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LLOYD

Cammino per i corridoi dell'hotel più fretta che posso. Prima ottengo informazioni, prima torno da Blake ed evito che mi lasci. Me lo merito in ogni caso, sono un pezzo di merda, come mi ha definito lei più volte. Dovrebbe stare con un uomo che sia presente per lei, che si accorga della sua tristezza, della sua solitudine. Dovrebbe stare con un uomo che la renda felice per davvero, che la faccia ridere e non piangere. Al solo pensiero di lei con un altro mi incendia il sangue, userò questa gelosia come arma contro quel Mafioso del cazzo. Spalanco la porta della cucina, ormai dismessa, dove si trova il nostro uomo. Ralf si fa da parte e ci mostra Benito Roscini. Carmichael ha ricevuto una segnalazione su dei contrabbandieri di esseri umani. L'ultima volta Roscini diceva di non saperne nulla, eppure la sua puttana è stata comprata ad un asta. Dopo un lungo interrogatorio, dove ha cantato come un uccellino, l'ho lasciato andare con un buco in più nel culo, eppure eccolo qui di nuovo.

"Togli quel fottuto sacchetto dalla testa, non siamo animali"

Sorrido ironico. Roscini è rosso come un pomodoro ed annaspa per cercare ossigeno. Non appena mi vede inizia ad urlare, a piangere ed a pregare. Mi fa l'elenco dei suoi fottuti figli ignoranti ed a quel punto gli colpisco il naso con un pugno.

"Perché non la smetti di piagnucolare come un bambino, e mi fai fare il mio lavoro? Ci sei già passato, rispondi alle mie domande ed io ti lascio andare"

"Non spararmi nel culo questa volta"

Singhiozza come un pupo senza ciuccio. È patetico. Mi fa venire voglia di investirlo con un golf card, passargli la ruota un faccia ancora ed ancora finché non si rompe in mille pezzi quel cranio pieno di merda.

"Allora, Benito. Parlami dei traffici"

"Non mi hanno detto nulla dopo l'ultima volta, mi devi credere Lloyd!"

"Noioso"

Sbuffo prima di fare un cenno a Ralf e all'atro uomo che si è portato dietro. Gli prendono una mano, mentre io scelgo l'attrezzatura che userò su di lui. Ho a disposizione un set di coltelli da macellaio, delle pinze, una sega. Afferro l'accendino dalla mia tasca ed accendo la fiamma, per poi avvicinarlo alla sua pelle. Roscini urla come un fottuto bambino spaventato, ed io sorrido.

"I traffici?"

"Non lo so!"

Urla ancora. Ed io avvicino di più la fiamma alla pelle. Non è abbastanza vicina da bruciare la pelle, ma abbastanza vicina da fargli sentire il calore.

"Dimmi dei traffici a Nord"

"Ti ho detto che non lo so!"

Gli premo la fiamma sul dorso della mano e lui si dimena ed urla. La pelle brucia sotto la fiamma ardente ed un odore di pollo bruciato si espande per la stanza.

"Sanno di Blake!"

Urla infine. Quelle tre parole mi bastano a fare un passo indietro. Ordino a Ralf ed al suo amico di uscire dalla stanza, mentre afferro le pinze. Gli toglierò qualche unghia, quale dente.

"Chi?"

"Blake Marshal, l'architetto. Sanno che ha a che fare con te, in qualche modo"

Mi si ghiaccia il sangue nelle vene, ma decido di mantenere la calma e fare il disinvolto. Prendo una sedia e mi siedo davanti a lui.

"Blake Marshal... no, non l'ho mai sentita nominare"

"Mio fratello non dice così... vi ha visti nel giardino di una villa enorme, nella periferia di Boston"

"Ma davvero... dimmi di più avanti"

Fa per aprire bocca ma lo colpisco con pinze in ghisa sul naso. Ancora ed ancora finché il sangue non diventa un lago, che sputa fuori dal naso.

"I traffici Roscini, mi devi dire solo quello. Non mi interessa di una puttana che mi sono scopato qualche anno fa, nemmeno ne la ricordavo finché non mi hai detto della villa"

Afferro il mio cellulare e scrivo un messaggio al capo della sicurezza, Ronald.

Mia moglie sta bene?
11:18 AM

Aumenta la sicurezza nel perimetro
E in casa. Sparare a vista.
11:18 AM

Ronald
Tutto apposto Signore, la signora sta riposando sul divano, stava guardando the Kardashians.
11:19 AM

Sarà fatto Signore
11:19 AM

Metto via il cellulare immaginando Blake dormire sul divano, con le labbra discusse e il respiro pesante. Torno da Roscini accantonando quella bellissima immagine in uno spazio remoto della testa. Mi sento in colpa per aver definito Blake una puttana, potrei prendermi a pugni da solo. L'uomo mi guarda assente, starà soffrendo come un cane, ma tanto lo ucciderò non appena avrò finito, e farò recapitare la sua testa a tutta la banda.

"Allora, i traffici a Nord?"

"Alec... Alec Roman"

Sorrido vittorioso. Afferro uno dei coltelli più affilati per poi tagliargli la gola e finire l'opera. Fischio per richiamare l'attenzione dei due appostati fuori. Si precipitano nella stanza e lanciano uno sguardo veloce a Roscini mezzo decapitato.

"Finite di staccargli la testa e mandatela ad Alec Roman. Scrivete una dedica e firmatela a mio nome. Ho altro lavoro da fare. Avviso io il capo"

Lascio quella cucina il prima possibile, e così come sono arrivato a New You, torno a Boston da mia moglie.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora