Mi tirai giù la seconda pasticca della giornata con un po' di vodka liscia,"Vacci piano tigre",mi disse Lewis facendomi sedere sulla sdraio,"L'abbiamo sempre fatto e poi siamo qua per divertirci",risposi cercando un bicchiere pieno,"Questo è vero ma per me basta l'alcool,non vorrei un test a sorpresa",disse ridendo,"Hai altra sangria?".
"Sei veramente fuori controllo",lo guardai,"Per questo piaccio".Il telefono non smetteva di squillare,era mio fratello,avevo visto che anche lui era qua,ma non avevo voglia di vederlo,lui e i suoi discorsi,avevo bisogno di stare da sola e di divertirmi,così andai a farmi un riposino in cabina.
"Dov'è?! Voglio parlare con lei!".
"Lei non vuole parlare con te. Quindi vattene dal mio yacht".
"Forse è meglio andare".
"Come mierda! Dov'è?!".Tutto sto casino non era accettabile,mi alzai dal letto incazzata come una iena e andai sul ponte,"CHE CAZZO URLATE?!".
Mi guardarono tutti.
Mi resi conto che davanti a me avevo Carlos con Lewis, circondati dagli amici del pilota inglese,erano loro due che stavano litigando,Carlos si precipitò da me,"Stai bene?".
Con le sue grandi masi mi prese il viso dolcemente e mi guardò bene,"Si-si",risposi a bassa voce,i suoi occhi brillavano,aveva preso sole,avvolsi i suoi polsi nelle mie mani,"Lasciala e vattene! Non ti vuole vedere",urlò Lewis,"Ti ha fatto qualcosa?".
Scossi la testa.
"Tsk senti Sainz vattene dal mio yacht o chiamo la polizia".
I nostri occhi non avevano il coraggio di separarsi,"Ti prego va o viene fuori un casino, ci sono paparazzi ovunque".
CARLOS.
Avrei spaccato la faccia a quell'inglese del cavolo, ma vederla star bene mi aveva rassicurato,non le aveva fatto nulla,meglio per lui.
"D'accordo me ne vado",lasciai la ragazza e mi avvicinai a Lewis,"Se le fai qualcosa ti faccio vedere io come si guida",sorrise beffardo,"Ci si vede in pista figlio di papà".Tornato a casa i ragazzi mi aspettarono,raccontai tutto anche perché Marc stava impazzendo,"Starle dietro a volte è impossibile. Una volta sono stato chiamato dall'ospedale, si era ubriacata e riempita di alcool. Le feste private che frequenta tra il lavoro e i suoi amici sono micidiali a volte",si poteva vedere benissimo la frustrazione del ragazzo,"Se sta bene non fasciamoci la testa, sappiamo dov'è e che sta bene",Charles aveva ragione,l'importante era questo, che stava bene.
Il mattino seguente il mio cellulare non smetteva di vibrare per colpa delle notifiche,"Sempre delicato",mi disse Charles dandomi una pacca sulla spalla,"Beh dalle foto può sembrare di tutto",intervenne Charlotte la ragazza del mio compagno di squadra,"Bel casino amico",guardai Marc il quale mi passò una Estrella Galicia,"Sto perdendo la testa per Yoli",buttai giù un bel po' di birra,ne avevo bisogno,"Farò finta di niente".
"Meglio se non fai qualcosa di strano durante la prossima gara, altrimenti ti troverai nella mia stessa situazione",Marc aveva ragione, dovevo mantenere i nervi saldi durante la gara,che ci sarebbe stata tra una settimana,ma volevo invitare Yoli,la volevo nel mio box.
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Tutto quello che ho || Carlos Sainz Jr.
AléatoireLa gara si stava facendo bollente. Non smettevo di mordermi l'unghia del pollice, quanta tensione, perché mi ha fatta venire nel suo box?! "Yoli mi senti?". Era lui. "Si! E non solo io". Mi guardarono tutti ridendo. "Questa la porto a casa per te". ...