CAPITOLO 30

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<<Fratelli e sorelle, siamo qui riuniti oggi per celebrare l'unione di Samuele e Francesca, due giovani anime che si sono incontrate per volere di Dio e che oggi si prendono per mano per non lasciarsi andare mai.>> il prete, nella sua casula bianca per le celebrazioni nuziali, si rivolge alla chiesa gremita di persone, prima di parlare direttamente a noi due. <<Samuele e Francesca, Voi siete già consacrati mediante il Battesimo: ora Cristo vi benedice e vi rafforza con il sacramento nuziale, perché vi amiate l'un l'altro con amore fedele e inesauribile e assumiate responsabilmente i doveri del Matrimonio. Pertanto, vi chiedo di esprimere le vostre intenzioni. Siete venuti a celebrare la vostra unione senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?>> ci domanda. <<Si.>> rispondiamo all'unisono. <<Siete disposti, seguendo la via del matrimonio, ad amarvi e a onorarvi l'un l'altro per tutta la vita?>>. Segue un altro Sì da parte di entrambi. 

 <<Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?>> 

Da qualche parte tra i banchi si sente un fischio, che probabilmente proviene da uno dei cugini di Samuele. Antonio, se dovessi tirare a indovinare. Questo gesto si guadagna un'occhiataccia dal prete e una risata strozzata da me; Samuele si limita a piegare leggermente gli angoli della bocca e scuotere la testa. <<Si.>> rispondiamo.

<<Data la vostra intenzione, vi prego di unire le vostre mani, e dichiarare il vostro consenso di fronte a Dio e alle persone a voi più care.>> 

Facciamo come ci dice, guardandoci. L'espressione di Samuele è tornata seria, e non riesco a decifrarla. Vorrei poter essere in grado di leggergli la mente, sapere se è nervoso anche lui o se nella sua testa si tratta di un sabato qualunque. Il parroco si rivolge al mio promesso, chiedendogli di ripetere le promesse nuziali dopo di lui. 

<<Io, Samuele Caputo, prendo te, Francesca Genovese, come mia sposa. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti, tutti i giorni della mia vita. Finchè morte non ci separi.>> pronuncia le sue promesse senza staccare mai gli occhi da me, ed io mi chiedo come troverò la voce per ripetere le stesse parole così piene di significato, così vuote allo stesso tempo. Deglutisco quando il prete sposta la sua attenzione su di me. <<Io, Francesca Genovese, prendo te, Samuele Caputo, come mio sposo. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti, tutti i giorni della mia vita... Finchè morte non ci separi.>> 

<<Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti a Lui e alla Chiesa, e vi ricolmi della sua benedizione. Ciò che Dio ha unito, nessun uomo osi separare.>> 

Alle sue ultime parole mi lascio scappare un verso strozzato, cercando di mascherarlo tossendo e chiedendo scusa. Ciò che Dio ha unito, certo. Samuele mi osserva con espressione seria, ed io mi ritrovo a raddrizzare le spalle e alzare la testa. Arriva il momento di scambiarci gli anelli, cosa che procede velocemente e senza intoppi. La sensazione della fede al dito è ciò che mi fa realizzare, ancora una volta, che questo non è un sogno. Che mi sto sposando per davvero, con il Capo della Cosa Nostra di New York.

<<Alziamoci in piedi per benedire l'unione di questi due giovani innamorati. Samuele, Francesca, io vi dichiaro ora marito e moglie, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Puoi baciare la sposa, figliolo.>> annuncia l'uomo con un sorriso ampio, incitando Samuele ad avvicinarsi a me. Quest'ultimo fa un passo verso di me, prende il mio viso tra le mani e mi tira a sè, posando delicatamente le sue labbra sulle mie. 

<<Ora sei mia.>> mi sussurra poi all'orecchio, facendomi venire la pelle d'oca. 

Quando, insieme, ci giriamo verso i nostri invitati, non senza che le mie guance prendano un colore rossastro, l'intera Chiesa scoppia in applausi, grida e fischi, in mezzo ai quali percorriamo la navata e usciamo dal portone, ufficialmente marito e moglie. 


What God Has Joined - Ciò che Dio ha unito - Mafia RomanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora