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BLAKE

Osservo Lloyd mentre disfa la valigia piena di vestiti sporchi, e la riempie di nuovo con vestiti puliti. È silenzioso da quando è finita la sua riunione, sembra turbato. Credo di averlo spaventato prima, con la storia del divorzio, ma non abbastanza per farlo rimanere. Pensa che stia scherzando, che non me ne andrò. Aspetterò un paio di giorni, poi se non torna io sparirò dalla sua vita. Non posso stare con un fantasma.

"Smettila di guardarmi così, Bambina. Lo sai che non dipende da me"

"Hai delle responsabilità, Lloyd, non sei un fottuto lupo solitario, io esisto nella tua vita, siamo una famiglia e.."

"Basta, Blake, smettila cazzo, smettila con questa fottuta storia!"

Urla sbattendo per terra tutto quello che c'è sulla scrivania. Abbasso lo sguardo alla fede ed all'anello di fidanzamento che ha modificato non appena ha iniziato a lavorare bene. È una pietra enorme, un diamante così lucente da fare invidia alla corona della Regina. L'ha baciata ed ha promesso che sarebbe stato con me, che mi avrebbe amata sempre.

"Parli come se non ne fregasse un cazzo di te, mentre tutto quello che faccio è per te. Ogni centesimo che guadagno lo guadagno per te, per renderti felice!"

"Oh perché io sono felice in questa casa? Da sola. Nemmeno il personale rimane qui, se ne vanno dopo cena, ed io rimango con qualche guardia che mi controlla, come se fossi una cazzo di bambina!"

"È per la tua protezione, ne abbiamo già parlato!"

"Protezione da chi? Da qualche ladro!"

Lloyd si gira di spalle, c'è qualcosa che non mi vuole dire. Ne sono certa. È così teso che mi spaventa. La sua schiena è coperta di cicatrici, alcune piccole altre grosse. Ogni tanto trovo i suoi vestiti sporchi di sangue, altre volte trovo dei lividi sul suo corpo, come se lottasse. Ed io ogni volta mi convinco che sia una cosa normale per un agente della CIA. Eppure non ho mai visto il suo distintivo, qualcosa mi dice che mi sta mentendo, ma non so di che cosa si tratti. Mi alzo dal letto e mi avvicino a lui, appoggio una mano sulla schiena, sopra un ustione piuttosto grande. Ci sono volute delle settimane per farla guarire, è rimasto con me per più di un mese ed io ero così felice. Dice che se l'è fatta durante un inseguimento, che è caduto su dei Carboni ardenti. Ed io gli ho creduto come una stupida.

"Dimmi la verità Lloyd.. non potrei mai odiarti. Sei la mia famiglia.."

Lloyd si gira velocemente e mi cattura il viso tra le mani per poi baciarmi con quel fuoco che ha sempre avuto sotto pelle. È un bacio disperato, spaventato, anzi terrorizzato. Ha paura di perdermi, lo capisco da come mi guarda quando litighiamo. Mi solleva dalle gambe, costringendomi ad incrociarle dietro la sua schiena. Si libera dell'asciugamano per poi distendermi dolcemente sul letto. Non si stacca dalle mie labbra nemmeno una volta, mi accarezza dolcemente i fianchi, mentre scende sempre più giù fino alla mia intimità, coperta dal costume. Gli afferro il polso fermandolo, non voglio fare l'amore con lui, poi risvegliarmi e non trovarlo. È il dolore più grande, e lo provo ogni settimana.

"Che c'è?"

"Non puoi distrarmi con il sesso"

Lo sposto dal mio corpo, è così difficile dirgli di no. Lo sento imprecare con ancora il fiato pesante. La sua erezione strofina sulle lenzuola, lui si alza, si infila i boxer, seguiti da dei jeans ed una maglietta a maniche corte. Mentre si infila le scarpe gli faccio la domanda che non ho mai avuto il coraggio di fargli.

"Dov'è il tuo distintivo? O la divisa?"

Lloyd si alza in piedi, chiude la sua valigia e prepara una valigetta con un computer, dei fascicoli ed altre cose prese dal pavimento, dove giace tutto ciò che c'era sulla sua scrivania.

"La pistola di servizio?"

"Le lascio in ufficio, Blake. È il cazzo di protocollo"

"Allora mostrami il tuo ufficio, non l'ho mai visto"

"Quando torno"

È freddo con me, e non capisco se sia perché l'ho respinto a letto, o perché faccio domande sul suo lavoro misterioso.

"Lloyd.. mi lasci così?"

Sbuffo sperando che usando il suo cuore, riesca a farmi dire la verità. Invece lui sorride e si gira a guardarmi arrabbiato.

"Tu mi hai lasciato con il cazzo duro, quindi io ti lascio così Blake"

"Vaffanculo, sei un pezzo di merda!"

Lo seguo verso la porta d'ingresso, il personale non è abituato a vederci litigare, di solito non sono così agguerrita, sono più dispiaciuta quando se ne va.

"Mi scoperò qualcuno mentre tu sei via, cazzo, mi farò una scopata decente dato che il tuo cuscino non mi soddisfa più"

"Ho dato l'ordine di spare a vista ad ogni uomo o donna non autorizzati da me, che si avvicina alla villa o a te. Quindi auguri"

"Allora mi farò qualcuno qui dentro. Andrò in giro per casa nuda, e spalancherò le gambe ad chiunque voglia fottermi"

Lloyd inizia a ridere facendomi incazzare di più, gli colpisco la schiena con un pugno, e sto per ripetere il gesto ma lui mi tiene i polsi ben saldi.

"Sei un pezzo di merda!"

Urlo mentre lui esce dalla porta, seguito da alcuni dei suoi uomini. Non vale la pena disperarsi per un uomo, così cerco di distrarmi e ritrovare un po' di dignità.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora