Lloyd dorme così pacificamente dopo una giornata fatta di orgasmi. È steso in spiaggia sotto l'ombrellone, mi scrollo l'acqua di dosso e mi avvicino per togliergli il giornale dalle mani. Mateo lo porta tutti i giorni, è scritto in spagnolo ma Lloyd sembra capirlo bene. Mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e torno in casa per preparare la cena. Mi piace cucina per Lloyd, a casa lo faccio raramente, e spesso mangio fuori. Questa sera ho deciso di cucinare il branzino con delle verdure. Pelo le patate, taglio le carote a tocchetti e del sedano. Sto per prendere il branzino dal frigo quando sento la suoneria di un cellulare. Non è il mio. Mi incammino verso la camera, da dove proviene la suoneria. È il cellulare di Lloyd appoggiato sul comodino. Non penso di dover rispondere, Lloyd tiene molto alla sua privacy. Afferro il cellulare e rispondo istintivamente. Ma non ho il tempo di dire una sola parola."Hansen. Sono Yudina. Ho un lavoro per te, ho bisogno che mi togli dalle palle una persona. Un lavoro facile facile, puoi farlo sembrare un incidente, oppure no. Non mi interessa"
Rimango paralizzata nel sentire quelle parole. I passi di Lloyd attirano la mia attenzione. Butto giù più in fretta possibile, rimetto il cellulare al suo posto e mi chiudo in bagno.
"Blake?"
Appoggio una mano sulla bocca per non far sentire i miei singhiozzi. Lui bussa un paio di volte, poi abbassa la maniglia.
"Amore va tutto bene?"
Mi passo le mani sul viso per asciugare le lacrime, dopodiché prendo un respiro profondo. Lloyd è un assassino? Un sicario? Che cosa voleva dire quello che ha detto quell'uomo? Intendeva proprio uccidere? O forse solo arrestare in quanto agente della CIA?
"Bambina?"
"Sì io... ho solo un po' di mal di stomaco"
Lo sento sospirare, fa qualche passo nella stanza ed impreca sotto voce.
"Il mio cellulare ha squillato?"
Menti o ucciderà anche te. È l'unica cosa che riesco a pensare, Lloyd non mi farebbe mai del male. Giusto?
"Non lo so"
"Sei sicura Blake?"
Il suo tono è diverso, è arrabbiato. Abbassa la maniglia ancora, e sbuffa.
"Blake apri la porta, mi stai facendo preoccupare"
"Lasciami in pace per dieci minuti!"
Esclamo furiosa. Come può fare una cosa del genere e fingere che vada tutto bene? Ecco perché non ho mai visto il suo ufficio, ne ho mai incontrato dei colleghi oltre a Danny. Anche lui fa lo stesso? Anche Danny è un sicario? O lui è il capo dei sicari?
"Va bene"
Si allontana dalla porta, ma non esce dalla stanza. Mi sciacquo il viso con dell'acqua fredda ed aspetto qualche minuto prima di uscire dal bagno. Lloyd mi aspetta con il suo cellulare in mano. Ha le sopracciglia unite in una linea scura, e la mascella serrata.
"Nel registro delle chiamate c'è ne una di qualche minuto fa. Chi era al telefono?"
"Non lo so, ho risposto e dall'altra parte c'è stato un po' di silenzio poi hanno agganciato"
Dico una mezza verità, quella in silenzio che ha riagganciato ero io, non dimenticherò facilmente quello che ho sentito. Lloyd si alza dal letto e mi si avvicina, abbasso lo sguardo spaventata dai suoi occhi neri che mi puntano.
"Che ti ho detto a proposito del mio cellulare?"
Quasi mi urla in faccia. Sussulto ma rimango immobile, non voglio peggiorare le cose. Lloyd mi tira su il mento con forza finché non lo guardo negli occhi.
"Che cazzo ti ho detto a proposito del mio fottuto cellulare?"
"C-che non devo mai rispondere"
"E allora perché cazzo hai risposto?"
Ora urla con rabbia, è furioso. Fa qualche passo per la stanza mentre io rimango ancora immobile, non conosco questo lato di Lloyd, ho paura che possa arrabbiarsi ancora di più e perdere il controllo.
"Rispondimi!"
"Non lo so, pensavo fosse una chiamata importante, o qualcuno che voleva sapere se stai bene"
Inizia a ridere in modo inquietante, scuote la testa e torna subito serio. Sa che sto mentendo, sapevo di non dover rispondere ma l'ho fatto comunque, ero curiosa.
"Che cosa devo fare con te?"
Borbotta continuando a camminare. Sta cercando di mantenere il controllo, ma non sembra riuscirci bene. Stringe i pugni e respira pesantemente.
"Uccidimi e fallo sembrare un incidente... sei così bravo a farlo a quanto pare"
Sussurro fissando il pavimento. In un attimo sento i suoi passi che si avvicinano, e poi la sua mano che si infrange contro la mia guancia. Faccio un passo indietro per la sorpresa, rimaniamo per un attimo a guardarci, poi la rabbia mi riempie le vene ed inizio a picchiarlo, come lui ha fatto con me.
"Cosa ti prende? Che cazzo fai!"
Gli urlo in faccia. Lloyd mi afferra per i polsi e mi tiene ferma, mentre io gli urlo in faccia tutto quello che sento.
"Uccidi le persone per vivere Lloyd? E la tua fottuta laurea, l'accademia delle forze speciali, dove le hai messe?"
Mi libero dalla sua presa, anche se lui non fa molto per fermarmi. Tiro fuori le valige da sotto il letto e le butto su di esso.
"Cosa fai?"
"Me ne vado, e non provare a fermarmi perché ti giuro che..."
"Cosa fai? Chiami la polizia?"
Domanda divertito. Mi afferra per i capelli e mi sbatte contro la parete alle nostre spalle. Porta la mano attorno al mio collo e lo stringe con forza.
"Smettila di fare così Blake, siediti e ne parliamo. Non puoi andare da nessuna parte, Mateo ha la barca ed è l'unico che può portarci via dall'isola. Ora sediamoci a tavola, mangiano la cena che hai preparato ed io rispondo alle tue domande"
Alcune lacrime mi rigano le guance, Lloyd allenta la presa non appena capisce di star esagerando. Fa un passo indietro ed a quel punto io mi chiudo in bagno. Questo non è l'uomo che ho sposato, non mi metterebbe mai le mani addosso. Mi siedo dietro la vasca e porto le ginocchia al petto per poi scoppiare a piangere.
"Andiamo Blake scusa io... apri la porta"
Non mi muovo di un centimetro, non voglio che stia vicino a me, non voglio che metta le sue mani su di me ancora.
"Apri questa cazzo di porta Blake, faccio sul serio!"
Urla sbattendo i pugni su di essa. Mi porto le mani sulla testa, cercando di attutire il più possibile le sue urla ed il rumore dei pugni sul legno. Alla fine sembra calmarsi, si arrende. Esce dalla villa sbattendo la porta. Non mi fido ad uscire, però. Piango finché sono esausta e gli occhi mi si chiudono da soli.
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Unknown
FanfictionLloyd Hansen ha due vite, ma sua moglie ne conosce una sola. Per lei, Lloyd, è un agente della CIA, sta dalla parte dei buoni. È orgogliosa di lui. Ma in realtà Lloyd è ben diverso. È spietato, freddo, tossico. Farà di tutto per proteggere sua mogli...