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Lloyd mi guarda contrariato, è chiaro che vorrebbe impedirmi di rimanere qui da sola, ma allo stesso tempo non mi vuole costringere ad andare con lui. Mi metterò a lavoro, cercherò di occupare la mente, alla fine mancano solo un paio di giorni alla fine delle mie ferie. È vero, lo studio è mio, ma voglio tornare a lavoro, alla vita che avevo prima.

"Starai via solo tre giorni, lo abbiamo fatto tante volte. Io sarò qui al tuo ritorno, come sempre"

Gli circondo il collo con le braccia ed avvicino il mio corpo al suo. La sua mano destra mi preme sulla schiena, mentre la sinistra è sul mio fianco.

"Lo so che sarai qui"

Sorride per poi lasciarmi un bacio sulle labbra. Mi ritrovo ad appoggiare una mano sulla sua nuca rasata, e ad accarezzare la cute con il pollice.

"Ti chiamo prima che ti addormenti, e se fai un incubo devi chiamarmi. Non mi interessa se sto lavorando o dormendo, mi devi chiamare ed io torno qui il prima possibile"

"Lloyd... vedrai che starò bene, sono solo incubi. Chiederò alla governante di farmi una tisana alla Melatonina, così dormirò tutta la notte. Ti va bene?"

Lui annuisce per poi baciarmi ancora ed ancora, finché Cedrick non entra nella stanza con un ragazzo giovane. A giudicare dal modo in cui è vestito, completo nero e maglietta bianca, direi che è qui per me.

"Signori, lui è Rayan Gold.."

"Sì lo so chi è"

Lo interrompe Lloyd. Si avvicina a Rayan con uno sguardo minaccioso, dopodiché mette in chiaro le cose, come fa con ogni nuovo assunto.

"Lei è mia moglie, Blake. Il tuo compito è quello di proteggerla quando io non ci sono, devi controllare che la casa sia sicura, e che nessuno sia nella mia proprietà. Non devi parlarci, ne guardarla troppo, ne toccarla. Devi solo e soltanto proteggerla. Sono stato chiaro?"

Rayan annuisce intimorito da mio marito. Guarda un punto fisso davanti a se, con la testa alta e le braccia lungo i fianchi. È un militare, o lo era. Lloyd mi saluta ancora una volta, dimostrando al nuovo arrivato a chi appartengo. Lo accompagno fino alla macchina, e lo guardo andarsene, finché non mi stufo di stare fuori e mi metto al lavoro. Afferro il computer che uso in ufficio, e spunto dalla lista un paio di chiamate e email da mandare. Passo tutto il pomeriggio al computer, e ad un certo punto ho gli occhi così stanchi che sono costretta a spegnere e fare una pausa.

"Signorina Hansen.."

"Marshal"

Correggo il ragazzo che appare all'ingresso del salotto. Lui annuisce fissando un punto vuoto nella stanza. Il che rende tutto più strano.

"Si.. signorina Marshal, volevo dirle che ho finito il turno. Ha bisogno di qualcosa prima che me ne vado?"

Apro il frigo e prendo la cena che mi ha lasciato la Governante. C'è del pollo, con le patate al forno, delle verdure lesse e purè di carota.

"Mangia con me. La casa è troppo silenziosa"

Prendo due piatti dal pensile, insieme alle posate ed a due birre. Riscaldo il cibo nel forno microonde e metto tutto sull'isola. Rayan è sorpreso e non lo nasconde. Penserà che voglio farlo uccidere, ma non è così.

"Avanti. Rilassati, Lloyd non è cattivo come sembra. Abbiamo passato un brutto periodo"

Mi siedo su uno degli sgabelli, ed invito Rayan a fare lo stesso. Lui allontana lo sgabello da me e si siede un po' titubante.

"Quanti anni hai?"

"Venticinque  signora"

"Non chiamarmi signora, chiamami Blake. Sei dell'esercito? Vuoi diventare un agente della CIA?"

Lui abbassa lo sguardo, capisco che forse questo è un tasto dolente.

"Ero nell'esercito ma mi hanno congedato.. con disonore"

Annuisco prendendo un po' di purè alla carota, insieme ad un pezzo di pollo. Lui mi segue a ruota, sembra gradire le doti culinarie della nostra governante, il che è un bene.

"Capisco. Che hai combinato?"

"Sono andato in missione sotto effetto di stupefacenti. Mi ero fatto uno spinello per alleviare la tensione. Quella roba mi aiutava a staccare la mente"

Attira la mia attenzione, per un attimo mi viene in mente la malsana idea di provare un po' di quella roba, così da staccare la mente.

"Ne fai ancora uso?"

Mi sento una stupida a chiederlo, e dal panico nei suoi occhi posso immaginare che pensa male di me.

"Sta cercando di capire se la metterò in pericolo?"

"No, sto cercando di capire se posso averne un po'... anche io devo staccare la mente da parecchie cose"

Il ragazzo solleva le sopracciglia sorpreso, infila una mano in tasca e tira fuori un pacchetto di Marlboro. Al suo interno c'è una sola sigaretta diversa dalle altre. Me la porge un po' titubante.

"Dirà a suo marito che le ho dato questa roba?"

Scuoto la testa prontamente. Afferro lo spinello, che emana un forte odore pungente.

"Bene. Sa come usarlo?"

Scuoto ancora una volta la testa. Così lui tira fuori un accendino ed accende lo spinello, che fin da subito sparge per la stanza un odore orribile. Lloyd lo sentirà subito ed andrà fuori di testa.

"Deve inspirare e trattenere per un paio di secondi, poi buttare fuori"

Memorizzo i passaggi e faccio come dice. Inspiro, trattengo e burro fuori. Solo che qualcosa va storto nel processo, e finisco per tossire. I polmoni mi bruciano come se andassero a fuoco da dentro.

"Ok.. riproviamoci. Ci prenderà la mano"

Rayan ridacchia, ma non mi fa sentire affatto a disagio. Mi mostra come fare, mi sbuffa il fumo in faccia, ma poi lo spazza via con la mano, scusandosi. Passiamo tutta la sera così, a fumare in silenzio, e la testa è sempre più leggera, finché non smetto di pensare o di sentire qualsiasi cosa.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora