SAMUELE
La giovane donna davanti a me è visibilmente in imbarazzo. Si nota lontano un miglio che non ha mai parlato con un uomo, nè tantomeno un uomo potente come me.
La osservo con più attenzione, cercando di mettere insieme ogni dettaglio che la riguardi. È più giovane di me, di qualche anno forse. Il suo viso non mi è nuovo: l'ho vista in qualche fotografia, e i miei uomini parlano spesso di lei durante le interminabili partite a carte. Dicono che a New York sia considerata una delle donne più belle del Mob. Qui a Boston, però, sembra che il suo fascino abbia meno peso. So che Anthony Sardo ha scelto di sposare sua sorella, scartando lei senza esitazione. Una scelta interessante.
Indossa un abito verde scuro che sfiora il corpo senza rivelarlo, lasciando tutto all'immaginazione di chi si prende il tempo per guardarla. È una rarità. Le donne del nostro mondo sembrano seguire un copione: abiti stretti, scollature profonde, pelle in mostra come un trofeo. Francesca, invece, ha un'eleganza che sfugge a queste regole. E forse proprio per questo attira così tanto il mio sguardo.
Mi accorgo che la sto scrutando senza ritegno, ma non mi fermo. Non posso farlo. È da troppo tempo che non vedo una donna con un corpo come il suo: le curve morbide al punto giusto, il seno che sembra fatto per riempire le mie mani, e quei fianchi... Dio, quei fianchi. C'è una forza in lei che si legge in ogni linea del suo corpo, qualcosa di selvaggio, e al tempo stesso vulnerabile, che mi fa immaginare mille scenari. Mille modi per piegarla e vedere se si spezza o se, al contrario, si infrange contro di me come un'onda contro la scogliera.
<<Samuele, stavo giusto dicendo a Francesca che è tradizione per la figlia del Capo dell'Outfit ballare con il figlio del Capo di Cosa Nostra. Spero che non sia un problema.>> lo dice come se provasse in qualche modo compassione per me; come se danzare con sua figlia fosse un compito sgradevole per un uomo qualunque. Alzo un sopracciglio. <<Perchè dovrebbe essere un problema per un uomo danzare con una donna come lei?>> gli domando, saccente. La ragazza alza lo sguardo su di me, incuriosita dalla mia domanda. Suo padre corruga la fronte poi, ridacchiando, dice: <<Beh, ci sono decine di donne molto più in forma e attraenti--
<<Credo Lei abbia detto abbastanza. Danzerò con sua figlia, che è una bellissima donna. Francesca?>> sbotto, offrendo la mia mano alla giovane, che la afferra con incertezza. La conduco al centro della stanza, dove mi fermo: lei, improvvisamente sicura di sè, come se si fosse fatta un discorso di incoraggiamento nella testa, avvicina il suo corpo al mio.
Mi ritrovo a dovermi schiarire la gola come un ragazzino dopo quel contatto. Porto la mano destra poco sotto al suo collo e lei appoggia la sinistra sulla mia spalla, mentre con l'altro braccio le afferro la mano che ha ancora libera. Faccio scivolare lentamente la mano dalle sue spalle lungo tutta la schiena, fermandomi poco sopra il suo sedere. Lei alza lo sguardo, in segno di rimprovero, su di me. Non lascio trasparire mezza emozione.
Quando il valzer comincia, scopro con piacere che conosce ogni passo. <<Sei felice per il matrimonio di tua sorella Valentina?>> le chiedo, giusto per fare conversazione. Sento gli occhi dell'intera sala puntati su di me, su di noi. <<Se sono felice che mia sorella sia stata venduta a un uomo che ha poco meno del doppio della sua età? Mm, vediamo... No.>> mi risponde, aspra. Questa sua acidità si guadagna una risposta da una parte del mio corpo che conosco molto bene. Cerco di concertarmi schiarendomi la gola per evitare spiacevoli situazioni.
<<Scusami. Non avrei dovuto rispondere così, mio padre mi ucciderebbe. Tu cosa... cosa ne pensi dei matrimoni?>> mi domanda, infastidendomi. Sapevo che suo padre l'avrebbe costretta a farmi una domanda del genere, dopotutto, sono lo scapolo più ambito della nostra società. Mi avvicino lasciando una distanza di pochi centimetri tra me e il suo orecchio. <<Sono una buona scusa per bere e scopare una vedova giovane senza doverne pagare le conseguenze. Puoi dire a tuo padre che non ho alcuna intenzione di sposarmi, nè ora nè mai.>>
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What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia Romance
ChickLitFrancesca è la figlia primogenita del Capo dell'Outfit di Boston, Don Vito Genovese. Quando la sorella minore Valentina si sposa per affari, Francesca crede di avere la possibilità di innamorarsi per davvero. Gli uomini dell'Outfit non l'hanno mai g...