"Ma dove cazzo eri finita?!".
Uscì urlando dalla sua auto,si era messo all'ingresso di casa mia.
La sua Ferrari nera.
I suoi occhi erano carichi di rabbia.
Non l'avevo mai visto arrabbiato così...
"Non urlare",dissi mettendomi davanti a lui,"Non dirmi cosa fare,dimmi dove cazzo eri!
Sono giorni che ti chiamo,che ti scrivo,che mi preoccupo.
Ma ci pensi mai a me Yoli?!".
Lo guardai.Si,si che ci penso a te Carlos...Costantemente...
Proprio per questo sono sparita...Mi sentivo male,avrei voluto sprofondare nell'asfalto.
Mi sentivo piccola davanti a lui.La sua grandezza.
La sua rabbia.
Dio...Lo spinsi via.
"Ti ho detto di non urlare Carlos!".
"E allora parla".Strinsi le labbra.
Mi mancava l'aria.
Cercai di trattenere le lacrime,Dio se era difficile..."Sono andata a letto con una!
Non sapevo come dirtelo,non so nemmeno come sia successo.
Ecco perché ero sparita".Il suo viso si rilassò e il suo sguardo si perse nel vuoto.
L'avevo colpito.
L'avevo ferito.
Mi guardava.
Scosse la testa.
"Cosa?".Ci senti bene Carlos,non farmelo ripetere,per favore...
"Se-sei andata a letto con una?".
"S-si".
Provai ad avvicinarmi,"Ero ad una festa...Ho bevuto e i-io".
"Hai preso qualche droga,non è così?".
Ci guardammo e annuì,"Puoi entrare? Ne parliamo dentro",avvolsi il suo braccio,"Ti-ti prego Carlos,parliamo",sospirò voltando la testa dall'altra parte,"Ok,entriamo".Raccontai tutto al pilota,il quale aveva capito la situazione,"Andiamo a fare un test,così capiamo cos'hai in circolo".
"Nono sai che scandalo!
Non posso permettermelo,non ora".
"Perché non ora?".
Mi sedetti accanto a lui,presi la sua mano e la strinsi,lui ricambiò la stretta,"Carlos...",mi guardò,"...ho accettato di lavora con Toto",si lasciò cadere all'indietro sul divano,ma senza mollare la presa,"Yoli...
Prima vai a letto con una,sparisci per giorni e ora mi dici questo?".
Sospirai,"Lo so...Ma volevo parlarti anche di un'altra cosa".
"Sei incinta?".
Scossi la testa,"Voglio prendere casa con te".
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Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.
RandomLa gara si stava facendo bollente. Non smettevo di mordermi l'unghia del pollice, quanta tensione, perché mi ha fatta venire nel suo box?! "Yoli mi senti?". Era lui. "Si! E non solo io". Mi guardarono tutti ridendo. "Questa la porto a casa per te". ...