La caramella quasi mi andò di traverso e fui più volte costretta a tossire. Tanto che mi ritrovai a pensare che il piano del dottore non fosse quello di avvelenarmi, ma di lasciarmi morire soffocata.
Se la voce nella mia testa avesse avuto un corpo avrebbe certamente sbattuto una mano sulla sua fronte ed esclamato qualcosa come "Ti avevo avvertito di scappare da lì! Ma tu nooo, ti sei voluta fidare, e adesso verrai uccisa.".«"Come voglio morire" hai detto?!», chiesi confusa.
«Sì, esatto.», rispose lui, lasciando sulla mia schiena la mano che aveva alzato in mio aiuto.«Perché? Vuoi forse un consiglio su come uccidermi?», indagai.
«No, voglio solo sapere quale sia a tuo parere il modo migliore per lasciare questo mondo.», spiegò il dottore.Ci pensai su per un po', quasi stupendomi del fatto che lo stessi facendo davvero.
Nei miei sogni ero già morta molte volte: bruciata, avvelenata, dissanguata e fatta a pezzi. Una volta ero persino stata mangiata da un pesce gigante. Il sogno si era interrotto prima che potesse raggiungermi. Ero rimasta come paralizzata, tutto intorno a me si era fermato, poi mi ero svegliata.Cercai di riordinare i miei pensieri su tutti i tipi di morte che conoscevo. Il suicidio, per cominciare, non era un'opzione che avrei scelto. Perché mai avrei dovuto mettere fine alla mia già breve vita, che cause mi avrebbero spinto a farlo?
Morire di vecchiaia invece sarebbe sembrato troppo patetico. Vivere una lunga vita noiosa, per poi morire lentamente con i pezzi del proprio corpo che si staccano e si spengono. Rendersi conto un po' alla volta di non riuscire più a fare azioni che prima erano nel quotidiano. Ammalarsi sempre più spesso e dimenticarsi persino chi fossi stato.
Morire per malattia o decidere di farsi sopprimere. No, anche questo sarebbe consumarsi lentamente come una candela, sciogliendosi dall'interno per poi rimanere solo un guscio vuoto.
Provai a pensare a cosa avrei potuto provare durante le varie morti che mi vennero in mente.
- Sedia elettrica: Sentii una scossa veloce che partiva dalla testa e mi passava per tutto il corpo. Poi odore di bruciato e capii che l'esecuzione non doveva essere andata troppo bene.
- Annegamento: Non sentivo più l'aria nei polmoni, il naso era tappato. Provai una strana sensazione alla gola come se volessi vomitare ma non avessi più niente da tirare fuori. Gli occhi erano appannati, ma comunque non c'era altro da vedere se non l'acqua che mi circondava. Poi non sentii più nulla e semplicemente mi lasciai andare.
- Arma da fuoco: Sentii uno strano bruciore al petto, il proiettile doveva essere finito proprio lì. Il sangue cremisi iniziò a uscire, come tutto il mio calore. In poco tempo le mie dita divennero fredde, ma non me ne accorsi perché troppo concentrata a bloccare la ferita. Mi uscii liquido porpora anche dalla bocca. Il proiettile aveva colpito un punto vitale e a momenti sarei morta dissanguata.
- Arma bianca: La mia pelle fu squarciata da una lama comparsa all'improvviso. Mi ritrovai con un taglio preciso sulla pancia. Sentii il sangue colare e gli organi rosa vivo uscire dal mio stomaco. Tentai di rimetterli dentro, ma ormai le mie budella pendevano gocciolanti verso terra.
- Ipotermia: Inizialmente sentii freddo, tremavo senza riuscire a contenermi. Cominciai ad essere confusa, la mia mente si stava separando dal corpo. Mi rannicchiai su me stessa nella speranza di potermi scaldare, ma ormai era troppo tardi, non riuscivo a sentire più niente e la mia coscienza mi abbandonò.
- Combustione: L'aria era irrespirabile, talmente piena di fumo da soffocarmi. I capelli corvini presero fuoco e con essi anche i vestiti. Sentivo solo caldo e la pelle che velocemente bruciava. La sensazione dell'aria calda e pesante sulla mia pelle, poi la carne stessa che prendeva fuoco. Lo sentivo fin dentro le robuste ossa, come se ormai fosse parte di me. Mi agitai urlando dal dolore. Cercai di spegnermi, ma ormai non ragionavo più.

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Voglio vivere
HorrorEster è una ragazza che cerca di sopravvivere in un mondo popolato da mostri. Le persone di questa realtà nascono divise in categorie, che non sono altro che stereotipi di personaggi in un horror. Per quanto tutto questo possa sembrare orribile non...