Lando era nervoso.
Lo si vedeva benissimo.
Se ne stava là a non dire nulla.
"Mi sta irritando la cosa",dissi guardandolo negli occhi,"Dimmi",deglutì,"Tu non stai mai zitto. Ti conosco",si sforzò di sorridere,"Devi proteggere Carlos",spalancai gli occhi e una strana sensazione pervase il mio corpo,"Di-di cosa stai parlando?".
Tirò fuori dalla tasca il suo cellulare e me lo porse,"Guarda tu stessa",lessi alcuni messaggi lasciati da alcune persone su Twitter e Instagram,sotto dei post,erano messaggi di odio verso Carlos.
"Non ne sapevo nulla",risposi porgendo il cellulare all'inglese,"Lui non te ne ha parlato",scossi la testa,"Immaginavo",mi sentii stupida,non mi ero accorta di nulla e non avevo letto nulla a riguardo,lasciando così l'uomo che amavo a leggere certe idiozie.Durante la giornata ripensai a quei commenti.
Carlos era sereno,pensava alla gara e a divertirsi.
Eppure a me era salita la nausea.
Mi avvicinai a lui per afferrarlo per il colletto,"Che succede?".
Lo trascinai lontano da tutti per poter parlare in pace,"Cos'è questa storia degli haters?!".
Sospirò,"Come l'hai scoperto?".
"Questo non è importante. Perché non me l'hai detto Carlos?".
Distolse lo sguardo da me,sembrava che stesse cercando di arrampicarsi sugli specchi,appoggiai la mano sul suo viso facendo sì che mi guardasse,"Lo sai che con me puoi parlare. Sono riuscita ad aiutare mio fratello durante quel brutto periodo,posso farlo anche con te",i suoi occhi sorrisero al posto della bocca,"Grazie nena",mi strinse a se dolcemente accarezzandomi la schiena e i capelli,mi sentivo al sicuro,ma dovevo far sentire al sicuro anche lui,adesso aveva bisogno di me...
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Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.
AcakLa gara si stava facendo bollente. Non smettevo di mordermi l'unghia del pollice, quanta tensione, perché mi ha fatta venire nel suo box?! "Yoli mi senti?". Era lui. "Si! E non solo io". Mi guardarono tutti ridendo. "Questa la porto a casa per te". ...