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LLOYD

Le risate di Blake mi riempiono le orecchie, ed io faccio lo stupido per sentirla ridere di più. Butta la testa all'indietro, esponendo il collo sensuale. Il parcheggio è buio e un po' inquietante, eppure lei è così radiosa.

"Non c'è nulla da ridere Lloyd, tra un mese avremo il bambino, non sappiamo nulla di nulla, e ci hanno cacciato dal corso pre parto!"

"Non è colpa mia se l'insegnante non sa ridere delle battute. Non voglio davvero lavare il bambino in lavatrice!"

Si porta una mano alla pancia, e prende dei respiri profondi per calmare la risata. La avvicino a me quanto basta per baciarle le labbra, il sapore del suo lucida labbra è disgustoso, ma non posso fare a meno di baciarla.

"Io penso che lo faresti fare a qualcun altro. Senza di me saresti spacciato"

"Oh davvero? E allora perché sono stato più veloce di te a cambiare il pannolino?"

"Perché sei veloci con le dita" 

Sussurra sulle mie labbra per poi scappare verso la macchina. La seguo a ruota, mordendomi l'interno della guancia per non prenderla in mezzo al parcheggio. Mi aspetta paziente accanto alla macchina, la apro tramite il telecomando, e lei guizza dentro. Il suo profumo impregna l'abitacolo. E di certo quei pantaloni non mi aiutano. Potrei strapparglieli via e prenderla nei sedili posteriori.

"Amore, mi ascolti?"

"Sono a tutto orecchi, Bambina"

Mento per non fare la figura del depravato.

"Dicevo che potremmo passare alla pasticceria in centro prima di tornare a casa. Ho così voglia di frutta caramellata, e fragole al cioccolato"

Mi appoggia una mano sulla coscia e sale verso il cavallo dei pantaloni. Serro la mascella così tanto che quasi mi si spaccano i denti.

"Ti porto sulla luna se vuoi"

Ogni suo desiderio è un ordine, nel vero senso della parola. Appoggio la mia mano sulla sua per portarmela alla bocca, bacio il dorso un paio di volte, e respiro profondamente quel profumo di mandorla della sua pelle.

"In questo momento voglio essere solo da una parte"

Si avvicina così tanto al mio orecchio, che per un attimo sembra voglia leccarmi il lobo. Ho il cazzo così duro che mi fa male, è un grosso guaio, dato che dobbiamo entrare in pasticceria.

"Va tutto bene?"

"Sì... splendidamente bene"

Sorrido nonostante le fitte alle palle mi causano parecchio dolore. Blake abbassa lo guardi ai miei jeans, sorride vittoriosa, mentre io cerco di pensare a mia nonna nuda, o a mia madre che scopa con mio padre. Tutto pur di farmi passare l'eccitazione.

"Ho davvero bisogno di un bagno caldo, vuoi unirti a me?"

"Smettila Blake, devo guidare e tu mi stai fottendo il cervello" 

"Non sto facendo niente!"

Cerco in tutti i modi di non sorridere, e di mantenere la faccia arrabbiata, ma non è facile con Blake che mi guarda.

"Ah no? Mi hai messo la mano sul cazzo, mi sussurri all'orecchio.... Mi mandi il cervello a puttane!"

Blake torna seria, anzi, mette il muso. Mi fa sentire di merda, così accosto la macchina nel primo punto buio che trovo e mi slaccio la cintura.

"Non mettere il muso, mi viene voglia di scoparti ancora di più"

"Perché sei così scurrile?"

"Perché Sono incazzato ed eccitato, Blake. Succede quando mi stuzzichi e te ne vai"

Blake alza gli occhi al cielo, dopodiché sposta lo sguardo verso il parabrezza, ed io riparto verso la pasticceria. Blake sceglie quello che devo comprare, mentre io mi aggiusto il pacco un paio di volte, dopodiché corriamo a casa. Blake riempie la vasca, mentre io preparo la frutta caramellata da mangiarci durante il bagno caldo. Ma solo quando mi immergo, con le tra le gambe, mi rendo conto di aver bisogno di questo. Blake si appoggia totalmente a me e mi imbocca. Fingo di mangiarle le dita per farla ridere, cosa che succede.

"Agh!"

Blake abbassa lo sguardo tra le sue gambe, è tutta rossa ed imbarazzata e so che cosa significa.

"Ti sei pisciata addosso, non è così?"

"Mi dispiace Lloyd!"

Cerca di non ridere ma non ci riesce. Mi alzo prontamente dalla vasca e scappo nella doccia. Blake però mi segue a ruota, desiderosa di coccole ed attenzioni. Questo è il momento in cui Blake ha più bisogno di me. Mi cerca molto di più, anche di notte. Ha bisogno di sentire che sono con lei, ed io la coccolo molto volentieri.

"Non vedo l'ora che lui sia qui"

Si spalma la crema sulla pancia, la accarezza come se quelle carezze arrivassero dritte al bambino.

"Ogni tanto vi immagino insieme, che fate il bagno con le paperelle, o che cerchi di farlo dormire. Mi manca il respiro quando ci penso, la gioia che provo mi soffoca"

Alza lo sguardo per guardarmi negli occhi, i suoi sono lucidi e rossi, mi sorride con dolcezza ed io non posso fare a meno di avvicinarmi a lei e prenderla tra le mie braccia.

"Tra un solo mese, c'è lo avremo qui con noi. Faremo le gare per chi cambia più velocemente il pannolino, e ci beccherai a sonnecchiare tra una poppata e l'altra"

"Non vedo l'ora"

Ride tra le lacrime, che io asciugo prontamente. Le bacio la fronte, e faccio lo stesso con la pancia.

"Andiamo a vedere un film?"

"Cinquanta sfumature di Grigio, con Jamie Dorman e quelle belle chiappe sode!"

Mima le chiappe con le mani, la guardo per un momento con uno sguardo confuso e divertito. Lei si limita ad infilarsi il pigiama, che prima era una mia maglietta. Si lega i capelli umidi, per poi alzarsi e sculettare verso la sala. La seguo a ruota, ancora un po' scosso dal suo commento su Jamie Dornan, ed alla fine non guardiamo nemmeno tutto il film, perché ci addormentiamo prima della fine.

Spazio Autrice

Mi dovete scusare se fa schifo, ma oggi sono esausta. Non vedo l'ora di andare a dormire. Se trovate degli errori non fateci caso, ho cercato di correggerli tutti. Spero comunque che vi piaccia. xx Eni.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora