SAMUELE
Francesca, 16:43 --> Credo di piacere a tua madre più di quanto le piaccia tu. *foto*
Osservo la foto di mia madre abbracciata alla donna che sposerò nel giro di 72 ore, e devo fare del mio meglio per non sorridere come un idiota. Hanno entrambe in mano delle scarpe bianche sicuramente più costose di quanto io possa immaginare, e sorridono alla fotocamera come se fossero madre e figlia a una gita al lago.
Io, 16:45 --> Attenta, Frankie. I pitoni sembra che ti vogliano abbracciare, prima di iniziare a stringerti in una morsa mortale.
Appoggio il cellulare sul tavolo in legno davanti a me, e mi volto verso l'uomo con mani e piedi legati a una vecchia sedia di metallo. <<Dove eravamo?>> domando ad alta voce, rivolgendomi a mio cugino Vincenzo, nell'angolo della stanza. Quest'ultimo fa qualche passo avanti, alza la mano con cui stringe un affilato coltello da cucina e finge di controllarlo alla luce della lampadina poco sopra la sua testa. E' sporco di sangue, lo stesso sangue che ora sgorga dall'orecchio destro del nostro prigioniero. <<Credo che stesse per dirti chi lo ha ingaggiato per far esplodere il nostro carico, cugino.>>
<<Ah, giusto.>>
Osservo l'uomo davanti a me: non mi guarda in faccia, il respiro affannoso e la fronte sudata tradiscono la sua aria da duro. <<Sappiamo che lavori per il Bratva, Petrov. Te lo chiederò nuovamente. Chi vi ha dato le coordinate del mio carico? So per certo che non è stato il tuo capo, Ivanov. E' troppo idiota per scovare informazioni così ben criptate. >> gli domando, girando intorno alla sua sedia. <<Гори в аду, тупой итальянец. 1>> ribatte, sputando poi poco lontano dalle mie scarpe appena lucidate. Prendo un bel respiro e faccio un sorrisetto, sedendomi poi su un'altra sedia, davanti a lui.
<<Sai, Petrov, sapevo che non avresti parlato. Ecco perché ho piazzato un dispositivo sotto l'auto della tua mogliettina supersexy.>> gli dico, mostrandogli le immagini di una donna alta e bionda che sale in auto con in braccio un bambino che non avrà più di quattro anni. Lui spalanca gli occhi dallo stupore. <<Mi basta premere questo pulsantino, ed entrambi saltano in aria. Pensi di volermi dire qualcosa...?>>
<<Loro... Non c'entrano nulla.>> risponde con un marcato accento russo. <<Il Mob non è conosciuto per punire solo i veri colpevoli, questo lo dovresti sapere. Schiaccio?>>
Mentre alzo il dito per premere il pulsante, lui caccia un urlo facendomi bloccare. <<Monzegli.>> sussurra. Serro la mascella e mi ritrovo ad alzare un sopracciglio, confuso: Andrea Monzegli non si fa più vedere in giro da anni. Mio padre lo aveva esiliato dal Mob perchè aveva fatto fin troppe cazzate, e lui aveva fatto uccidere mio zio. Se ne è poi andato a Malta, dove aveva qualche conoscenza, ha comprato un club e si è tolto da ogni affare del Mob. <<Andrea Monzegli? Impossibile.>>
<<Non sto mentendo... Andrea Monzegli ha contattato il Bratva quando ha saputo della morte di tuo padre e del tuo imminente matrimonio con la signorina Genovese.>> continua lui. A sentirlo menzionare Francesca, devo combattere la voglia di prendere il coltello dalle mani di Vincenzo e piantarglielo in un occhio. Mi volto verso mio cugino, il cui padre fu assassinato proprio da Monzegli, serro la mascella e chiudo gli occhi. <<Quel pezzo di merda è tornato.>>
<<Lasciate stare mia moglie e mio figlio. Uccidetemi, fate di me quello che volete, ma loro sono innocenti.>> mi prega l'uomo davanti a me. <<Non avrei mai ucciso una donna con un bambino, stupido maiale russo.>> dico, prima di afferrare la pistola dalla tasca posteriore dei miei pantaloni, puntare dritto alla sua testa e premere il grilletto.
<<Abbiamo un invito extra per il mio matrimonio da spedire. Andrea Monzegli sarà l'ospite d'onore della serata.>>
1 Marcisci all'Inferno, stupido italiano.
² Maiale.
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What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia Romance
Literatura FemininaFrancesca è la figlia primogenita del Capo dell'Outfit di Boston, Don Vito Genovese. Quando la sorella minore Valentina si sposa per affari, Francesca crede di avere la possibilità di innamorarsi per davvero. Gli uomini dell'Outfit non l'hanno mai g...