Capitolo 4

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HARRY'S POV:

<<Andrà bene>> dico osservando la maschera da medico della peste.

La indosso e osservo il risultato finale allo specchio, nessuno potrà mai riconoscermi con questo costume.

Lucas ridacchia <<Amico, fai quasi paura per davvero>> tocca due volte il becco allungato della maschera.

Lo guardo attraverso i fori lasciati per gli occhi <<E' quello lo scopo>>.

Terry sistema la maschera del suo costume da fantasma dell'opera e guarda l'ora sull'orologio Rolex che tiene al posto sinistro <<E' quasi ora. Di sotto c'è già un sacco di gente>> dice al fratello travestito da Thor.

Lucas ha optato per il costume di Black Panters e, tutti insieme, sembriamo un film venuto male.

<<Il nostro contatto sarà qui tra un'ora, quindi per il momento direi di scendere di sotto e fare gli onori di casa finché non arriverà>> dice Justin.

Scendiamo al piano di sotto e l'enorme sala dei ricevimenti della famiglia Layton è già invasa dagli studenti dell'Università di veterinaria.

Anche se non li conosco da molto, ho appreso in fretta che ai Layton piace fare le cose in grande. Per questo la sala è illuminata da una luce prodotta da appositi strobi che forniscono alla sala un'atmosfera cupa, da cimitero. Sotto ai tavoli delle vivande, coperti dalle tovaglie che toccano terra, della macchine per il fumo creano una simil nebbia molto credibile e sulle pareti sono sparsi scheletri, ragni, pipistrelli e qualsiasi cosa possa essere collegato alla festa di Halloween.
Un Dj posto sul fondo della sala pompa a tutto volume musica dalle casse e sembra di essere in uno di quei stupidi film americani.

Ritengo che tutto questo sia un enorme spreco di soldi, se solo avessi la metà della loro disponibilità economica di certo non la sperpererei in feste da adolescenti.

Quando facciamo ingresso nella sala tutti si voltano verso i padroni di casa, accogliendoli come gli eroi della nazione.

Io resto in disparte ad osservare, con occhio vigile, come sempre.

Noto alcuni sguardi curiosi posarsi su di me, probabilmente si stanno chiedendo chi si nasconda dietro al costume.

Alcune ragazze mi mostrano sorrisi languidi che vorrei ricambiare, se solo non avessi questo stupido becco a coprirmi l'intera faccia, ma sono qui per lavoro e non per divertimento. Se avessi potuto me le sarei fatte una ad una, soprattutto quell bionda sexy vestita da coniglietta di playboy. Lascia davvero poco all'immaginazione e ha un culo davvero niente male.

Distolgo lo sguardo.

Devo concentrarmi.

Una pacca sul braccio quasi mi fa sobbalzare, ma cerco di non scompormi <<Ehi amico, puoi divertirti finché non arriva il cliente. Goditi la festa>> Justin parla ad alta voce, per farsi sentire sopra la musica alta. Tiene il braccio intorno alle spalle di una brunetta già quasi del tutto ubriaca e mi sorride lascivo, facendomi intendere cosa intende per ''divertimento''. Beh, a dirla tutta è quello che intendo anche io.

Mi allontano di poco dal gruppetto, ma resto sempre in disparte rispetto alla mandria di persone che balla al centro della stanza.

La porta d'ingresso si apre e osservo due ragazze entrare, senza prestare molta attenzione.

Aspetta un secondo!

Porto nuovamente lo sguardo alle nuove arrivate e mi soffermo sulla ragazza bassina sulla destra.

I suoi capelli biondi sono scombinati e avvolti da una bandana rossa e nera. La gonna stracciata da pirata le arriva metà coscia, lasciando scoperta quasi interamente le gambe. Una maglia bianca con un laccio sulla scollatura le lascia scoperte le spalle e un corpetto color cuoio le cinge la vita, portando più in alto i seni e sottolineando ulteriormente il vitino stretto.
Porta degli stivali con il tacco, alti fin sotto al ginocchio.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora