Ti strappo un sorriso

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Domenica era arrivata.
Tra un paio d'ore avremmo corso.
Yoli sarebbe stata nel box a guardare la gara.
Passammo un po' di tempo insieme a Charles,prima di fare la solita cerimonia,giro in auto per i fan,preparazione,revisione veloce con il team,due ganci,qualche parola con Yoli,la quale guardava ogni minimo dettaglio,era concentrata al massimo anche lei,sembrava pronta a correre,"Ei",mi misi davanti a lei allungandole i guantoni,"Che ci devo fare?".
"Indossali",obbedì,"E ora?".
Io indossai le protezioni,"Colpiscimi",si mise a ridere di gusto,"Vale",si mise in posa e tirò due pugni,"Meglio?".
Alzò le spalle,"Sni",le tirai su il mento e la baciai,mi mancavano le sue morbide labbra,"Ora?".
Mi guardò con degli occhi che ricordavano una tigre,"Mejor".
"Sainz! È ora",mi chiamò uno dei tecnici,guardai Yoli e le feci l'occhiolino,"Carlos!".
Mi girai e vidi che la sua espressione era cambiata,aveva come paura,"Andrà tutto bene".
"Torna qua da me".
Annuì e andai.
La gara stava per incominciare.

Iniziammo il giro di ricognizione.
Ero felice.
Ero carico.
Avevo fame di vittoria!
"Yoli?".
"Si?".
Mi stava ascoltando.
"Vuoi che ti canti qualcosa?".
"Inizia col tuo miglior pezzo".
Disse Mattia Binotto,nonché il nostro direttore,mi misi a ridere e iniziai a cantare Smooth Operator,sentii la risata di Yoli,"Sorridi nena sorridi. Qualche giro e torno".
"Sono qua, ti guardo".
Mi si scaldò il cuore.

Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora