"Okay possiamo cambiare questo pezzo?".
"Sì,signorina Márquez".
"Perfetto,allora fate come vi ho scritto qua,se serve qualcosa sono nel mio ufficio",sorrisi ai ragazzi e andai verso la mia sedia,avevo bisogno di sedetti e di bere una tisana;
davanti la porta dell'ufficio trovai Toto con due tazze in mano e un sorriso raggiante,mi avvicinai a lui,ci scambiammo due baci e lo feci accomodare,mi tolsi i tacchi,"Vedo che ti trovi bene",disse sedendosi,"Assolutamente si!
Ho un sacco di idee e sono piena di energia!".
"Sono felicissimo di averti qua con me,e anche il team lo è",ci guardammo,dovevo tanto a quest'uomo,"Ah si!
Stasera torno a casa,fra una settimana ci sono i test giusto?".
"Si,ti vorrei sulla pista".
"Certo,mi porto del lavoro a casa,mi sono già accordata con i ragazzi che farò un po' di smart working,così mi porto avanti.
La parte pratica per adesso l'ho finita,poi se avrai bisogno di qualcosa puoi sempre mandarlo e i-",Toto si mise a ridere,ero confusa,"E pensare che ci ho messo ANNI per farti sedere dietro questa scrivania",sorrisi a mia volta,appoggiando la schiena sulla sedia per rilassarmi,"Beh diciamo che adesso ho un motivo in più per stare qua".
"Uno sono io.
Il secondo è poter usare la tua intelligenza...
La terza è Carlos".
"Carlos...Propio lui".
"Tienitelo stretto",si alzò,mi baciò la testa e andò via.La mia vita stava andando per il verso giusto,avevo preso casa con Carlos,ero la spalla destra di Toto e anche il lavoro come modella andava ancora meglio di prima.
Preso l'aereo diretto per Madrid,avvisai Carlos che sarei arrivata per le 22 e quando scesi dall'aereo,recuperai i miei bagagli,andai alla ricerca di un taxi,ma il rumore inconfondibile della 812 Competizione stava ruggendo dietro di me,sorrisi nel girare la testa a guardarlo uscire dall'auto,mi corse incontro e mi strinse in un caldo abbraccio,"Ay Dios...Mi sei mancata",le mie mani accarezzarono i suoi capelli mentre le nostre bocche si cercavano,"Anche tu,mi cariño",dissi all'uomo che mi teneva stretta a lui e i suoi occhi marroni scuro parlavano da soli...
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Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.
RandomLa gara si stava facendo bollente. Non smettevo di mordermi l'unghia del pollice, quanta tensione, perché mi ha fatta venire nel suo box?! "Yoli mi senti?". Era lui. "Si! E non solo io". Mi guardarono tutti ridendo. "Questa la porto a casa per te". ...