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LLOYD

Sistemo la Glock silenziata nella fondina che nascondo sotto la giacca. Lo steso faccio con un pugnale che fisso sulla gamba. Blake sarà con me in quel casinò, ho bisogno di sentirmi al sicuro per tenerla al sicuro. Non le ho mai parlato dei casinò o dei bordelli che possiedo perché sapevo che avrebbe reagito così, voglio proteggerla da chi sono sempre stato davvero, fino a qualche giorno fa conosceva solo la parte buona di me, quella che ho sempre usato solo con lei. Ma adesso le cose sono diverse, ha visto che cosa posso fare, l'ho spaventata ed ora sono nella merda. Non posso più permettere all'altro me di farle del male, lei non se lo merita. È fedele, amorevole, è un ottima ascoltatrice ed una moglie perfetta ed io la tratto di merda. Mi giro a guardarla, mentre si prepara per la serata al casinò. Indossa un tubino bianco, con uno scollo a V che risalta il suo seno e le spalline sottili. Il vestito è corto ma non troppo, le arriva poco sopra il ginocchio e mette in mostra le sue bellissime gambe. Si pettina i capelli prima di ordinarli dietro alle spalle. È così bella, mi accorgo solo adesso di aver vinto il premio più bello, più importante. Ho vinto la donna più bella al mondo eppure faccio il coglione. Mi avvicino a lei, il suo profumo mi fa girare la testa. Appoggio le labbra sulla sua spalla nuda e poi lungo il collo.

"Lloyd, ricordati che abbiamo un impegno"

Porta una mano alla base del mio collo, è così confusa. Il suo cervello mi respinge, perché abbiamo un impegno, ma il suo corpo mi richiama eccitato.

"Vorrà dire che faremo questo discorso dopo"

Sussurro ad un suo orecchio. Il suo corpo freme sotto il mio tocco, mi chiama, vuole di più. Blake si gira verso di me, si alza sui quei tacchi già troppo alti, e mi bacia una guancia lasciandomi il segno del rossetto rosso.

"Mi farai impazzire stasera"

Ringhio seguendola verso l'ingresso della nostra stanza. Cerca di non sorridere mentre prende la sua pochette. Mi passo la mano sulla guancia ed elimino quella traccia sensuale che mi ha lasciato. Usciamo dalla stanza non appena ricevo il via libera. Ho posizionato i miei uomini in modo strategico, ai tavoli da poker ci sono tutti mazzi truccati apposta per farmi vincere, i Roscini sono tutti scommettitori accaniti, sono sicuro che scommetteranno la mia vita e quella di mia moglie.

"Tienimi la mano sempre, quando sarò seduto al tavolo starai dietro di me, voglio sentire la tua mano sulla mia spalla in ogni momento"

Blake annuisce intimorita, prendiamo l'ascensore per scendere al piano terra dove c'è tutto il casinò. Durante il tragitto c'è un silenzio tombale, Blake è tesa. L'ultima volta mi hanno quasi ucciso, penso sia normale per lei essere spaventata. Il ding inconfondibile dell'ascensore ci risveglia dai nostri pensieri. Fuori da esso c'è un brusio di voci, misto al suono delle slot machine. Blake mi stringe la mano, cammina accanto a me tesa come una corda di violino. Controllo che i miei uomini siano nel punto da me indicato, mentre percorro la sala principale. Attraverso qualche sala privata, passo la sicurezza ed arrivo nel retro del locale. L'odore del sigaro e del tabacco si mischiano in un unico odore nauseante, anche Blake sembra schifata. I tavoli sono tutti pieni eccetto uno, riconosco subito Rosario Roscini, l'unico fratello rimasto. Con lui c'è il fratello di Alec Roman, Emil, e i due bracci destri di Rosario ed Emil. Danny è qualche metro più lontano di loro. Si avvicina al tavolo non appena mi vede.

"Non credevo avessi le palle per venire!"

Esclama Rosario con un ghigno, Emil ride a ruota ed io faccio lo stesso.

"Divertente"

"Vedo che hai portato anche la tua donna, allora iniziamo, non facciamola aspettare. Scommetto di poterla far divertire più di quanto fai tu"

Sorrido un attimo prima di fare un passo verso di lui. Ho intenzione di cavargli le budella dal culo. Blake stringe la presa sul mio braccio, mi ricorda che non devo mostrarle l'altro me.

"Sono qui per parlare di affari"

"Anche noi. Vogliamo la tua testa e il suo culo"

Roscini indica Blake accanto a me. Mi sale il nervoso e devo fare appello a tutta la pazienza che ho per non sparare in fronte a tutti. Mi siedo al tavolo, seguito dai quattro e da Danny. Il mazziere mi fa un cenno della testa ed io sospiro.

"Immagino vogliate scommettere"

"Ci puoi giurare Lloyd"

Ghigna Emil, tira fuori una sigaretta da un pacchetto di Marlboro e l'accende guardano Blake con uno sguardo languido. Stringo i pugni così tanto che mi si sbiancano le nocche. Blake appoggia la mano sulla mia spalla, mi da manforte ed io mi sciolgo come burro in una padella bollente.

"Se vince uno dei due, prendiamo tutti i tuoi territori, i tuoi casinò, i bordelli ed anche tutte le tue proprietà e c'è le spartiamo"

Sorride Roscini. È convinto di poter vincere, peccato che non succederà. Tocca a me fare la mia mossa.

"Se vinco io però mi tengo le mie cose, e voi mi lascerete in pace"

"Bene se vincerai ti lasceremo in pace, e se vinceremo noi ci prendiamo tutto e ci facciamo tua moglie mentre tu guardi"

Emil alza il prezzo e la cosa non mi piace affatto. Blake è già spaventata abbastanza, non voglio farle passare l'inferno!

"E se non volessi accettare?"

"Allora niente libertà"

Emil sorride mostrando dei denti d'oro ai lati della bocca. Mi sale il vomito, ma allo stesso momento sono costretto ad accettare per il bene di Blake.

"Bene"

"Lloyd!"

Esclama mia moglie alle spalle. Mi colpisce con un buffetto, ma io non le do troppa importanza.

"Iniziamo a giocare"

Ordino con un bruciore di stomaco. Blake se ne va singhiozzando, so che la troverò in camera ma comunque faccio cenno ad uno dei miei uomini, che la segue fino agli ascensori.

UnknownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora