Cartellina

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Dopo una settimana passata in Spagna,tornai in Inghilterra per lavorare.

Il rumore dei miei tacchi rimbombava lungo il corridoio grigio della Mercedes.
Nella mano destra stringevo la cartellina con tutti i dati che ero riuscita a recuperare,e stiamo parlando dei dati di due stagioni di Formula 1.
Test.
Prove libere.
Qualifiche.
Gare.
Incidenti.
Tutto.
Spalancai la porta dell'ufficio di Toto,era al telefono,"Due minuti e sono da te",mi disse sottovoce,chiusi la porta alle mie spalle e gettai sulla scrivania la cartellina,l'uomo seduto dietro fece un salto dalla paura,"Non ho tempo da perdere! Guarda adesso!".
Mi guardò preoccupato,"Scusa Thomas. Ti richiamo io",mise a posto il telefono,"Che succede?".
Incrociai le braccia al petto,"Non lo so. Dimmelo tu,anzi no...
Che cazzo significa che vuoi quel poppante sulla monoposto?!".
Urlai.
Avevo trattenuto per troppo tempo la rabbia che mi circolava in corpo.
Toto si massaggiò le tempie.
"Credi che le voci non girino?
Credi che non sappia quello che fai?!
Per lo più alle mie spalle!".
Si appoggiò alla scrivania,"Yoli".
"No Toto,non sto giocando.
In quella cartellina trovi i dati che ho raccolto su Carlos e tutti i fottuti piloti e squadre della F1.
E tu controllerai tutto,qua davanti a me,alzerai il culo da quella sedia una volta che avrai finito".
Ero come un toro pronto a caricare contro il torero.
"Russell sarà il primo pilota".
"E il secondo sarà il moccioso?!
Antonelli,non è pronto per la grande categoria".
Toto si stava incazzando,ma mai mettersi contro una donna,specialmente contro me.
"Non sei tu a decidere".
Mi misi a ridere,"Ti hanno fatto qualche promessa?!".
Totò alzò un sopracciglio,"Stai scherzando?".
Sorrisi,"La F1 è peggio di un bordello",si avvicinò e mi afferrò per i polsi per poi trascinarmi contro il muro,i nostri visi erano vicini,sentivo il suo respiro caldo su me,il suo petto a contatto col mio,la sua presa era decisa ma non mi stava facendo male,"Che cosa stai insinuando?".
Guardai bene i suoi occhi per poi passare al resto del viso,"Perché non vuoi Carlos?".
"Chi ti ha detto che ho deciso".
Mi leccai il labbro per poi sorridere beffarda in faccia al grande Toto Wolff,
"Se non lo vuoi perché ci sono io,piuttosto me ne vado".
Scosse la testa,"La tua presenza è importante,hai fra le mani Schumacher".
"Manda via Russell",stavolta strinse la presa,"I suoi risultati sono penosi",scosse la testa e mi lasciò andare,si allontanò da me e iniziò a camminare per la stanza,
"Yoli. Esci da qui".
Mi sistemai la giacca,"Non ti preoccupare. Non mi vedrai per un bel po'",me ne andai sbattendo la porta,presi le mie cose dall'ufficio e me ne andai...

Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora