LLOYDIl mio corpo è un fascio di nervi, potrei vomitare da un momento all'altro, non ho dormito ne mangiato nulla da ieri sera. Tutto questo casino però mi ha fatto capire una cosa importante, forse la più importante. Blake non è al sicuro se io sono con lei, vogliono uccidere me, e me soltanto. So che me ne pentirò all'istante, ma ho bisogno di tenerla al sicuro. Cedrick rimarrà con lei fino a che non capirò come uscire da questo inferno, la porterà a Cancun e resteranno alla villa finché non li chiamerò. È l'opzione migliore. Il cellulare mi riporta al presente, dove Blake è stretta contro di me, spaventata, e Cedrick guida velocemente per Boston. Mi infilo le AirPods e rispondo alla chiamata.
"Sì?"
"Roscini e Roman non hanno fatto niente, mi hanno giurato sulla loro testa che non hanno mandato nessuno per Blake"
"E allora chi cazzo è stato? Loro due sono gli unici che hanno un conto in sospeso con me"
"Non loro. Devi ricontrollare meglio, non hanno infranto il patto"
Blake mi picchietta un dito sulla spalla, che ignoro per un attimo. Sto pensando ad un possibile nemico ma non ne trovo. Tutti gli altri lavori sono stati puliti, non ho lasciato mai nessuna traccia di me. Gli unici che ho sfidato sono stati i Roscini ed i Roman.
"Non lo so, cazzo, non ho altri ammiratori per quanto ne so!"
"Lloyd!"
Blake mi tira vi una cuffia e mi costringe a guardarla. Ha occhi pieni di terrore e gli angoli della bocca si abbassano.
"Che c'è?"
"I-io ti devo dire una cosa"
Sussurra con la voce rotta dalle lacrime. Sento che c'è qualcosa che on va, e la cosa non mi piace affatto.
"Danny ti richiamo"
Metto giù senza aspettare una risposta. Blake si passa le mani sugli occhi mentre cerca di trovare le parole giuste, ed io per la prima volta in tanti anni non so come confortarla.
BLAKE
Mi rigiro la fede nel dito ed aspetto che il nodo in gola si affievolisca. Ho provato a parlargli molte volte negli anni, ma non ho mai avuto il coraggio di dire una sola parola. Mi sento in colpa per avergli mentito, sopratutto perché gli ho fatto pesare le sue bugie, quando le mie sono ben peggiori.
"Blake, ti prego di qualcosa, mi stai spaventando"
Prendo un respiro profondo prima di sputare il rospo. Lloyd mi guarda preoccupato, mi stringe le mani nelle sue e mi accarezza la pelle con il pollice.
"Io non mi chiamo Blake Marshal e non sono nata a Boston"
Lloyd smette di accarezzarmi la pelle, ma continua a guardarmi negli occhi. Non capisco che cosa prova, perché ha una maschera di cera.
"Vai avanti"
Ordina con un tono duro. Le sue mani rimangono incollate alle mie, anche se la presa si allenta di minuto in minuto. Cedrick ferma la macchina davanti al gate, e prima che possa dire qualcosa Lloyd lo zittisce.
"Mi chiamo Grace Patel. Mio padre è..."
Lloyd leva le mani dalle mie prime che io possa pronunciare il nome di mio padre. Oscar Patel. L'FBI e la CIA lo conoscono per le sue innumerevoli faide sanguinarie con molte le gang di New York, altre di Los Angeles. Nonostante questo però, il governo non l'ha mai cercato, ne portato dentro.
"È lui che mi vuole morta, ne sono sicura"
"Perché? Che cazzo hai fatto?"
"Lloyd"
"Che cazzo hai fatto?"
Urla ancora più forte. Mi poso le mani sul viso per mascherare le lacrime, vorrei poter mentire ancora, ma Lloyd non ha pazienza e riconosce se mento.
"È difficile da spiegare"
"Tu provaci, cazzo"
Sposto le mani dal viso, ma continuo a guardare davanti a me, per evitare lo sguardo deluso di mio marito.
"Io sono stata promessa ad Alvaro Gutierrez, ma non volevo sposarlo. Quindi ho fatto sesso con un ragazzo, ed ho disonorato il nome di mio padre"
Lloyd si muove a disagio in macchina, afferra un pacchetto di sigarette dalla sua giacca e ne accende una.
"Mi ha riempita di botte, sono rimasta in coma per un po' e quando mi sono svegliata sono scappata via. Senza la mia verginità non valevo niente, nessuno mi avrebbe sposata e lui mi avrebbe uccisa. New York era abbastanza lontana, e piena di nemici di mio padre. Mi è bastato cambiare nome e colore di capelli"
Mi asciugo gli occhi per la milionesima volta, Lloyd non dice una parola. Fa un cenno a Cedrick che riprende a guidare.
"Andiamo a New York. Perché non me l'hai detto subito?"
È deluso, non mi guarda negli occhi e parla con un tono di voce freddo. Scrollo le spalle senza sapere che cosa dire, mentre Cedrick ci porta verso l'autostrada.
"Cazzo Blake... tuo padre mi taglierà le palle e ci giocherà a Ping pong, lo sai?"
"Farà lo stesso con la mia testa.. quindi non ci servono più"
Sussurro per nulla divertita, ma Lloyd si lascia scappare una risatina nervosa. Mio padre ci ucciderà e poi ci metterà in vetrina, giusto per far capire al mondo che lui è invincibile.
"Sono deluso Grace... Blake... io ti ho raccontato tutta la mia merda e tu invece mi hai raccontato tutte palle. Mi hai detto che avevi dei genitori tossici, non che tuo padre è uno psicopatico"
"E come potevo dirtelo? Per me eri un agente della CIA, avevo paura che.."
"Che cosa? Che chiamavo la fottuta CIA, e spifferavo ogni cosa? Cazzo questa è proprio la barzelletta del secolo, Blake o come cazzo ti chiami. Tieni la bocca chiusa finché non arriviamo, e poi sarà meglio che mi dici ogni cazzo di cosa!"
Annuisco prontamente, ma non ho il coraggio di guardarlo negli occhi. Ho tradito la sua fiducia ed ora ne pagherò le conseguenze.
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Unknown
FanfictionLloyd Hansen ha due vite, ma sua moglie ne conosce una sola. Per lei, Lloyd, è un agente della CIA, sta dalla parte dei buoni. È orgogliosa di lui. Ma in realtà Lloyd è ben diverso. È spietato, freddo, tossico. Farà di tutto per proteggere sua mogli...