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Mi rigiro nel letto un po' infreddolita, un rumore metallico mi fa alzare un sopracciglio, poi aprire lentamente gli occhi. È mattina, controllo la sveglia leggendo l'orario, sono le otto e venti. Un odore strano mi arriva al naso, come di sigaretta, salto sull'attenti e mi guardo in giro. Seduto su una poltrona c'è Lloyd. Fuma una sigaretta come se fosse normale spaventare le persone così.

"Sei un coglione, mi hai spaventata"

"Buongiorno raggio di sole"

"Spegni quello schifo, lo sai che odio quando fumi in camera"

Lloyd si alza e raggiunge la porta finestra della camera, poi esce fuori. Nonostante questo, mi è mancato da morire. Ed è stato via una sola notte. Mi alzo dal letto e lo abbraccio da dietro. I miei seni nudi spingono contro la sua maglietta di cotone nera. Premo il viso contro una sua spalla ed inspiro la sua colonia forte, con la quale sembra lavare i vestiti.

"Mi sei mancato"

"Anche tu, Bambina. Ho qualche giorno di riposo"

Non so se essere felice o se sentirmi in colpa per la lite di ieri e per come ci siamo lasciati. Decido di lasciare tutto alle spalle e di essere felice. Faccio il giro del suo corpo e gli salto in braccio, Lloyd è costretto a lasciar cadere la sigaretta per sorreggermi.

"Sei incredibile"

Borbotta mentre spegne la cicca con la scarpa. Mi da una spinta verso l'alto per avere una presa migliore su di me, dopodiché cammina verso il letto e mi butta come un sacco di patate.

"Ora non scappi da nessuna parte. Ho aspettato pazientemente che ti svegliassi, e credimi, la visuale da qui era fottutamente perfetta, ed è stato difficile non saltarti addosso mentre dormivi"

Si lecca le labbra affamato, mentre mi squadra da capo a piedi. Si slaccia lentamente la cintura, seguita dal bottone dei jeans. I nostri sguardi non si separano nemmeno una volta, Lloyd sorride quando finalmente si sbarazza dei pantaloni. Abbassa i boxer per poi scalciarla via, e si libera della maglietta. Il suo corpo è muscoloso ed asciutto. Il suo addome è piatto e ben definito, con qualche cicatrice è tatuaggio sotto la peluria da uomo. Si espande per tutto il busto, le cosce e le gambe, e ciò che ci sta in mezzo. È perfetto. Sta per fare un passo verso di me, ma il suo cellulare squilla.

"Non muoverti"

Mi ordina per poi raggiungere la scrivania. Si infila le AirPods e risponde.

"Sí?"

Mi lancia uno sguardo per poi allontanarsi. Sembrano cattive notizie e giudicare dal modo in cui serra la mascella, i suoi muscoli si rendono e si tocca i baffi con il pugno chiuso. Sono cattive notizie.

"Ha fatto il suo nome... ho dovuto.."

Si gira a guardarmi per poi allontanarsi verso la finestra. Non gli interessa che è nudo, esce nel giardino e cammina sbraitando al cellulare. L'unica cosa che sento è Lavoraci più in fretta! Mette giù senza salutare, torna alla scrivania e lancia le cuffie sulla superficie, poi si gira e viene da me. Si sdraia sopra il mio corpo, senza però pesarmi troppo. Gli lascio dei baci sul collo per farlo calmare, so che non mi dirà nulla, ma tanto vale provare.

"C'è qualche problema?"

"Sì, è da ieri che aspetto di prenderti. Se ora mi vuoi scusare"

Mi afferra per le cosce e mi allarga le gambe con rabbia. Si strofina contro di me un paio di volte prima di penetrarmi con forza. È arrabbiato, e questo significa che non sarà cauto con me. Non arriva mai a farmi male, quando è arrabbiato, ma ci si avvicina tanto. È freddo, mentalmente non è qui. Mi gira sulla pancia facendomi sussultare, mi solleva il bacino finché non mi reggo sulle ginocchia, poi riprende a muoversi più velocemente, più aggressivo. Mi colpisce il culo con una sberla, cerco di trattenere un gemito, ma sa come soddisfarmi. Ripete il gesto ancora ed ancora, finché la pelle non inizia a pizzicarmi. Spinge sempre più veloce finché io non stringo il lenzuolo in un pugno. Finisce per primo, ed io sono costretta a toccarmi per raggiungere l'orgasmo. Sembra piuttosto imbarazzato per questo, si chiude in bagno senza guardami ed io non posso fare nulla se non aspettare.
Lloyd non è un uomo semplice. E stare con lui lo è anche meno. Ci siamo lasciati così tante volte prima di sposarci, lui è sempre tornato da me. Il segreto è avere pazienza, saper quando mollare la presa e lasciarlo in pace. La mia preoccupazione alle volte è più forte, lo cerco e lo presso finché lui non scoppia e mi dice tutto. Ma questa volta voglio che sia lui a venire da me, deve sentirsi a suo agio per parlare, e chiaramente questa situazione lo fa sentire a disagio. La porta del bagno si apre e lui torna da me con uno sguardo da cane bastonato, si sdraia accanto a me, mi afferra per un braccio e mi tira verso di lui. Poso la testa sul suo petto, premo le labbra contro il pettorale sinistro, proprio sopra il cuore.

"Mi dispiace Bambina"

"Va bene. Non fa niente" 

Annuisce anche se probabilmente ha la testa piena di pensieri. Rimaniamo in silenzio per un bel po'. Passo le dita su alcune cicatrici che ha sulle costole, questa cosa sembra calmarlo, ma continua a fissare il soffitto con uno sguardo nero.

"Il mio studio ha l'appalto per ristrutturare il teatro di Boston, non cambieremo nulla a livello strutturale, faremo solo le riparazioni necessarie, tinteggeremo un po' e rinnoveremo tutta la parte interna"

Alzo lo sguardo verso i suoi occhi che trovo puntanti su di me. È sorpreso ma in modo positivo.

"Questo progetto porterà il tuo studio ad un livello superiore"

"Ho già dei clienti in attesa, persone piene di soldi che vogliono costruire case ecologiche nei loro enormi terreni!"

Lloyd mi zittisce con un bacio, spinge la sua lingua tra le mie labbra, ed io non gli nego l'accesso. Mi porta sopra di se di peso, le sue mani mi accarezzano la schiena, mentre le sue labbra mi portano in paradiso.

"Sei meravigliosa"

Sussurra sulle mie labbra. Il suo sguardo è cambiato, c'è un tal amore in quegli occhi azzurri. Non riesce ad esprimerlo a parole, se non sporadicamente, ma so che mi ama con tutto se stesso.

"Perché non ci riproviamo?"

Sussurro ad un suo orecchio, gli mordo il lobo e scendo verso la mascella continuando a lasciargli morsi e baci. Lloyd non se lo fa risorte ancora, ma questa volta è lui a dare piacere a me, e non il contrario.

Spazio Autrice
Da domani riprenderò ad aggiornare come faccio sempre. Quindi un capitolo la mattina ed uno al pomeriggio entro le sette. Spero che questo capitolo vi piaccia. xx Eni.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora