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LLOYD

Guardo Blake andare avanti ed indietro per la stanza, come un proiettile impazzito. È così ansiosa di tornare a casa, ma non ci torneremo. La nostra destinazione è ben più lontana di così. Ho fatto qualche chiamata dopo che Carmichael se ne andato. Ho chiesto a Cedrick di andare a casa a prendere dei soldi e i nostri passaporti, insieme ad un paio di valige di vestiti. Per quello gli ho detto di chiedere alla governante, che ha preparato le valige perfetta per il posto in cui stiamo andando. Afferro mia moglie per un polso non appena mi passa accanto. La costringo a sedersi sul letto, e lei sembra piuttosto scocciata.

"Va tutto bene?"

So che Blake sarà sincera con me, perché riconosco quando mente e mi arrabbio, perciò risparmia la fatica di mentirmi. Le prendo le mani nelle mie ed accarezzo dolcemente la pelle liscia come seta.

"Sono solo agitata, voglio che questo incubo finisca il prima possibile"

"Finirà tra poco. Abbiamo un jet che ci aspetta all'aeroporto, ci porterà dritti dritti in paradiso" 

Aspetto il suo sclero, ed il suo tentativo di convincermi a non partire perché sono ancora in pericolo di vita. Invece lei sospira e mi sorride dolcemente.

"Mi prenderò cura di te per tutto il tempo, niente sforzi, ne cazzate da Lloyd. Lo prometti?"

Annuisco prontamente. Lei mi lascia un bacio sulla fronte prima di correre dal dottore a firmare il modulo di dimissione.

BLAKE

Mi sveglio a causa di una forte scossa al Jet, dev'essere stata una turbolenza. Siamo chiusi qui dentro da quattro ore, Lloyd guarda un film d'azione, masticando una cicca, io invece ho sonnecchiato qua e là. Non so dove mi sta portando, ma so che è un posto isolato. Guardò fuori dal finestrino e tutto ciò che vedo è il colore cristallino dell'oceano sotto di noi, ed una luce calda. Siamo in una località tropicale, aveva ragione Lloyd, è come il paradiso.

"Signorina, Signore, stiamo per atterrare"

C'è un unica assistente di volo presente sul jet, è una semplicissima ragazza dai tratti fini e piuttosto attraente. Fa gli occhi dolci a Cedrick, anche se lui sembra più interessato al film che sta guardando Lloyd. Le sorrido gentilente, invece Lloyd la ignora completamente. Gli sollevo la maglietta per controllare il cerotto, che per fortuna è pulito.

"Come ti senti? Hai dei crampi o la nausea?"

"Mi sento formicolare tra le chiappe, forse dovresti controllare anche lì!"

Ghigna divertito. Scuoto la testa per poi fare come ha detto l'infermiera. Gli palpo con delicatezza attorno all'incisione, ma lui è una maschera di cera. Gli allaccio la cintura e faccio lo stesso con la mia, aspettiamo pazienti di ricevere il permesso per atterrare, è la parte che meno mi piace. Prendo Lloyd per mano e chiudo gli occhi.

"Va tutto bene"

Sussurra mio marito, mi prende la mano nella sua e bacia il dorso finché non siamo atterrati. La prima cosa che noto è il caldo afoso, quasi mi soffoca. Lloyd cammina da solo, rifiutandosi di sedersi sulla sedia a rotelle. Sale in macchina con pochi sforzi ed io lo seguo, mentre Cedrick carica le valige.

"Signor Hansen, è un piacere rivederla!"

Esclama l'autista. È un uomo robusto, con i capelli corvini ed il moschetto. Mi lancia uno sguardo furtivo, per poi accendere il motore e partire.

"Questa dev'essere la sua signora!"

"Mateo portaci al porto, dobbiamo andare a casa"

"Ma certo. Lupe ha preparato tutto, ha pulito da cima a fondo come se arrivasse il presidente in persona!"

Esclama l'uomo gesticolando parecchio. Guardo Lloyd per capirci qualcosa, quale casa e soprattutto chi cavolo è Lupe? Lui evita il mio sguardo, si concentra sul suo cellulare. Il porto non è lontano, giusto un paio di minuti di macchina. Li ci aspetta un altro uomo misterioso che saluta mio marito come se lo conoscesse da tutta la vita, saliamo su una barca piccola, piena di reti da pesca ed altri oggetti per pescare. C'è da dire che il panorama che ci circonda è mozza fiato, con la sabbia bianca e il sole cocente, il profumo di cocco misto alla crema solare e il calore che mi scalda i polmoni. È così Pacifico qui. Mi godo ogni momento del viaggio in barca, immergo le punte delle dita nell'acqua fresca, e non posso fare a meno di sorridere. Lloyd mi guarda con occhi innamorati, è come quando guarda le foto dei nostri viaggi romantici durante il College, con tutte le dediche che scrivevo sotto ogni foto, e le frasi che mi sussurrava lui, mezzo ubriaco, dopo ave fatto sesso in macchina, o fuori dai dormitori.

"Che c'è?"

Domando divertita. Torno a sedermi accanto a lui, il quale mi passa un braccio dietro alla schiena e mi avvicina di più al suo corpo.

"Niente, sto solo guardando mia moglie"

La mia attenzione si sposta su tutte le isolette che superiamo. Sono tutte abitate, sono corposa di sapere quale isola appartenente a Lloyd. La barca rallenta fino a quasi fermarsi, ma procede verso la isola poi grande. Oltre la spiaggia c'è un perimetro pieno di alberi dietro ad un recinto. Capisco che è la nostra quando la barca si ferma davanti ad essa. L'uomo scende sulla riva per attraccarla all molo, dopodiché aiuta me a scendere. Lloyd schiaffeggia la sua mano come se fosse un insulto. Prende le nostre valige e corre a riva, fino al cancello di ferro.

"Prego"

Lloyd mi fa passare per prima, mi guardo bene attorno. In mezzo agli alberi c'è una villetta di un solo piano, tutte le pareti sono di vetro e da fuori si possono vedere i muri interni che dividono le stanze. Da qui posso vedere un salotto abbastanza grande, ammobiliato come un appartamento del Upper east side, la cucina è a vista, ed anch'essa è bellissima. Ha i mobili in legno, e i ripiani in marmo bianco. Entro in casa per scoprire le altre stanze. C'è un bagno che farebbe invidia a chiunque, con una vasca idromassaggio ed una doccia con due soffioni. E la camera è anche più bella. Ha un letto enorme, mentre tutto il resto è in legno scuro, e riprende molto un tema tropicale.

"Allora?"

"Tu sei.. non so nemmeno come descriverti, ti odio perché me l'hai tenuta nascosta, e ti amo perché è bellissima"

Mi avvicino a lui con attenzione, allaccio le braccia dietro al suo collo e mi alzo in punta di piedi per poi baciarlo. Le sue mani finiscono sui miei glutei, e sono costretta ad allontanarmi per evitare che le cose si facciano bollenti.

"Niente sesso per i primi giorni, ricordi?"

Lloyd alza gli occhi al cielo e si allontana da me. Mi presenta la famosa Lupe, lei e suo marito Mateo abitano a quaranta minuti da qui, e si occupano della villa. Lupe la pulisce, mentre Mateo fa le riparazioni, cura il giardino e cose di questo genere. Decido di farmi una doccia e andare in spiaggia, Lloyd invece si riposa in camera da letto. Ma prima di andare in spiaggia controllo che sia tutto ok, e lo ringrazio per la milionesima volta.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora