Epilogo

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BLAKE 

Lloyd impazzisce ogni volta che il bambino è con noi nella stanza, ogni tanto le infermiere lo portano via per degli esami o semplicemente per farmi riposare. Una di esse ci ha insegnato a cambiare il pannolino, a lavarlo correttamente, a disinfettare l'ombelico senza fargli male. È così strano avere un bambino, ho una responsabilità che prima non avevo, e la cosa mi piace.

"Fai attenzione, non è un bambolotto.. che cazzo!"

Esclama Lloyd all'infermiera che ha riportato il bambino da noi. I due si guardano in cagnesco, mentre lei esce dalla stanza. È la stessa che ha fatto storie per chiamare la dottoressa, Lloyd me l'ha raccontato ed io non ho fatto a meno di ridere.

"Amore sta calmo, sa fare il suo lavoro"

"A me non sembra proprio"

Ringhia mentre prende il piccolo tra le braccia. Gli porta il mignolo tra le labbra, e lui inizia a ciucciarlo.

"Hey Mamma, qualcuno qui ha fame"

Lloyd appoggia delicatamente il bambino sul mio petto. Alzo la maglietta, che Lloyd mi ha gentilmente prestato, e lo attacco al seno.

"Dio... è così perfetto!"

Sussurra mentre guarda il piccolo, ha gli occhi iniettati d'amore, è come se io non esistessi più. Credo sia normale, gli appoggio una mano dietro alla nuca e lo spingo verso di me per baciarlo.

"Dobbiamo dargli un nome"

"Non mi interessa quale sarà il suo nome, è così perfetto che qualsiasi esso sia, diventerà ancora più perfetto"

"Allora cosa ne pensi di Theo Hansen?"

Lloyd sorride, se lo ripete un paio di volte per poi annuire e baciarmi ancora le labbra.

"Benvenuto nel mondo Theo Hansen"

Lloyd gli accarezza una mano, stretta a pugno. Poi se la porta alle labbra e la bacia con dolcezza.

LLOYD 

La dottoressa visita Blake, mentre io e Theo guardiamo fuori dalla finestra. Il mondo è diverso da quando Theo è nato, vedo pericoli ovunque e la cosa mi terrorizza da morire. Non mi sono mai sentito così insicuro e vulnerabile in tutta la mia vita.

"Potete tornare a casa, Theo è del peso giusto, tu stai guarendo perfettamente, non vedo perché debba tenervi qui ancora"

"È una notizia meravigliosa. Inizio a sentire la mancanza di casa"

Ammette Blake con una voce gioiosa, io invece penso che Theo non sia ancora pronto per il mondo.

"Ne è sicura? Theo è ancora così piccolo"

"Theo starà benissimo con le vostre cure, non dovete aver paura"

Blake mi guarda attentamente, capisce all'istante come mi sento. È anche per questo che ho scelto lei come compagna per la vita, sa riconoscere le mie reazioni, e sa come farmi sentire al sicuro. È una Mamma orsa sotto ogni punto di vista.

"Grazie dottoressa"

La donna esce dalla stanza, così Blake si alza dal letto e viene vicino a me.

"Amore torna letto, devi risposarti"

"Noi stiamo bene Lloyd. Guardalo, sta dormendo così bene tra le tue braccia"

Abbasso lo sguardo a Theo, dorme con le labbra divaricate, ed ha quel profumo di latte che mi fa venir voglia di annusarlo finché i polmoni non sono pieni.

"Non pensavo di aver così paura di uscire da un ospedale. Ho paura cazzo, mi sento..."

"Lo so, anche io. Ho paura di sbagliare qualcosa. Ma è normale, le infermiere dicono che impareremo a capire il suo pianto e sapremo cos'è meglio per lui. È solo questione di tempo, un passo per volta"

"Insieme"

Sussurro prima di unire la mia fronte alla sua. Blake mi bacia la punta del naso, e si stringe tra le mie braccia, stando attenta a non schiacciare Theo.

BLAKE

*Un anno dopo*

Vengo svegliata dalla mano di Theo che sbatte ripetutamente contro il mio viso. Ha preso quest'abitudine, anche con Lloyd. Lui alle volte si incazza a morte, altre volte invece se lo coccola e cerca di farlo addormentare. Afferro la mano di Theo e me lo porto tra le braccia, per cullarlo. Un braccio mi si posa intorno, ed il profumo di Lloyd mi fa spalancare gli occhi.

"Sei tornato!"

Sorrido trovando Lloyd accanto a me. È partito per qualche giorno, lasciando me e Theo sotto sorveglianza di due uomini, a New York. Ci siamo trasferiti subito dopo il parto, com'era da programma. I primi mesi sono stati i più difficili, Lloyd era un po' distante, mentre io ero stanca e i seni mi facevano male a causa delle gengive di Theo. Eravamo sul punto di divorziare, ma siamo riusciti a lottare per il nostro matrimonio e per Theo. Siamo tornati ad amarci più di prima.

"E ho una sorpresa per voi due"

Sussurra prima di sporgersi verso il pavimento. Solleva qualcosa, che prima faccio fatica a capire cos'è, ma poi si muove e guaisce. È un cucciolo di cane. Un Pitbull bianco, con il nasino rosa e quell'odore da cucciolo.

"Amore, guarda che cos'ha portato Papà!"

Theo rimane per qualche istante a fissare il cucciolo, che a sua volta guarda Theo incuriosito. Il piccolo allunga una mano verso il cucciolo, che annusa le sue dita poco interessato, ma subito dopo inizia a saltellare per il letto facendoci ridere.

"Ci sei mancato da morire"

Sussurro sulle labbra di mio marito, che mi bacia come se non ci vedessimo da un mese. Si fa spazio sotto le coperte, mentre Theo ed il cucciolo giocano insieme. Credo sia una femmina, a giudicare dal collare rosa.

"Come si chiama?"

"Baby, il tipo che me l'ha venduta l'ha chiamata così fino ad ora, Baby è un bel nome"

Alzo lo sguardo verso di lui, mi sorride dolcemente per poi baciarmi la fronte.

"Ti amo, Baby"

"Anche io Baby"

Ripete per poi lasciami un bacio sulle labbra, uno di quelli che mi da quando il suo lato tenero esce fuori. Rimaniamo a letto fino a tardi, a giocare con Baby e Theo. Passo ogni istante a memorizzare ogni suono ed ogni immagine, e spero che questa felicità nella nostra famiglia non finisca mai.

Spazio Autrice
Scrivere il finale di una storia è sempre traumatico per me. Non so mai se è il finale giusto, e lo leggo fino allo sfinimento perché voglio che sia perfetto. Ne ho cambiati due, gli altri mi sembravano troppo un cliché. Spero che questa storia vi sia piaciuta. E vi ringrazio per leggere le mie storie e sopportarmi. Xx Eni.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora