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Fisso il pavimento da ore con un enorme peso sul petto. Cedrick ha ricevuto una chiamata, mentre mi stavo preparando per la serata. Ho sentito la voce all'altro capo della chiamata dire Ha sparato al Capo, andiamo in ospedale. L'ho praticamente costretto a portarmi da Lloyd, e lui l'ha fatto. Sono seduta qui da ore ad aspettare qualche tipo di notizia, ma nessuno si è fatto vivo. Stringo la giacca di Lloyd, impregnata di sangue, che uno dei suoi mi ha dato non appena mi ha vista entrare. Porto il colletto al naso ed annuso la sua colonia, Cedrick mi siede accanto e si schiarisce la voce. Sposto lo sguardo su di lui, il quale mi indica un punto davanti a noi. Non mi ero accorta dei due dottori davanti a me, appena usciti dalla sala operatoria. Faccio per alzarmi ma i due scuotono la testa.

"Stia pure seduta"

"Non è morto, vero? Perché se fosse morto io..."

Non riesco a finire la frase. Ho un gran mal di testa e gli occhi li bruciano. Vorrei solo tornare a casa con Lloyd.

"Suo marito è arrivato con una ferita d'arma da fuoco, la pallottola ha lesionato lo stomaco, e ha causato una forte emorragia. Siamo riusciti a fermarla in tempo, anche se ha perso molto sangue. Non subirà alcun danno allo stomaco, siamo riusciti a salvarlo. Suo marito dovrebbe rimettersi completamente, rimarrà una cicatrice"

Tiro un sospiro di sollievo, non so che cosa avrei fatto senza Lloyd, è tutto ciò che ho. I dottori continuano a parlare della prognosi, ma io non li ascolto molto, ho bisogno di vederlo.

"Posso vedere mio marito?"

"Certo, il dottor King le farà strada. Dovrebbe essere sveglio"

Non aspetto oltre, seguo il dottore lungo il corridoio, saliamo fino al quanto piano dove Lloyd riposa. La sua stanza è infondo al corridoio, e fuori da essa ci sono due agenti di polizia.

"È sua moglie"

Li avvisa il dottore, i due mi fanno entrare senza problemi e finalmente lo vedo. Lloyd è sdraiato sul lettino e fissa il soffitto. Chiudo la porta alle mie spalle attirando la sua attenzione, posa lo sguardo sul mio vestito e sorride.

"Dio, come sei bella"

All'altezza dello stomaco ha un enorme fasciatura che circonda tutto il busto, mi siedo sulla poltroncina accanto al letto e mi avvicino quanto basta per prendergli la mano.

"Mi hai spaventata a morte"

La mia voce cede, è tutta la sera che cerco di non piangere, di stare tranquilla e di pensare positivo. Ma tutta la tensione accumulata esplode in una sola volta.

"No, Blake, non piangere cazzo"

"Faccio quello che mi pare, sono le mie emozioni!"

Esclamo per poi colpirlo ad un braccio. Mi avvicino alla finestra per prendere un po' d'aria, mentre mi calmo. È assurdo come tutto questo sia capitato in fretta. A quest'ora dovremmo essere all'asta di beneficenza, ed invece passeremo i prossimi giorni chiusi qua dentro.

"Vieni qui Bambina, dai"

Mi passo le dita sotto gli occhi, per eliminare il trucco sciolto, prendo un respiro profondo e mi giro a guardarlo. Ha quello sguardo dispiaciuto, come se fosse colpa sua. So che è capitato, è la vittima in tutto questo eppure io mi sto comportando da stronza.

"Se tu fossi morto io sarei rimasta da sola, io odio stare da sola Lloyd"

"Lo so"

Torno a sedermi accanto a lui, il quale mi prende la mano e se la porta alle labbra. Mi bacia la pelle ancora ed ancora, poi mi tira il braccio finché il mio viso non è contro il suo. Appoggia le labbra sulle mie e mi bacia dolcemente, come il giorno del nostro matrimonio. È un bacio casto, ma ci mette l'amore che prova per me.

"Mi dispiace Bambina, ti giuro che non capiterà mai più"

Mi sussurra sfiorando le labbra con le mie. Annuisco anche se non gli credo. La priorità ora è il riposo, Lloyd ha perso molto sangue perciò deve stare a letto e rilassarsi.

"Giuro che prima o poi ti uccido"

Lloyd sorride divertito, batte la mano accanto a se sul letto e si fa un po' più in là, con fatica e dolore.

"Non ti devi muovere Lloyd!"

"Lo so, voglio solo farti spazio"

Borbotta spostandosi ancora. È peggio di un mulo quando ci si mette, butta la testa all'indietro per il dolore, ma quando passa batte nuovamente la mano accanto a se.

"Avanti"

"Sei un cretino"

"E tu sei perfetta con questo fottuto vestito, ti scoperei seduta stante se non avessi un buco nello stomaco"

Abbasso lo sguardo sull'oggetto che lo eccita tanto. Il vestito l'ha scelto lui. È un vestito color champagne, con uno scollo a cuore ed il corpetto in pizzo con le stecche a vista. Mentre la gonna è piena di tulle ricoperto di pizzo, e lunga fin sotto il ginocchio.

"Sei pieno di morfina?"

"Sei tu la mia morfina, Blake"

Mi sdraio accanto a lui, il quale appoggia la testa sul mio petto, ma solo per riempirmi la pelle di baci.

"Perché non dormi un po'? Sarò qui quando ti sveglierai"

"Andata, ma devi farti trovare completamente nuda sopra di me, fanculo il buco allo stomaco"

Gli appoggio una mano sulla bocca, i suoi baffi mi pizzicano il palmo quando inarca le labbra per baciarlo. Sviene quasi subito tra le mie braccia, gli accarezzo la testa rasata alla base, ed il collo e lui si lascia completamente andare.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora