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LLOYD

Danny parla e parla, ma io sento solo un brusio di sottofondo. Non riesco a smettere di pensare a Blake nuda nel nostro letto, che urla il mio nome, mentre divoro ogni centimetro del suo corpo. L'ho sposata subito dopo il College. Siamo andati in comune, abbiamo firmato qualche carta e boom, sposati. L'ho portata a vivere in un cazzo di monolocale a Washington. Mentre lei studiava design e architettura, io facevo l'accademia di polizia, agenti speciali. Sapevo fin da subito dove volevo essere ed ora eccomi qui. Questa villa mi è costata un occhio della testa, le ho comprato tutto quello che meritava. Uno studio dove praticare la sua professione, una macchina elegante, ho fatto costruire una piscina, con tanto di spazio relax e bar con un cameriere a sua disposizione. Le ho dato tutto quello che poteva avere, tranne ciò che voleva davvero. Me, dei bambini, un cane. Una vita felice. Lasciarla è ogni volta sempre più difficile, vorrei stare ore ed ore a letto, con il suo profumo addosso e le sue labbra sulle mie. È l'unica persona che ho, che amo, a cui appartengo come lei appartiene a me. Non ha idea di quale sia la mia reale posizione nella CIA, e non dovrà mai saperlo. Ospitare qui Carmichael per parlare è rischioso, potrebbe mettere una cattiva luce su di me con mia moglie.

"Come sta Blake?"

Chiede l'uomo, l'unico sul pianeta terra che sa della sua esistenza, oltre a Suzanne.  Scrollo le spalle, la guardo a bordo piscina che si gode il sole, ha un costume che lascia poco all'immaginazione, ma non posso proprio farle una scenata per quei triangolini che le coprono ciò che mi appartiene. Tutti qui dentro sanno che Blake non va guardata, ne toccata.

"Cosa ci fai qui? Non ti ho detto di chiamare prima di presentarti qui? Con lei poi"

Indico Suzanne, la quale sembra scioccata nel sapere che ho una moglie. Non porto la fede al dito, ma attaccata ad una catenella d'oro che mi porto ovunque, è con me ogni istante anche se nessuno può vederla.

"Non metterò in pericolo quella donna, tranquillo. Mi chiedo solo perché sta con uno come te"

Sposta lo sguardo su mia moglie stesa al sole. Tiro le tende e prendo posto a sedere davanti a loro. Ogni centimetro di questa casa è pulita a dovere, niente armi dove Blake le può trovare. Ho delle cassaforti nascoste in ogni punto della casa, ogni stanza. Al loro interno ci sono delle armi, soldi, passaporti per me e Blake, nuove identità. Cerco di proteggerla il più possibile dalla merda che faccio. Lei è al sicuro, ma ogni tanto ho bisogno di ripetermelo nella mente.

"Se mi ha sposato ci sarà un motivo"

"È sociopatica a come te?"

Sbatto una mano sulla scrivania e mi alzo. Non tollero offese verso Blake, l'ultimo che l'ha fatto è sotto metri e metri di terra.

"Vaffanculo Suzanne"

"Basta"

Ordina Carmichael. Mette a tacere quella troietta, la quale sembra imbarazzata da tutto ciò. Suzanne si gira verso quest'ultimo, che cattura il suo sguardo. Non mi stupirei se uscisse fuori una storia tra loro.

"Lei lo sa?"

"Tu vorresti sapere che tuo marito fa dei lavori poco etici per la CIA?"

Lo scambio tra i due si interrompe non appena la porta si apre. È Blake, con un copricostume di pizzo. In mano ha dei bicchieri di limonata, ed ha un sorriso così luminoso che mi si scioglie il cuore.

"Danny!"

"Blake puoi..."

Cerco di farla uscire, ma lei mi spinge di lato ed appoggia i tre bicchieri sulla scrivania. È così sexy mentre si avvicina, i suoi seni attirano l'attenzione di Carmichael. Vorrei solo togliermi la maglietta e coprire il suo corpo dallo sguardo di Danny.

"Blake, è un piacere vederti. Sei così radiosa"

Suzanne guarda Danny con uno sguardo stranito, mentre squadra mia moglie da capo a piedi.

"Grazie. Perciò porterai via Lloyd ancora? Questa volta dove? In Italia?"

È arrabbiata. E Danny lo percepisce. Mi lancia un occhiata come per suggerirmi di tenerla buona, ma purtroppo l'unica persona capace di tenermi testa, e di strapparmi le palle, è Blake. Tutti mi descrivono come un sociopatico, come un bastardo a cui piace torturare le persone. Blake sa che cosa c'è nel mio passato, che cosa mi è capitato quando ero piccolo, credo sia per questo che la amo così tanto. Mi ama anche se ho un passato oscuro.

"Blake"

"Voglio solo sapere. È estate, vorrei passare del tempo con mio marito"

Alzo gli occhi al cielo, mi avvicino a lei e la afferro per un gomito, ma lei si toglie da me gentilmente.

"Lloyd è il miglior agente che abbiamo, attualmente. È una risorsa molto importante"

"Anche per me, Danny. Lloyd è mio marito, ma lo vedo un paio di volte al mese, forse poco di più. Ha accumulato le ferie in cinque anni di lavoro no stop, ne sono più che sicura"

"Blake ora basta. Credi che sia uno scherzo?"

Forse sono troppo duro con lei, la afferro per il braccio con forza e la sbatto contro il mio corpo. Mi guarda confusa e spaventata, smette di sorridere ed i suoi occhi si spalancano. Mi sento una merda per averla trattata male. La accompagno fino alla porta, anche se lei mi ripete di lasciarla e che le faccio male.

"Questo è il mio cazzo di lavoro, Blake, sapevi a cosa andavi incontro quando mi hai sposato. Quindi adesso smettila di infastidire Carmichael, e vai a goderti il sole"

Le trema il mento, ed è ammutolita. La sua espressione triste mi fa sentire ancora più di merda, ma non posso fare un passo indietro. Sembra volermi dire qualcosa, ma poi non lo fa. Sale le scale singhiozzando, e per un istante mi ricordo di mia madre. Di quando ha fatto le valige e se n'è andata senza di me. Ho paura. Sono terrorizzato dall'idea di tornare a casa e di non trovarla. Ma allo stesso tempo non posso tirarmi indietro. Guadagno così tanti soldi da poterla viziare, da poterle permettere di vivere in questa casa con la piscina, ed il giardino enorme. Guadagno abbastanza bene da farla dormire tranquilla la notte, senza paura di non arrivare alla fine del mese, come facevano i miei genitori. Tutto ciò che faccio è per lei, e non smetterò per un capriccio.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora