Capitolo 31

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HARRY POV'S:

Osservo il semaforo attendendo il verde perso tra i pensieri.

Tiro una grande boccata di fumo dalla sigaretta, lasciandolo poi uscire dalle narici.

Un unico pensiero fisso: Sophie.

Cazzo, sembro un ragazzino di sedici anni alle prese con la sua prima cotta.

Non voglio pensare troppo a cosa comporterà tutto questo. Ho provato con tutte le forze a stare lontano da lei, ma i risultati sono stati pessimi.

Era vergine.

Mi sento un coglione per non averlo capito.

Come ho fatto a non accorgermene? Ero convinto che la sua titubanza fosse portata dalla poca esperienza, invece non ne aveva proprio, di esperienza.

Se l'avessi saputo.. beh forse mi sarei fermato, o forse no. Ma sicuramente sarei stato più attento, più delicato.

Eppure, quando ripenso ai gemiti erotici che le lasciavano le labbra, dubito che non le sia piaciuto.

Dio, quanto vorrei essere con lei ora e ricominciare.

Il suo profumo. Il suo sapore. La sua pelle. I suoi gemiti. Le sue labbra socchiuse dal piacere. Le palpebre che sfarfallavano quando era così vicina all'orgasmo. E, Dio, l'orgasmo che poi ho avuto io.

Quando sentivo persone dire che se c'è anche un feeling mentale gli orgasmi sono ancora più forti e totalizzanti, credevo non fosse vero. Anzi, ho sempre pensato fosse una stronzata colossale. Credevo che gli orgasmi migliori fossero dati solo dalle ragazze esperte, quelle che sanno quali punti toccare.

Invece, mi sbagliavo.

Cazzo, è stato così forte da farmi girare la testa. Vederla sotto di me, mentre si scioglieva a causa delle scosse del piacere, mi ha fatto andare in estasi.

Perché è inutile negarlo. Tra di noi c'è qualcosa. Me ne rendo conto quando mi guarda e, senza dire niente, ho l'impressione che riesca a capire a cosa sto pensando. Quando mi tocca e sembra che tutto sia così giusto da farmi immaginare a cosa succederà domani. A cosa ci riserva il futuro. A tutto quello che potremmo fare insieme.

Ma poi mi ricordo della mia vita.

E lì, tutto crolla.

Perché io non so cosa mi riserva il futuro.

Potrei finire in galera.

Potrei rimanere gravemente ferito.

Potrei morire.

E lei tutto questo lo sa.

Eppure, non le interessa.

A volte mi chiedo se sia solo così ingenua da non valutare realmente i rischi ai quali si esporrebbe se stessimo insieme oppure davvero non ha paura di tutto questo.

Vedo Sophie come un fiore da proteggere, ma forse sono io a sbagliarmi. Forse lei è una possente quercia, forte e resistente che, nonostante tutti gli ostacoli, le intemperie, il gelo e il caldo rovente, resta lì, maestosa e bellissima.

Ma ci sono molte cose che non sa di me, del mio passato. E se davvero vuole imbarcarsi in questa pazzia prima deve conoscere ogni dettaglio della mia vita. Deve sapere a cosa va incontro. Forse, una volta che saprà tutto, si renderà conto di quanto folle potrebbe essere una relazione tra noi.

Il suono di un clacson mi fa sobbalzare e mi accorgo solo in quel momento che il semaforo è tornato verde. Così, velocemente, ingrano la marcia e parto sgommando.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora