BLAKEQuesta notte non ho avuto incubi, il che è strano. La mia testa ha un nuovo problema a cui pensare. Quei due agenti non si fermeranno solo perché Lloyd fa qualche chiamata, anzi, questo li farà intestardire di più. Forse dovrei solo assumere un buon avvocato, i fondi non ci mancano. Penso a questo da tutta la mattina, non ho nemmeno fatto colazione, mi sono semplicemente presa un giorno per elaborare un piano. Ho una lista di avvocati, devo solo scegliere i migliori e valutare i loro piani di azione. Ognuno di loro ha un profilo social che parla delle proprie capacità e statistiche di cui non mi interessa. Decido di prendermi una pausa dalla mia ricerca, ho bisogno di mangiare qualcosa oppure mi sentirò male. Lloyd è in sala, è tutta la mattina che fa telefonate, e da istruzioni a Cedrick, che è tornato a New Orleans. Lo guardo mentre sbuffa e abbaia ordini.
"Che ne dici se ti ficco il mio piede su per il culo e ti strappo le budella.... Sì Cedrick, voglio che lo dici così, non è un cazzo di amante, lo devi spaventare!"
Prendo la bottiglia di Spremuta dal frigo, e bevo direttamente dal cartone. Mi perdo nel guardare le spalle larghe e tatuate di Lloyd, la sua schiena muscolosa, e quell'espressione sempre incazzata. È semplicemente troppo bello. Potrei non avere molto tempo con lui, è bene sfruttarlo il più possibile. Lui si accorge di me, mi fa un occhiolino ma subito dopo torna ad urlare con Cedrick.
"Sei un fottuto coglione, davvero. Mia nonna saprebbe spaventare questo idiota meglio di te.. davvero? Allora ti lascio fare da solo, ma se mandi tutto a puttane io ti faccio fuori, e poi ti licenzio!"
Lloyd sbatte il computer sul divano accanto a se, e si alza. Mi prende il cartone della spremuta dalle mani, per poi portarla alla bocca.
"Non vai a lavoro oggi?"
Scuoto la testa, il che fa accigliare Lloyd che posa il cartone sull'isola e mi prende una mano.
"Non devi vergognarti per ciò che è successo ieri, e se qualcuno ti giudica o mette in giro delle voci, lo faccio fuori"
"No, non è per quello. Lloyd io ho ucciso Oscar, loro stanno cercando me. E non ha importanza perché l'ho fatto, ho infranto la legge ed è giusto che io paghi"
Lloyd mi guarda per un istante prima di scoppiare a ridere. Non ci trovo nulla di divertente, sto parlando sul serio.
"Che cazzo ci hanno messo nella spremuta? Ti ho sentita dire che vuoi consegnarti all'FBI"
Lloyd torna sempre più serio, finché non abbassa lo sguardo verso il pavimento. Stringe i denti un paio di volte, muovendo così l'osso della mascella, poi si allontana per prendere le sigarette.
"Io non te lo permetterò Blake, non me ne frega un cazzo se ti senti in colpa o se credi che sia giusto così. Quello era un pezzo di merda, ti ha sfruttata e maltrattata per tutta la tua infanzia. Tu hai solo riscosso il debito piazzandogli una pallottola nel cervello"
"Mi hanno offerto il patteggiamento, cinque anni in un carcere femminile, invece che l'intera vita in un carcere di massima sicurezza. Posso farcela, cinque anni non sono poi così tanti"
Lloyd scuote la testa ad ogni mia singola parola. Mi da le spalle, perciò non posso vedere la sua espressione facciale, ma so che è furioso.
"Danny se ne sta occupando, non finirai in carcere"
"Danny non è al di sopra della legge"
"Tu non sai quello che dici, non sei lucida in questo momento"
Lloyd butta la sigaretta oltre le porte finestre, per poi tornare verso di me. Ha un odore pungente di tabacco, ma su di lui sta così bene. Mi prende il viso tra le sue mani, e mi costringe a guardarlo negli occhi.
"A quest'ora io sarei nel braccio della morte, starei aspettando di essere processato per una marea di omicidi ed interrogatori che non rispettano i diritti umani. Io ho ucciso e torturato così tante persone che nemmeno me le ricordo, eppure Danny mi para il culo, perché il mondo va così. Ora lui farà qualche telefonata, il caso verrà chiuso per delitti di mafia e tu ed io metteremo in cantiere un bambino. Ti piace come idea?"
Mi spaventa a morte per come parla, per il suo tono di voce piatto e tranquillo, e lo sguardo nero. Trattengo il fiato quando sorride, mi lascia un bacio sulla fronte e mi accarezza le guance.
"Lo prendo per un sì"
"Non è giusto Lloyd"
"Ricordati la sensazione che avevi nel petto quando ti portava dai suoi nemici per venderti. O quando faceva qualcosa che ti feriva. Quello è giusto?"
La gola mi si secca quando ricordo quelle volte. Mi vestiva come una prostituta, anche se avevo poco seno ed ero ancora troppo piccola per capire. Mi sentivo a disagio, cercavo di coprirmi e cercavo di distrarmi, di pensare a quando tutto quello sarebbe finito.
"Lasciati il passato alle spalle, e permettimi di darti la vita che meriti. Hai commesso un errore, io ne ho commessi mille in più"
"Siamo la coppia perfetta"
Sussurro sulle sue labbra. Lloyd sorride prima di baciarmi a stampo, un bacio veloce. Il suo cellulare squilla, lui risponde tramite le AirPods e cambia stanza.
"Queste notizie migliorano la mia giornata!"
Esclama con voce allegra. Immagino sia qualcosa che mi riguardi, forse Danny è riuscito nel suo intento. Lo scoprirò solo vivendo, per il momento è meglio assumere un avvocato in gamba.
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Unknown
FanfictionLloyd Hansen ha due vite, ma sua moglie ne conosce una sola. Per lei, Lloyd, è un agente della CIA, sta dalla parte dei buoni. È orgogliosa di lui. Ma in realtà Lloyd è ben diverso. È spietato, freddo, tossico. Farà di tutto per proteggere sua mogli...