Il mio posto

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Ed ecco arrivato il weekend, mio fratello era partito mercoledì per l'Inghilterra, questa volta correrà a Silverstone. In aeroporto cercai di nascondermi il più possibile, felpa della Ferrari, shorts, infradito,occhiali da sole, borsa in tela e valigia, la normalità totale,ora dovevo solo aspettare di sedermi nel mio posto in aereo.

Il mio posto era occupato,il solito imbecille,"Sorry!".
Si girò e in contemporanea, per lo stupore abbassammo gli occhiali da sole.
"È una presa per il culo?!".
Urlammo in coro.
Mi afferrò per il polso e mi fece sedere,"Non urlare".
"Ma non urlare tu. Perché sei seduto al mio posto?!".
"Non c'era nessuno così ne ho approfittato".
Sbuffai,"Beh ora ci sono io".
"Vuoi il posto?".
Feci cenno di sì e gentilmente mi fece sedere accanto al finestrino.
Sorridemmo,"Sono felice di vedere che indossi la mia felpa",merda mi ero dimenticata,"Non avevo un'altra felpa da mettere".
"Te la regalo",lo guardai,"Ne ho altre",rispose passandosi la mano fra i capelli,
"Allora verrò a fare shopping a casa tua".
Alzò un sopracciglio,"Mi stai dicendo che avremo degli appuntamenti?".
Lo guardai per un paio di secondi, aveva gli occhi puntati su di me, avvicinai il viso al suo, pochi centimetri dalle sue labbra,"No",mi guardò malissimo,"Mica ti voglio sposare",
"Mica voglio ancora fare sesso con te",risposi secca cercando di chiamare l'hostess,"Vino, spumante, prosecco o champagne?".
"Prosecco",rispose il pilota.
CARLOS.
Dovetti tapparle la bocca col la mano, non riusciva a trattenere le urla,"Shh o ci scoprono".
Faceva su e giù.
Mi afferrò la mano e la mise sul seno,"Non ti fermare",mi disse a bassa voce,aveva il viso tutto rosso,il bagno era stretto e non avevamo molto tempo,la presi da dietro e la tenni stretta a me,"Yo-Yoli".
"Di-Dimmi".
Il suo calore mi faceva eccitare.
Il mio membro dentro di lei,così stretta mi mandava su di giri.
"Non resisto più".
"Nemmeno io Carlos".
Aumentai le spinte,si tappò la bocca e venimmo insieme.
La tenni fra le mie braccia,non volevo lasciarla andare.
Ansimammo.
"Ca-Carlos?".
Appoggiai la testa sulla sua spalla,"Si?".
"Mi passi un fazzoletto?".

Cercammo i nostri bagagli,"Marc ha prenotato l'hotel anche per te?".
Le mostrai l'email,lei fece lo stesso,"Abbiamo due camere diverse",le sorrisi un po' amareggiato,"Però sono vicine",disse con un sorriso dolce,le accarezzai i capelli,"Passeremo del tempo insieme non ti preoccupare",le dissi andando a prendere il bagaglio,"Ma scusa eh! Chi ti ha detto che io abbia tutta questa voglia di stare con te?!".
Lo disse con una smorfia divertente in viso,sembrava un corgie arrabbiato,"Me lo sento".

Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora