Capitolo 52

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Il mondo è finito quando lei ha chiuso gli occhi.

Niente ha più senso ora.

Ho perso ogni cosa e ancora non capisco perché io sia ancora qui mentre lei.. lei è..

Non credevo di poter provare un dolore così forte e distruttivo. Mi sento come quando mio padre ha spinto Claire contro la cassettiera, facendola entrare in coma. Mi sento come se mi avessero strappato il cuore dal petto e l'avessero preso a calci fino a disintegrarlo.

Sono completamente sconnesso da quello che mi sta accadendo intorno da quando l'ambulanza ha portato me e Sophie all'ospedale.

Riuscivo solamente a tenere lo sguardo fisso sul suo corpo steso sulla barella e con la maschera dell'ossigeno poggiata sul viso.

Arrivati al pronto soccorso è stata portata d'urgenza in sola operatoria.

Il medico mi aveva detto che avrebbero tentato di salvarla, ma che era in una situazione piuttosto grave e non mi ha dato garanzie sulla riuscita dell'intervento.

Quando ho sentito quelle parole tutto è diventato nero. Avevo voglia di spaccare qualsiasi cosa che mi fossi trovato davanti.

Hanno provato a medicare anche me, ma la mia unica preoccupazione era lei. E' lei e sarà sempre lei.

Lei.. la mia fata dai capelli biondi e gli occhi azzurri.

<<Sig. Carter?>>.

Alzo la testa verso la voce con urgenza, aspettandomi un medico, invece è un poliziotto sulla cinquantina che mi guarda con compassione.

<<Era insieme alla signorina Davis, giusto?>> domanda.

Poggio la schiena contro la sedia della sala d'aspetto dell'ospedale annuendo.

<<Avrei bisogno di farle qualche domanda riguardo all'accaduto>>.

Annuiscono ancora, tenendo lo sguardo fisso davanti a me, mentre lui si accomoda nella sedia accanto alla mia.

<<Ho bisogno di sapere come sono andate le cose e perché il boss del cartello messicano voleva uccidervi>>.

Prendo un profondo respiro <<Ero nell'esercito tre anni fa>> parlo come una macchinetta, tenendo sempre lo sguardo fisso sul pavimento <<Sono stato congedato con onore dopo la strage di Guadalajara del 2020>>.

Sento gli occhi del poliziotto puntati su di me <<Lei è l'unico sopravvissuto? Hanno parlato per mesi di quella strage>>.

Annuisco <<Si..>> sospiro, passandomi una mano sul volto esausto <<Come saprà la strage è stata causata dalla banda dei Lion, con a capo Scar>> continuo <<Durante l'attacco, nella confusione generale, ero riuscito a mettere nel mirino Scar, ma nel momento in cui ho premuto il grilletto suo figlio si è posizionato proprio davanti a lui>> mi fermo per qualche secondo, prima di continuare <<Il proiettile l'ha ucciso all'istante>>.

Il poliziotto segna sul un taccuino tutto quanto, anche se questa storia è riportata negli archivi dell'esercito.

<<Sapevo che prima o poi sarebbe tornato a cercarmi>>.

<<Intende Scar?>> domanda.

Annuisco e alzo gli occhi sul suo viso <<Quando mi ha trovato nella mia vita c'era anche Sophie, scusi..>> mi correggo <<La signorina Davis>>.

<<Lei è..?>> lascia la frase in sospeso.

Ci penso qualche secondo <<Lei è la mia ragazza>>.

The Sound of Heart BeatsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora