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Mi giro nel letto per cercare Lloyd, ma lui non c'è. La sua parte del letto è ordinata e sembra proprio che non abbia dormito qua. Lo sento parlare al telefono dal salotto. Mi alzo e mi avvicino alla porta in punta di piedi.

"Vuole il casinò? Vuole il bordello? Bene, che si prenda le mie cose, ma voglio essere sicuro al cento per cento che io e Blake possiamo tornare negli Stati Uniti senza essere uccisi"

Non mi sorprende sapere che Lloyd ha un casinò, gli piace il gioco d'azzardo, ma il bordello mi lascia senza parole. Come ha potuto aprire un bordello? È disgustoso, ignobile. Mi chiedo se abbia mai provato una delle donne, gli sarà piaciuto? È lì che va prima di tornare a casa da me?

"Che cosa mi dice che non è una trappola? Che vuole solo attirarmi lì per poi uccidermi e fare quello che vuole con mia moglie?"

Esco dalla camera e mi fermo sulla porta del soggiorno, non mi interessa se mi vede. Lloyd è girato di spalle, in mano ha una pallina anti stress e guarda fuori dalla finestra. Indossa dei pantaloni della tuta e nient'altro.

"Mi organizzerò, fammi solo sapere dove... certo che porterò qualcuno dei miei, la prudenza non è mai troppa... Bene"

Lloyd mette giù la chiamata, dopodiché si gira e mi trova lì a guardarlo. Abbassa lo sguardo per poi alzarlo nuovamente a me.

"Da quanto tempo sei lì?"

"Da quando hai ceduto il tuo bordello. No aspetta, il nostro, dal momento che ciò che è mio è tuo, e ciò che è tuo è mio"

Lui annuisce lentamente, fa qualche passo verso di me ma io mi allontano alzando una mano.

"Mi hai mai tradita con le puttane del nostro bordello?"

"Blake.."

"Rispondi alla domanda, Lloyd!"

Per un attimo penso che la risposta sia positiva, ma poi lo guardo negli occhi e so che è sincero. Scuote semplicemente la testa.

"Non l'avrei mai fatto, tu sei l'unica donna che amo e che voglio"

Cammino per la stanza arrabbiata. Ultimamente le cose tra di noi stanno andando così male, ho seriamente paura che tutti questi problemi porteranno solo ad un divorzio doloroso.

"Io non ce la faccio più. Io non ti conosco per niente, Lloyd. Siamo sposati da dieci anni ed ora scopro che sei... non so nemmeno come definirti, so solo che tu non sei l'uomo che ho sposato"

"Non dire così, io sono l'uomo che hai sposato. Ho dovuto fare delle scelte difficili per sopravvivere, ma questo non significa che sono cambiato, non con te"

Il Lloyd del college non mi ha mai detto bugie, non l'ho mai visto arrabbiato, non mi ha mai picchiata. Dieci anni fa Lloyd era socievole e scherzoso ed ora invece odia i luoghi pubblici, odia aspettare, odia uscire fuori a cena.

"Invece sì, sei cambiato anche con me ed onestamente questo Lloyd non mi piace. Non mi piace come tratti le persone, e non mi piaci quando menti, e mi fai piangere!"

Lloyd si siede sul divano e si porta il viso tra le mani. Strofina con forza gli occhi contro i palmi delle mani, poi si alza e viene verso di me.

"Dammi una seconda possibilità. Ti prometto che tornerò quello di una volta, ti porterò ogni settimana fuori a cena, andremo al cinema, e riempirò la casa dei tuoi fiori preferiti. Te lo giuro sulla mia testa, sull' altissimo, tutto quello che vuoi. Sono fortunatamente sincero. Anzi iniziamo stasera, ti porto nel ristorante migliore di Panama City"

Tutta questa energia, e la voglia di cambiare mi fa sentire meno arrabbiata. Ma Lloyd è bravo con le parole, è così che mi ha conquistata.

"Bene. Ma alla prima cazzata che fai è finita, ci prenderemo una pausa"

Lui annuisce. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia ripetutamente le labbra.

"Come posso volere un'altra? Tu sei il mio mondo, senza di te è uno schifo"

"Smettila di adularmi, e dimostrami con i fatti che ci tieni a me"

Mi solleva dal pavimento così velocemente che mi spaventa. Ci porta in camera, mi adagia sul materasso e mi strappa via la camicia da notte.

"Bene. Vediamo se così capisci che sei la mia fottuta droga"

Si abbassa su di me per baciarmi il collo, lascia una scia che arriva fino alle labbra e scende verso il basso. Le sue labbra toccano il mento, la gola, poi si posano sul cuore e tornano al centro tra i seni.

"Come posso vivere senza il profumo della tua pelle? Senza i tuoi seni così perfetti"

Cattura i seni tra le labbra, succhia le pelle e la morde. Poi scende verso lo stomaco, e la pancia. Mi afferra con forza le caviglie e spalanca le gambe.

"Sei stata la prima e sarai l'ultima, sei l'unica persona in grado di toccarmi, senza che il mio corpo provi repulsione. Sei l'unica a cui ho parlato della mia infanzia"

Mi lascia un bacio sulla caviglia destra e poi la sinistra. Sale verso il polpaccio e man mano che si avvicina smetto di ascoltare le sue parole.

"Sei l'amore della mia vita, senza di te provo un senso di agonia, la mia felicità svanisce"

Affonda i denti nella coscia, poi ci lascia un bacio umido. Chiudo gli occhi e mi godo la sensazione dei suoi baci che terminano sopra l'elastico dei miei slip.

"Sei il sapore più buono che io abbia mai assaggiato"

Appoggia le labbra nel centro dei miei slip, proprio sopra l'umidità che lui ha creato.

"Smettila di parlare Lloyd"

Ordino con un filo di voce. Lloyd posa di nuovo le labbra in quel punto ed io gemo dal piacere.

"E tu smettila di dubitare del mio amore"

Le sue dita afferrano l'elastico degli slip. Lo aiuto a tirarli giù, ed una volta che sono totalmente esposta a lui, sento il suo fiato su di me. Sbuffa caldo contro il mio sesso.

"Andiamo Lloyd"

"Dimmi che non rinuncerai a tutto questo"

"Solo se tu la smetterai di fare il coglione con me"

Alzo il busto, reggendomi sui gomiti. Lloyd si lecca le labbra guardandomi. Annuisce, e sussurra qualcosa tipo Te lo giuro, poco prima di tuffarsi contro di me e portarmi in paradiso.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora