Neanche un secondo dopo che il primo colpo di pistola rompe l'aria, decine di nuovi colpi riecheggiano nel giardino di casa Caputo. In men che non si dica, mi ritrovo stesa a terra, il peso del corpo di Samuele che mi protegge coprendo ogni centimetro della mia pelle.
<<La scala in pietra che porta in cantina. Raggiungila rimanendo bene a terra. ORA!>> la sua voce sovrasta le urla dei nostri invitati e i colpi che continuano a volare in ogni direzione. Con un gesto fulmineo, afferro più materiale che posso dal lato del mio vestito e me lo porto in vita, così da facilitare il movimento verso la mia meta.
Nel momento stesso in cui raggiungo la scala della cantina e vengo protetta dal muretto, mi accascio a terra cercando di riprendere un respiro regolare. Lancio un'occhiata alla cima della scala in pietra, credendo di vedervi Samuele, ma di lui non c'è traccia.
Sento ancora due colpi prima che smettano tutti insieme e poi l'unica cosa che sento sono le urla degli invitati al mio matrimonio. Aspetto un paio di secondi prima di salire qualche scalino e sbirciare tra le colonnine del muretto: davanti a me, il caos. Il giardino è completamente distrutto, e la maggior parte dei presenti si è ormai data alla fuga. In mezzo ai tavoli, riconosco il corpo di Diego Vinci, uno degli uomini di Samuele: sopra di lui Valeria, disperata, cerca di rianimarlo con la RCP mentre suo fratello Carlo si guarda intorno impugnando la sua pistola.
Non lontano da loro, Antonio e Valentina sono seduti a terra: lei, con la mano, sta facendo pressione sul braccio di lui. Anche da qui posso notare il sangue che sgorga dalla sua ferita, e la smorfia sul suo viso mi dice che fa un male cane. Diverse altre persone in giardino sembrano ferite dai colpi di arma da fuoco o dalla folla che, in fuga, li ha travolti. Non riesco a vedere nè mio padre, nè giovanna, e prego Dio che siano semplicemente riusciti a fuggire.
Alcuni uomini della Cosa Nostra camminano lungo il perimetro dell'enorme villa con le pistole puntate davanti a sè, pronti a sparare a chiunque possa anche solo sembrare uno dei colpevoli.
Poco distante dalla porta in vetro che si apre sul salone principale della villa, Samuele, insieme a un gruppo di altri uomini, sta ispezionando il cadavere di un ragazzo piuttosto giovane e vestito completamente di nero. Mio marito gli apre la camicia con forza, rivelando un tatuaggio che da così lontano non riesco a riconoscere. Lo sento imprecare in italiano, prima di vederlo girarsi e camminare a grandi passi verso di me.
Senza parlare, mi afferra un braccio, cercando di usare tutta la delicatezza che ha in corpo, e mi guida verso l'interno della villa chiedendomi più volte se io sia rimasta ferita, se stia bene. Insieme, attraversiamo un lungo corridoio e ci ritroviamo nella stanza in cui lo avevo visto con Lidia, la sua "amica". Samuele mi fa sedere sull'enorme letto dalle lenzuola impeccabilmente pulite, e dopo qualche secondo mi offre un bicchiere d'acqua. Lo bevo in silenzio mentre lui cammina avanti e indietro per la stanza controllando il cellulare e lanciandomi qualche occhiata preoccupata.
<<Cosa diavolo è appena successo?>> trovo il coraggio di dire dopo diversi minuti di silenzio. Samuele mi osserva inizialmente senza rispondermi.
<<Vorrei poter restare e spiegarti, ma devo andare. E' importante.>>
Mi liquida così, uscendo dalla stanza e lasciandomi sola, confusa e disorientata.
E arrabbiata.
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What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia Romance
ChickLitFrancesca è la figlia primogenita del Capo dell'Outfit di Boston, Don Vito Genovese. Quando la sorella minore Valentina si sposa per affari, Francesca crede di avere la possibilità di innamorarsi per davvero. Gli uomini dell'Outfit non l'hanno mai g...