SAMUELE
<<Aveva il tatuaggio del Commission, Samu. L'aquila con la bussola.>> la voce di mio cugino Vincenzo mi risveglia dai miei pensieri. Io, Vincenzo, Antonio, Cosimo e altri miei uomini ci troviamo nella sala da pranzo di casa Caputo, una bottiglia di whisky ormai vuota al centro del tavolo.
<<L'ho visto anche io, Vinny.>> ribatto. <<Credi che abbiano rifondato il clan?>> mi domanda poi lui, spostando una delle sedie da sotto l'enorme tavolo in legno di mia madre e sedendovisi. <<Può darsi. Credo che l'unione tra la mia famiglia e quella di Francesca non sia piaciuta a Monzegli. Oppure non gli piace che stiamo cambiando materiali e luoghi per i nostri business.>>
C'è un momento di silenzio in cui riflettiamo tutti. <<E se fossero i Genovese?>> mi chiede mio cugino senza guardarmi negli occhi. <<Hanno troppo da perdere. Ho appena sposato la sua primogenita, Don Vito non farebbe una cazzata del genere.>>
<<Non si sa mai... Credo sia meglio se controlli bene la tua dolce metà.>> dice Cosimo, aggiungendo poi un risolino. Istintivamente, batto il pugno sul tavolo per zittire sia lui che gli altri. <<Francesca non è una spia, razza di idioti.>>
Li vedo guardarsi l'un l'altro, senza dire nulla.
Pochi secondi dopo, Carlo Vinci entra nella stanza, seguito dalla segretaria di Francesca. Mi alzo in piedi. <<Come sta?>> gli chiedo, riferendomi al fratello minore Diego.
<<Non bene, ma dicono che se la caverà. E' ancora incosciente, ma solo perchè l'hanno riempito di morfina. Hanno detto che sarebbe già sveglio e urlerebbe come un pazzo, senza.>> dice con una smorfia simile a un sorriso, e tutti noi nella stanza tiriamo un sospiro di sollievo. <<Molto bene. Quando si sveglierà, digli pure che non potrà tornare attivo per almeno due settimane. Non tutti i giorni un uomo prende un proiettile addosso e vive per raccontarlo.>>
<<Emh... dov'è Frankie?>> la voce cauta di Valeria mi fa voltare verso di lei. <<E' nella mia stanza, qui.>>
<<L'hai lasciata sola?>> mi rimprovera lei, facendomi alzare un sopracciglio. Non le ho mai detto di darmi del tu. Ora capisco perchè è così legata a Francesca.
<<E' al sicuro.>> ribatto, un po' irritato. <<Al sicuro? Ma se ci hanno appena sparato addosso! Con tutto il rispetto, signor Caputo, e credo sia l'adrenalina che stia parlando, lei non si sta comportando da marito, ma da perfetto idiota. >> mi dice, questa volta dandomi del lei, però. I miei cugini e uomini si lanciano diverse occhiate sconvolte. <<Grazie, Valeria. Carlo, portala a casa.>> ordino.
<<Signori, credo che la signorina abbia ragione. Ho una moglie a cui pensare ora, ed è anche la mia prima notte di nozze.>> dico, guadagnandomi qualche risatina e battuta volgare dai miei compagni. <<Si, beh, a giudicare dalla reazione della signorina Valeria, non credo che tua moglie sarà troppo felice di rivederti, caro cugino.>> ribatte Antonio mentre esce dalla stanza dandomi una pacca sulla spalla.
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Quando entro nella mia vecchia stanza, ad aspettarmi trovo la mia neo sposa, ancora nel suo abito bianco, seduta su una sedia davanti alla finestra, intenta a guardare fuori.
<<Sono tornato.>> dico dopo qualche secondo di silenzio. Lei si volta verso di me con un sorriso in volto.
<<Oh, eccoti finalmente! Razza di cretino egoista!>>
Il suo sorriso svanisce in un attimo quando si avventa su di me cercando di tirarmi uno schiaffo, o un pugno, o qualunque altra cosa stia tentando di fare con il suo metro e sessanta scarso.
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What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia Romance
Chick-LitFrancesca è la figlia primogenita del Capo dell'Outfit di Boston, Don Vito Genovese. Quando la sorella minore Valentina si sposa per affari, Francesca crede di avere la possibilità di innamorarsi per davvero. Gli uomini dell'Outfit non l'hanno mai g...