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LLOYD 

È un periodo cruciale per la gravidanza, il bambino è pronto, ma non vuole ancora uscire. Abbiamo provato diverse tecniche, come i cibi piccanti e tanto sesso, ma lui rimane lì. Blake potrebbe entrare in travaglio oggi, oppure tra una settimana. Non possiamo saperlo per certo, ma quello che è certo è che non li mollerò un secondo. Voglio essere lì e guardare mio figlio venire al mondo, voglio stare accanto a mia moglie, soddisfare i suoi bisogni e desideri, stringerle la mano e accarezzarle i capelli. Voglio avere tutto ciò che posso con lei.

"Lloyd... sono piena come un uovo di pasqua. Mi sembra di scoppiare!"

Esclama Blake portandosi le mani alla pancia. Si avvicina al divano per sedersi, così alzo metà busto, e mi sdraio con la testa sulle sue gambe. Il bambino scalcia così forte che sento contro la testa.

"Tuo figlio pensa di aver trovato la terra promessa qui dentro, è caldo e confortevole. Ha cibo gratis, non deve andare in bagno, non fa niente tutto il giorno. È in paradiso!"

"Vuoi che gli faccio la voce dura?"

Blake mi lancia uno sguardo fulmineo, ma poi mi accarezza i capelli, decisamente troppo lunghi.

"Non abbiamo ancora fatto niente, niente culla, ne festa per il bambino. Ma in effetti non abbiamo amici e familiari"

"Vuoi una festa per il bambino?"

"Possiamo comprare una culla e tutto il necessario per lui.... Non può chiamarsi lui per tutto il tempo"

Spengo la tv, ormai ho capito che non potrò più seguire il film. Mi giro a guardare Blake, assorta nei suoi pensieri. Dal basso è così carina, con il suo doppio mento e le guance paffute.

"Dimmi un nome, a freddo"

"Olaf"

"Andiamo, non fare il cretino!"

Sorride anche se è irritata. Il me di prima non avrebbe mai parlato di nomi per bambini, e culle. Avrebbe parlato di come scopre Blake, e dove, o di macchine e lavoro. Non mi sarei mai immaginato di diventare un padre, un marito. Più Blake parla e più mi sento fortunato.

"Io pensavo ad un nome importante, come Isaac, o Leonardo. Sono nomi di un certo spessore"

"Leonardo?"

"Sì Leonardo"

"Come la tartaruga Ninja?"

Blake alza gli occhi al cielo con un sorriso divertito? Mentre io non posso fare a meno di ridere. È così dolce quando si trattiene dal ridere. Se la incontrassi di nuovo, in un altra vita, cercherei di sposarla ancora con tutte le mie forze. Non ho mai creduto all'anima gemella, ma adesso guardandola ridere a causa mia, incinta del mio bambino con la mia fede al dito, penso che lei sia l'unica, l'amore della mia vita, la mia anima gemella.

"Abbiamo ancora qualche giorno per decidere il nome, e se domani entrerai in travaglio, passeremo tutto il tempo a dire nomi. Va bene?"

Interrompo la sua parlantina nervosa, lei sospira ed annuisce. Si china abbastanza per baciarmi le labbra, dopodiché riaccende la tv.

Spazio Autrice
È corto, lo so, e sono anche in estremo ritardo. Spero abbiate tanta pazienza, e spero che vi piaccia comunque. xx Eni.

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