"
"No. Ma ti do un paio di ore, e poi ti taglierò fuori"
Attacca senza lasciarmi dire altro. Una vampata di rabbia mi porta ad afferrare il cellulare e sbatterlo contro il muro. Chiaramente finisce in mille pezzi.
"Dovresti andare, io starò bene qui"
Mi giro di scatto, quando sento la voce di Blake. È in piedi sulla porta, indossa la sua vestaglia di seta ed ha i capelli spettinati. È così dolce e riesce a distrarmi all'istante.
"Non è vero, e non ti lascio da sola. Ho fatto una promessa sotto gli occhi di Dio"
Si avvicina lentamente, quasi come se avesse paura di me, o di se stessa. Le circondo i fianchi con un braccio e la porto contro di me. Poi afferro la crocchia spettinata e la tiro verso il basso, così che la sua bocca sia alla mia portata, e la gola esposta. Le lascio un bacio famelico, le divoro le labbra con un bacio carico di rabbia ma anche di passione.
"Non ti lascerò qui da sola. Tu verrai con me, farò quello che devo fare e poi ti porterò in giro per la città"
"Come a New York?"
Sorriso divertito, dopodiché mi fiondo nuovamente sulle sue labbra. Blake geme e quel suono così sensuale mi arriva dritto tra le gambe. Sposto delicatamente tutto quello che c'è sulla mia scrivania, buttandola sul pavimento, ed appoggio lei sopra di essa. Poi la prendo senza aspettare un istante di più.
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Unknown
FanfictionLloyd Hansen ha due vite, ma sua moglie ne conosce una sola. Per lei, Lloyd, è un agente della CIA, sta dalla parte dei buoni. È orgogliosa di lui. Ma in realtà Lloyd è ben diverso. È spietato, freddo, tossico. Farà di tutto per proteggere sua mogli...