CAPITOLO 15

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SAMUELE

Entro nella stanza degli ospiti con un'erezione colossale: se avessi incontrato qualcuno nei corridoi, quella persona avrebbe sicuramente notato la mia eccitazione. E tutto per quella boccaccia impertinente che ho per qualche malsana ragione deciso di sposare. 

I motivi per cui ho preso questa decisione variano: c'è chi pensa io l'abbia fatto per evitare una guerra; chi pensa che l'abbia messa incinta per errore la sera del matrimonio di sua sorella; chi punterebbe tutto su un gesto di pietà nei suoi confronti. La realtà delle cose è che sono una persona particolarmente vendicativa: la famiglia di Vito Genovese ha ucciso mio padre, ed io mi sono preso la persona a lui più vicina. Una vita per una  vita. E poi, l'idea di essere l'unico uomo a poterla toccare per il resto della sua vita mi fa eccitare come un ragazzino. 

Mentre mi sto svestendo, qualcuno bussa alla porta: immagino sia Diego, quindi mi limito a indossare un paio di boxer neri di Armani e aprire la porta di scatto. 

Davanti a me, la mia futura sposa spalanca gli occhi dalla sorpresa: indossa un'altra striminzita camiciola da notte e i capelli le ricadono morbidi all'altezza dei seni. Devo combattere contro tutti i demoni dentro di me per non eccitarmi. I suoi occhi color nocciola studiano ogni centimetro del mio corpo per quella che sembra una vita, fermandosi sui miei boxer. Mi schiarisco la gola e lei scuote la testa, come risvegliata da una tranche. Un accenno di rossore le colora le guance, provocandomi un leggero ghigno in reazione. <<Emh... si. Voglio portare Valeria, la mia assistente, a New York.>> mi dice senza mai alzare lo sguardo dal pavimento. <<Francesca, guardami negli occhi quando mi parli. La tua assistente? E dimmi, che lavoro fai per avere bisogno di un'assistente?>> le chiedo, divertito. Lei alza un sopracciglio, offesa, ma non mi risponde.  <<Immaginavo volessi portarti dietro almeno una persona, quindi va bene.>> le rispondo, freddo. <<E Mister Ghigo.>> 

<<Chi?>> le chiedo, confuso. <<Mister Ghigo. Il mio gatto rosso.>> mi informa, facendomi alzare un sopracciglio, divertito. <<Assolutamente no. Niente animali in casa mia. Soprattutto gatti.>> 

<<Non te lo sto chiedendo.>> ribatte, acida. Mi avvalgo di tutta la mia forza d'animo per non sbatterla contro il muro e chiuderle quella dannata bocca perfetta. <<Cosa ti ho detto riguardo al rispondermi in questo modo? Non hai il diritto di mancarmi di rispetto.>> 

<<Non avevi il diritto di obbligarmi a sposarti. Porterò Mister Ghigo con me. Buonanotte.>> risponde esattamente con lo stesso tono di prima, facendomi infuriare. <<Portalo pure, ma non ti sorprendere se una mattina lo trovi morto in giardino.>> alzo leggermente la voce per farmi sentire anche da metà corridoio, dove ora si trova lei. <<E tu non ti sorprendere se la mattina dopo non ti sveglierai proprio perchè avrò avvelenato il tuo whisky.>> alza la voce anche lei, ma senza mai voltarsi. Osservo il suo sedere ondeggiare da una parte all'altra sotto quella camiciola terribilmente corta, e un'altra erezione si fa strada sotto ai miei boxer. Inspiro bruscamente e chiudo la porta con forza, facendola sbattere. 


Questa donna sarà la mia morte. 

What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia RomanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora