Ballare era l'unico modo che avevo per sfogarmi, oltre a distruggere piatti o bicchieri...Ma ormai ero in questo locale,stavolta da sola,mi misi un abito sexy con lo spacco alto,i capelli raccolti, il rossetto rosso fuoco e un po' di eyeliner per rendere gli occhi più taglienti.
Trovai alcune persone che conoscevo,ma i miei occhi caddero su di lui,mi girai e feci per andarmene ma mi afferrò per il braccio,"Che vuoi?!".
"So quello che è successo",gli tirai uno schiaffo,non ci pensai due volte,"E quindi?".
Lasciò il braccio e si massaggiò il viso sorridendo,"Non sei cambiata",lo guardai dall'alto verso il basso,"Nemmeno tu Víctor",chi era?
Uno dei miei vecchi flirt,classico uomo bastardo,di quelli che ti scopa,sparisce e poi ritorna,solo perché sei segnata sulla sua agenda in quel determinato giorno,ma era anche la causa delle droghe,avevo iniziato per colpa sua,mi vollero due anni per tornare a stare bene fisicamente e con la testa,Marc era arrivato a tirargli un pugno in pieno viso...Mi portò sul tetto del locale,tirava aria e mi imprestò la sua giacca,"Senti ma che vuoi?! Sei venuto per fare il fidanzato?".
"Dio Yoli ma datti una calmata. Sono semplicemente venuto per scusarmi",sentii come una fitta,lo guardai,dopo anni era venuto a scusarsi,"Tempismo perfetto o meno...Sono qua per scusarmi",tirò fuori il cellulare,"Ho incontrato una ragazza",me la mostro,"Mh carina",cavolo se era bella,"Tra un mese la sposo",e la solita sfigata sono io giustamente,"E quindi?".
"Niente volevo solo dirti questo. Anzi,ti ho mandato i soldi delle terapie che hai dovuto sostenere",mi abbracciò ma io restai dura come un tronco,"Vivi Yoli e cerca di sorridere che sei più bella",mi lasciò là,mi girai a guardare le luci della città,scrollai le spalle,"Ma vaffanculo",tornai dentro e mi sedetti al bancone a bere,per poi buttarmi in pista a ballare come non mai...
CARLOS.
Il mazzo di rose c'era, la mia felpa c'era e la bottiglia di vino anche.
Presi un bel respiro e uscì dall'auto per andare a suonare il campanello di casa Márquez,mi aprì Marc,"Ehm sta ancora dormendo ha fatto serata",mi guardò dispiaciuto,"Aspetto nessun problema".
"Se vuoi andare a svegliarla fai pure. Anzi vi lascio soli,tu mandami un messaggio quando avete finito",ci salutammo e si dileguò,girai un po' per casa dopo aver sistemato fiori e bottiglia sull'isola in cucina,andai a cercare camera sua,la porta era socchiusa vi entrai e alla vidi seminuda sotto il piumone,era bellissima e buffa allo stesso tempo,mi sedetti accanto a lei e le accarezzai i capelli,"Mhh",disse girandosi,"Buongiorno",le dissi sottovoce,"Che...Vuoi...?". Mi guardò malissimo anche se era mezza addormentata,"Vorrei parlare con te",si girò,"Io no",mi distesi accanto a lei,non avevo intenzione di andarmene senza aver risolto..."MA VATTENE!".
Mi lanciò dietro il mazzo di rose,"MA PARLIAMO!".
"VA A CAGARE CARLOS!".
"Yoli!".
"Carlos!".
Ci stavamo guardando in cagnesco,il suo petto si muoveva ritmicamente e notai che aveva gli occhi lucidi,rilassai i muscoli,non avevo motivo di stare sulla difensiva a differenza sua,"Farò un test del DNA".
"Buon per te".
Sospirai quasi disperato,"Non è figlio mio",feci qualche passo verso di lei,non indietreggiò,"Bugiardo",scossi la testa,"Non è mio",sussurrai,strinse i pugni lungo i fianchi,allungai la mano verso di lei,"Non è mio",ci guardammo,le presi le mani e delicatamente raggiunsi il viso viso,stavamo vicini,le nostre labbra a pochi centimetri,"Non è mio",le dissi sottovoce e lei in risposta chiuse gli occhi facendo cadere le lacrime sulle miei mani,"Ti...Ti odio",sorrisi quando me lo disse appoggiando la testa sul mio petto,"Andrà tutto bene",mi abbracciò e si lasciò cullare...
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Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.
Ngẫu nhiênLa gara si stava facendo bollente. Non smettevo di mordermi l'unghia del pollice, quanta tensione, perché mi ha fatta venire nel suo box?! "Yoli mi senti?". Era lui. "Si! E non solo io". Mi guardarono tutti ridendo. "Questa la porto a casa per te". ...