SAMUELE
Entro nella stanza degli ospiti con un'erezione colossale: se avessi incontrato qualcuno nei corridoi, quella persona avrebbe sicuramente notato la mia eccitazione. E tutto per quella boccaccia impertinente che ho per qualche malsana ragione deciso di sposare.
I motivi per cui ho preso questa decisione variano: c'è chi pensa io l'abbia fatto per evitare una guerra; chi pensa che l'abbia messa incinta per errore la sera del matrimonio di sua sorella; chi punterebbe tutto su un gesto di pietà nei suoi confronti. La realtà delle cose è che sono una persona particolarmente vendicativa: la famiglia di Vito Genovese ha ucciso mio padre, ed io mi sono preso la persona a lui più vicina. Una vita per una vita. E poi, l'idea di essere l'unico uomo a poterla toccare per il resto della sua vita mi fa eccitare come un ragazzino.
Mentre mi sto svestendo, qualcuno bussa alla porta: immagino sia Diego, quindi mi limito a indossare un paio di boxer neri di Armani e aprire la porta di scatto.
Davanti a me, la mia futura sposa spalanca gli occhi dalla sorpresa: indossa un'altra striminzita camiciola da notte e i capelli le ricadono morbidi all'altezza dei seni. Devo combattere contro tutti i demoni dentro di me per non eccitarmi. I suoi occhi color nocciola studiano ogni centimetro del mio corpo per quella che sembra una vita, fermandosi sui miei boxer. Mi schiarisco la gola e lei scuote la testa, come risvegliata da una tranche. Un accenno di rossore le colora le guance, provocandomi un leggero ghigno in reazione. <<Emh... si. Voglio portare Valeria, la mia assistente, a New York.>> mi dice senza mai alzare lo sguardo dal pavimento. <<Francesca, guardami negli occhi quando mi parli. La tua assistente? E dimmi, che lavoro fai per avere bisogno di un'assistente?>> le chiedo, divertito. Lei alza un sopracciglio, offesa, ma non mi risponde. <<Immaginavo volessi portarti dietro almeno una persona, quindi va bene.>> le rispondo, freddo. <<E Mister Ghigo.>>
<<Chi?>> le chiedo, confuso. <<Mister Ghigo. Il mio gatto rosso.>> mi informa, facendomi alzare un sopracciglio, divertito. <<Assolutamente no. Niente animali in casa mia. Soprattutto gatti.>>
<<Non te lo sto chiedendo.>> ribatte, acida. Mi avvalgo di tutta la mia forza d'animo per non sbatterla contro il muro e chiuderle quella dannata bocca perfetta. <<Cosa ti ho detto riguardo al rispondermi in questo modo? Non hai il diritto di mancarmi di rispetto.>>
<<Non avevi il diritto di obbligarmi a sposarti. Porterò Mister Ghigo con me. Buonanotte.>> risponde esattamente con lo stesso tono di prima, facendomi infuriare. <<Portalo pure, ma non ti sorprendere se una mattina lo trovi morto in giardino.>> alzo leggermente la voce per farmi sentire anche da metà corridoio, dove ora si trova lei. <<E tu non ti sorprendere se la mattina dopo non ti sveglierai proprio perchè avrò avvelenato il tuo whisky.>> alza la voce anche lei, ma senza mai voltarsi. Osservo il suo sedere ondeggiare da una parte all'altra sotto quella camiciola terribilmente corta, e un'altra erezione si fa strada sotto ai miei boxer. Inspiro bruscamente e chiudo la porta con forza, facendola sbattere.
Questa donna sarà la mia morte.
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What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia Romance
ChickLitFrancesca è la figlia primogenita del Capo dell'Outfit di Boston, Don Vito Genovese. Quando la sorella minore Valentina si sposa per affari, Francesca crede di avere la possibilità di innamorarsi per davvero. Gli uomini dell'Outfit non l'hanno mai g...